novembre 12, 2013

Stuxnet ha infettato una centrale nucleare russa e la stazione spaziale internazionale


Il problema con la creazione di Stuxnet, il malware più sofisticato al mondo, è che si possa finalmente andare a rotoli. Che è esattamente ciò che è successo. Il virus israelo-americano si è diffuso in una centrale nucleare russa e perfino sulla stazione spaziale internazionale. 
Stuxnet è un worm informatico incredibilmente potente che è stato creato dai servizi segreti di Israele e Stati Uniti  per attaccare gli impianti nucleari iraniani. Si diffonde inizialmente su Microsoft Windows attraverso dispositivi Usb, è invisibile e colpisce gli obiettivi dei sistemi di controllo industriali Siemens. E' considerato il primo malware che spia e sovverte i sistemi industriali. Ha anche un controllore logico rootkit programmabile per l'automazione dei processi elettromeccanici. 

(da notare che nel marzo 2011 a Fukushima andarono in tilt, pare per sabotaggio informatico, i sistemi di raffreddamento della centrale nucleare. In seguito al disastro la Germania ordinò la chiusura degli impianti nucleari



Lasciate che quest'ultimo punto affondi dentro per appena un secondo. Questa cosa, con un po' di induzione, può effettivamente controllare il funzionamento di macchine e computer che infetta. 
Per ulteriori informazioni su Stuxnet consigliamo vivamente di guardare questo video, fa riflettere il discorso dal TED di Ralph Lagner dove lui lo descrive come "un arma cibernetica del 21 ° secolo." 


Questo virus è seriamente cazzuto ed è a piede libero. Parlando ai giornalisti a Canberra in Australia la scorsa settimana, Eugene Kaspersky - il capo del noto anti-virus omonimo - ha rivelato di danni appresi da un collega che lavora in un impianto nucleare russo. 

Kaspersky non ha detto quando gli attacchi hanno avuto luogo, ma implica che si siano verificati nello stesso periodo in cui fu segnalata l'infezione iraniana. Egli inoltre, non ha commentato l'impatto delle infezioni sulla centrale nucleare sia la stazione spaziale ma ha detto che il secondo impianto era stato attaccato più volte. 
La rivelazione è avvenuta durante un periodo di domande e risposte, dopo una presentazione sulla sicurezza informatica. Il punto che Kaspersky ha rivelato ai giornalisti presso il National Press Club in Australia la settimana scorsa, era che il non essere connesso a Internet (dalla rete pubblica non è possibile accedere alla centrale nucleare o alla ISS) è una garanzia che i sistemi restino sicuri. L'identità del soggetto che ha rilasciato Stuxnet in maniera "selvaggia" è ancora sconosciuta (anche se la speculazione dei media insiste che è stato sviluppato da Israele e dagli Stati Uniti), ma coloro che pensano di poter controllare un virus liberato si sbagliano, ha avvertito Kaspersky. 
"What goes around comes around", ha detto Kaspersky. 
"Tutto quello che fai sarà boomerang". 

Oddio. A quanto pare, il virus si è diffuso verso la Stazione Spaziale Internazionale su una chiavetta USB infetta da Stuxnet che è stata trasportata dai cosmonauti russi. 
Roba come questa preoccupa soprattutto quando si pensa al potenziale come arma intelligente - sistemi deboli e piccoli che funzionano al di fuori della comprensione e del controllo umano. Non è il genere di cosa che consigliamo di avere, un "boomerang sopra di noi".

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