febbraio 28, 2010

I buoni e i cattivi (Ahmadinejad l’illuminato), I parte

di Salvatore Brizzi -

"Lo spunto per questi due post mi è stato dato da una signora che frequenta la mia stessa compagnia e che nel corso di una serata in pizzeria è intervenuta per chiedermi: “Ma come mi spieghi che siano esistiti personaggi che hanno incarnato il male come Hitler nel passato o come il presidente dell’Iran oggi, cioè persone che odiano la civiltà democratica e sono sempre pronte ad attaccare gli altri e fomentare la guerra?”.
A questa signora – che, bontà sua, degnamente rappresenta il modo di pensare del burattino medio – sfuggono alcuni particolari!

Chi sono i buoni... e chi sono i cattivi?

Da vari giornalisti e cittadini di lingua araba è stato affermato che i discorsi del presidente dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad vengono tradotti inappropriatamente e strumentalizzati con l'aiuto dei media per dare l'immagine di un uomo di Stato violento. Per esempio, tutti siamo convinti che il personaggio in questione abbia pronunciato la frase: “Lo stato di Israele deve essere cancellato dalla carta geografica.” Se tradotto correttamente il presidente iraniano in realtà chiede come obiettivo per il futuro la rimozione dei regimi che sono al potere in Israele e negli USA e chiede una maggiore autorità per la Palestina. L’espressione “carta geografica” nel discorso originale non compare nemmeno.

L’inganno è stato aiutato dal fatto che molti organi di stampa internazionali usano come principale compagnia di traduzione la MEMRI (Middle East Media Research Institute) per tradurre lingue mediorientali. MEMRI guarda caso è posseduta da due Israeliani di destra neo-con: Meyrav Wurmser, la moglie di uno degli aiutanti di Dick Cheney (ed ex assistente speciale di ‘Strap-on’ John Bolton), David Wurmser e l’ex (?) ufficiale dell’ Intelligence Militare Israeliana, Colonnello Yigal Carmon. In effetti uno sguardo all’incompleta lista dello staff su Wikipedia sembra suggerire una pesante influenza israeliana (di destra) nel personale e almeno due ex membri dell’Intelligence Militare Israeliana. Ma sono convinto che queste persone si siano ritrovate insieme casualmente e la ‘solita lobby ebraica’ non c’entri nulla in questa manipolazione delle informazioni. D’altronde quando uno cerca lavoro va dove lo assumono!

Se andiamo a indagare a fondo – e a me talvolta capita di farlo - il presidente iraniano, definito dai media l’Hitler del Terzo millennio, ha la grossa responsabilità di aver inaugurato la prima borsa regionale indipendente del petrolio al mondo. La borsa che avrebbe accettato euro al posto di dollari è stata effettivamente aperta il 21 marzo 2006 nella città di Asslavieh, definita per questo la ‘capitale energetica della Repubblica islamica’. E’ la borsa regionale il problema che sta mettendo l’Iran nel centro del mirino di missili e caccia. Il nucleare bellico iraniano c’entra come c’entravano le armi di distruzione di massa di Saddam: semplici scusanti per l’intervento armato.
Pensate ad una borsa petrolifera che per la prima volta accetta euro al posto di dollari...

Vi riporto adesso alcuni stralci – correttamente tradotti – tratti dal discorso di Ahmadinejad alle Nazioni Unite nel 2006. La saggezza delle sue parole è inconfutabile. Inoltre l’occhio più attento non mancherà di notare che Gandhi, quando parlava dell’oppressione degli inglesi sull’India, utilizzava toni più forti di quelli utilizzati da Ahmadinejad nei suoi interventi.

Spettabili Signore, Egregi Signori,
quel che oggi l'umanità sopporta non è degno della dignità umana; Dio non ha creato l'uomo affinché alcuni gruppi di uomini impongano ingiustizia ad altri gruppi.
[Dio non ha creato l'uomo] affinché un gruppo creando guerra e violenza riesca a derubare la risorse, arricchirsi ed espandere il proprio dominio mentre l'altro gruppo sia costretto a sopportare la povertà e le disgrazie che ne provengono.
[Dio non ha creato l'uomo] affinché un gruppo forte delle sue armi e delle sue minacce comandi il mondo mentre altri siano costretti a rimanere sempre sotto l'ombra della minaccia e dell'insicurezza.
Certuni si spingono a migliaia di chilometri di distanza dal proprio paese ed occupano la terra altrui per controllarne il petrolio o le altre risorse; altri ogni giorno devono assistere alla distruzione delle loro case ed alla morte dei loro bambini nella loro stessa terra. Questi comportamenti non sono all'altezza della dignità umana e si rivelano contrari alla verità ed alla giustizia.

La domanda ora è questa: in simili circostanze gli oppressi del mondo dove devono rivolgersi? Quale persona o quale organizzazione difende i diritti degli oppressi e punisce gli oppressori? Dove si trova la corte della giustizia mondiale?

Alcune potenze vantano la produzione di armi nucleari della seconda e della terza generazione. A cosa servono queste armi? La produzione di queste armi micidiali e riempire i depositi di queste servirà forse alla diffusione della pace e della democrazia? Oppure queste armi serviranno a minacciare i governi e i popoli? Fino a quando i popoli del mondo dovranno vivere minacciati dalle bombe nucleari, batteriche e chimiche? Le potenze produttrici di queste armi quali responsabilità hanno e come vengono chiamate a rispondere delle proprie azioni dinanzi alla comunità internazionale? Mi chiedo se i popoli di questi paesi siano d’accordo sul fatto che la loro ricchezza venga impiegata per la costruzione di queste armi distruttrici.

Invece di appoggiarsi alle armi micidiali ed alle bombe, non si potrebbe contare sulla giustizia, l’etica e la ragione? Quale dei due sono più vicini alla pace, le bombe o la ragione? Se ci fosse ragione, etica e giustizia, le radici dell’oppressione andrebbero bruciate e le minacce distrutte. Non rimarrebbe nulla in grado di causare conflitti dato che la maggior parte dei conflitti nel mondo sono causati dalla mancanza di giustizia e dall’ambizione.

Come era successo ad altri paesi, anche l’Iraq è stato occupato e sono 3 anni che l’occupazione continua. Non passa giorno senza che in Iraq gente innocente venga uccisa a sangue freddo. Le forze che occupano il paese non sono in grado di garantire la sicurezza. Nonostante la formazione del governo e del parlamento regolare, mani nascoste lavorano per istigare le divergenze esistenti nella società iraqena e creare una guerra civile. Non esistono elementi che possano testimoniare un serio interesse delle forze di occupazione alla lotta contro l’insicurezza. Infatti, un numero elevato di terroristi sono stati arrestati dalle forze irachene ma per ragioni sconosciute le forze di occupazione hanno disposto la liberazione di questi individui.

Sembra che la fomentazione delle violenze e il terrorismo costituiscano una giustificazione per la presenza delle forze straniere in Iraq. In simili circostanze, a chi si deve rivolgere il popolo iraqeno? Dove deve sporgere denuncia il governo iraqeno? Chi è garante della sicurezza dell’Iraq?


In merito alla questione palestinese dice:
...un governo creato in una terra che non era sua e con una popolazione che non apparteneva a quella terra e che proveniva dalle diverse parti del mondo; e questa fondazione [è avvenuta] a costo di sottrarre la terra a milioni di persone. Questa è una grande tragedia che non ha precedenti nella storia umana. Ancora oggi i profughi vivono nei campi e alcuni di loro hanno detto addio alla vita senza vedere avverato il sogno di ritornare nella loro terra d’origine.

Esiste una qualsiasi forma di ragione o legge in grado di definire legale una simile azione? Esiste tra i membri delle Nazioni Unite un paese che accetterebbe che al suo paese venisse riservato un trattamento simile?


In merito alla questione del nucleare dice:
La Repubblica Islamica dell’Iran è membro dell’agenzia internazionale per l’energia atomica e firmatario del trattato NPT. Il nostro programma nucleare è trasparente, pacifico e si sviluppa sotto l’occhio attento degli ispettori dell’Aiea. Perchè a noi vengono negati i diritti riconosciutici esplicitamente dalle leggi internazionali? Quali sono i governi che ostacolano la nostra attività? Sono i governi che possiedono il ciclo di produzione di combustibile. Alcuni di questi paesi hanno usato la scienza nucleare a scopi non-pacifici come la fabbricazione di bombe nucleari ed hanno persino nel loro passato il demerito di averle usate contro gli esseri umani.

In merito al ruolo dell’ONU e all’utilizzo del consiglio di sicurezza per risolvere le questioni internazionali dice:
Quale organizzazione o quale consiglio deve occuparsi di questa ingiustizia? Il consiglio di sicurezza è nelle condizioni di farlo? Può impedire che il diritto dei paesi non venga negato loro e che alcune potenze non impediscano lo sviluppo degli altri paesi? L’uso del consiglio di sicurezza come uno strumento per la minaccia è molto preoccupante. Alcuni dei membri del consiglio di sicurezza che sono molte volte una delle parti in causa in una contesa internazionale, usano facilmente il consiglio per condannare la parte alla quale si oppongono e si sentono anche fieri di questo.
La domanda è questa: ma che senso ha la strumentalizzazione del consiglio di sicurezza; quest’uso non mette in pericolo la credibilità del consiglio? Questo comportamento non influenza la vera capacità di questo consiglio nel creare la sicurezza?

La domanda è questa: se il governo statunitense e quello inglese che sono membri permanenti del consiglio di sicurezza violano la legge internazionale quale ente dell’Onu è in grado di giudicarli? Un consiglio di cui loro stessi fanno parte e in cui hanno un potere speciale può condannare i loro crimini? È mai successa una cosa del genere? Ma al contrario abbiamo visto che quando loro hanno un problema con un governo o un popolo lo trascinano al cospetto del consiglio di sicurezza e assumono sia il ruolo di pubblico ministero, sia il ruolo di giudice e sia il ruolo di colui che mette in atto il verdetto della corte.

Questo sistema è realmente giusto? Ma esiste una discriminazione o un’ingiustizia più palese di questa? Purtroppo l’insistenza adoperata da alcuni paesi imperialisti per imporre le loro politiche alle organizzazioni internazionali, tra cui il consiglio di sicurezza, ha screditato l’Onu dinanzi all’opinione pubblica mondiale e ha messo in discussione l’efficienza ed il prestigio di questa organizzazione.
Ma la popolazione mondiale oggi merita di essere governata con le leggi di 60 anni fa? Le nuove generazioni non hanno il diritto di decidere per il mondo in cui hanno intenzione di vivere? Oggi la riforma all’interno delle Nazioni Unite è necessaria più che mai.

…il movimento dei non-allineati, l’organizzazione dei paesi islamici e il continente africano devono avere ognuno un seggio permanente al consiglio di sicurezza con il diritto di veto in modo da bilanciare le forze all’interno del consiglio ed impedire l’oppressione dei paesi meno potenti.

Spettabile Direzione, Eccellenze,
d’altro canto reputo necessario che l’etica ritorni a svolgere il ruolo che deve avere. Senza etica e senza tenere in considerazione gli insegnamenti dei profeti del Signore, non si possono garantire la giustizia, la libertà e i diritti umani. La chiave dei problemi dell’uomo di oggi è la religione e l’etica. Se il rispetto dei diritti umani sarà veramente un valore, non ci sarà spazio per l’ingiustizia, la violenza e la guerra. Gli uomini sono stati creati tutti da Dio e tutti hanno dignità e tutti sono degni di rispetto.


E queste sarebbero le parole di un mostro violento e assetato di sangue che vuole costruire bombe atomiche per distruggere Israele? A me non pare, ma questo è il messaggio che è passato nei tg delle 20 dei paesi occidentali cosiddetti civilizzati.
Da queste parole emergono invece una grande profondità interiore e una lucida visione di quale dovrebbe essere il futuro dell’ONU se vuole finalmente diventare un’organizzazione equa.
Le informazioni e le traduzioni dei discorsi di Ahmadinejad presenti su questo post sono state tratte da http://disinformazione.it/cerca.htm (inserire il nome Ahmadinejad nella casella di ricerca).

Ecco alcuni libri da me selezionati che trattano della Teoria della Cospirazione .

...continua sul prossimo post.

Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)

Strutture artificiali sulla luna:quello che la NASA ci nasconde

Costruzioni rinvenute sulla Luna che rappresentano probabili cunicoli di entrata per i mezzi volanti extraterrestri - Ingrandimento

Verità, fantascienza? Giudicate voi. Pubblicato da evidenzaliena su maggio 1 – 2009

Costruzioni rinvenute sulla Luna che rappresentano probabili cunicoli di entrata per i mezzi volanti extraterrestri – Ingrandimento

Nel fare delle scoperte inoppugnabili che riguardano l’esistenza di una civiltà sul nostro satellite, ci si domanda se gli scienziati, gli astronomi, anche dilettanti, non si siano accorti di una presenza così vitale e ingombrante, testimoniata senza dubbio da segni inoppugnabili che rappresentano tutto quello che il potere temporale non vorrebbe mai riconoscere né tanto meno divulgare a livello ufficiale. Spesso si dice: se c’è fumo, ci dovrà pur essere dell’arrosto!

Da quando sono cominciate le spedizioni lunari, si è avuto poi un altro potente dubbio: perché la NASA e il Governo degli Stati Uniti hanno speso e stanno spendendo centinaia di miliardi di dollari per una semplice e pura curiosità scientifica?

Dall’altra parte, l’Unione Sovietica aveva ingaggiato una lotta simile per la conquista dello spazio, soprattutto della Luna, che aveva soltanto uno scopo apparentemente politico e militare.

Mi viene logico pensare che doveva esserci qualche cosa in più. Qualche cosa che il popolo non doveva assolutamente sapere ma che il potere doveva fare o conoscere ad ogni costo.

Nel documentarmi sulla storia della ricerca lunare, ebbi occasione di leggere uno dei più dettagliati libri sull’argomento. Si trattava di quello scritto da Antonio Ribera, dal titolo “I dischi volanti esistono…?”. In appendice vi compariva una lista delle osservazioni e dei fatti che riguardavano la Luna da far rimanere sconcertati, perché il nostro satellite non è mai stato un mondo morto, come ci hanno fatto conoscere con l’educazione scolastica.

Dal XVIII Secolo, in effetti, sono stati segnalati alcuni episodi inverosimili:

  • Il 22 ottobre 1790, Herschel, durante un’eclisse totale di Luna, vide diversi punti brillanti e luminosi, piccoli e rotondi.

  • Il 7 Marzo 1794, il dottor William Wilkins, di Norwich, vide una luce simile ad una stella sulla parte scura del disco lunare; durò 15 minuti ed era visibile ad occhio nudo.

  • Nel 1783,1787 e 1821, Herschel vide luci brillanti sopra la Luna ed intorno ad essa.

  • Il 7 Settembre 1820, molti osservatori francesi videro, durante un’eclisse lunare, strani oggetti che si muovevano in linea retta, come se stessero compiendo movimenti, tipo manovre militari per la loro precisione degli spostamenti e delle evoluzioni.

  • Il 9 Aprile 1867, Thos G. Elger comunicò all’”Astronomical Register” di aver visto fiammeggiare improvvisamente una parte scura della Luna come una stella di settima grandezza. Il fenomeno durò dalle 7,30 della sera fino alle 9,30. Secondo il testimone, non era la prima volta che vedeva luci sulla Luna, ma mai erano state così chiare.

  • 7 Agosto 1869, il prof. Swift di Matton (Illinois), vide durante un’eclisse di Sole alcuni oggetti attraversare la Luna 20 minuti prima della totalità dell’eclisse. In Europa, i professori Hines e Zentmayer comunicarono a Les Mondes di Parigi, di aver visto anch’essi tali oggetti che sembravano viaggiare in linee rette parallele. Il “Journal of the Franklin Institute” registrò un’osservazione identica.

  • 13 Maggio 1870, luci che variavano in numero, secondo gli osservatori inglesi, furono viste sul cratere Platone. Le luci si accendevano e si spegnevano alternativamente.

  • 1874, il signor Lamey, in l’”Annèe Scientifique”, descrive un gran numero di corpi neri attraversare la Luna.

  • 1874, Rankin testimonia di aver osservato punti luminosi durante l’eclisse di Sole.

  • 24 Aprile 1877, il professor Schafarik, di Praga, osservò un oggetto di un bianco accecante che attraversava lentamente il disco lunare e usciva da esso.

  • 20 Febbraio 1877, il signor Trouvelot, dell’”Osservatorio di Meudon” (Parigi) vide nel cratere Eudoxus una sottile linea luminosa, come un filo teso sul cratere.

  • marzo 1877, sull’”Astronomical Register” inglese fu riportato di una luce brillante sopra il disco lunare nel cratere Proclus; lo stesso mese ne apparve un’altra nel cratere Picard.

  • 21 marzo 1877, C. Barrett, astronomo inglese, vide una luce brillante sul cratere Proclus.

  • 21 Marzo 1877, il professor Henry Harrison di New York, vide una luce sulla parte oscura della Luna. Contemporaneamente Frank Dennett dall’Inghilterra, vide un piccolo punto luminoso nel cratere di Bessel.

  • 23 Novembre 1877, il dottor Klein comunicò al quotidiano scientifico francese “L’Astronomie”: “Vidi un triangolo luminoso sul fondo del cratere Platone”. La stessa notte dell’osservazione di Klein, alcuni astronomi statunitensi videro misteriosi punti di luce dirigersi verso Platone da altri crateri lunari, che si disposero a triangolo sopra il cratere Platone.

  • 27 Settembre 1881, oggetto luminoso si muove attraversando la Luna. È stato visto dal dottor Prescott in Arizona, dal dottor Warren E. Davy e da G.O. Scott, sempre in Arizona il 7 Marzo.

  • Tra il 21 Febbraio 1885 e il 19 Dicembre 1919, i fenomeni visti in vari crateri lunari comprendono: fumo rossiccio; un oggetto curvo come uno scudo; una zona nera che diventa bianca; qualcosa come un cavo luminoso nel cratere Aristarco; due luci l’11 Maggio 1885 che ripetono esattamente l’11 Maggio dell’anno seguente macchia nerissima con bordo bianco; macchia nera nel centro del cratere Copernico; oggetto nero come l’inchiostro sul bordo del cratere Aristarco; macchie nerissime sui crateri Lexall e Littrow.

  • 15 Novembre 1899, da Dourite nella Dordogna (Francia), fu vista alle sette del pomeriggio un’enorme “stella” bianca, rossa e azzurra che si muoveva come una cometa vicino alla Luna.

  • 10 Maggio 1902, il colonnello Markwick dal Devon meridionale vide molti oggetti colorati, come piccoli soli, che si muovevano in cielo vicino alla Luna.

  • 26 Novembre 1910, da Besancon fu visto come un imponente razzo partire dalla Luna durante un’eclisse di questa (La Nature-Francia). Nello stesso giorno, il “Journal of the British Association for the Advancement of Science” comunicò che era stata vista una macchia luminosa sopra la Luna durante l’eclisse.

  • 27 Gennaio 1912, F.B. Harris comunicò alla rivista inglese “Popular Astronomy” di aver visto sulla Luna un oggetto scurissimo di circa 250 metri di lunghezza e 150 di larghezza, simile ad un immenso corvo posato.

  • 29 Agosto 1917, oggetto brillante che si muove sopra il disco lunare (Bollettino della Società Astronomica di Francia).

  • 14-21 Giugno 1959, per varie notti consecutive Francesco Almor, illustre membro della “Società Astronomica Aster” di Barcellona, e molti altri suoi colleghi osservarono il passaggio di uno strano oggetto, o meglio un’ombra ellittica sul disco della Luna. La traiettoria dell’oggetto andava da sud a nord e oscillava ogni 15 secondi esatti ricomparendo esattamente ogni 35 minuti. Probabilmente l’oggetto si trovava ad una distanza dalla Luna di circa 2000 Km ed aveva un diametro di circa 35 Km. Ci fu gran sorpresa e meraviglia tra tutti gli studiosi. Così come bruscamente era apparso, allo stesso modo l’oggetto scomparve dopo il 21 Giugno.

Il ponte lunare sul Mare Crisium. La presenza dell’arco è resa evidente dalla sua ombra con illuminazione proveniente da est.
Il ponte lunare sul “Mare Crisium”. La presenza dell’arco è resa evidente dalla sua ombra con illuminazione proveniente da est.

Non c’è dubbio, dunque, sul fatto che la Luna sia stata teatro di strani avvenimenti e che probabilmente costituisca già da molto tempo una base d’appoggio per le civiltà extraterrestri. Ma l’episodio più interessante, proposto dagli astronomi, risale all’anno 1954.Proprio in quel periodo la Luna salì sugli onori della stampa quotidiana poiché il noto selenologo H.P. Wilkins, in una trasmissione radiofonica nazionale inglese, ebbe modo di intrattenere gli ascoltatori su vari aspetti del nostro satellite e nell’occasione rivelò la scoperta di un gigantesco ponte “naturale”.

La notizia era abbastanza insolita ma acquistò notevole valore perché il dottor Wilkins era ben noto nel campo scientifico per la sua grande mappa lunare (7,5 metri di diametro) che gli era costata ben 25 anni di lavoro. Questo fatto “marginale” gli diede la notorietà, giacché il dettaglio lunare innescò una serie di rappresentazioni tanto pittoresche quanto immaginose da attribuirgli dimensioni fantastiche e né mancò chi pensò di addossare la sua costruzione ai Seleniti, gli antichi abitatori lunari.

Il ponte era stato localizzato sulle rive orientali del “Mare Crisium”, situato presso il bordo occidentale della Luna e ben noto per la sua forma regolare. A metà circa delle sue rive orientali, in prossimità del luminoso cratere Proclus, che diffonde la sua corona di larghi raggi su gran parte del fondo cupo e vellutato del “mare”, si notano due prominenze rocciose che si fronteggiano, che nei piccoli strumenti appaiono rigorosamente simmetriche e che prendono il nome di “Promontorium Olivium” e “Promontorium Lavinium”.

Il paesaggio intorno non è molto tormentato. Ad ovest affiorano, dalla coltre scura del “Mare Crisium”, ruderi di un piccolo circolo parzialmente sepolto, “Yerkes”, accompagnato da una bassa scogliera diretta al nord che lo collega ad un piccolo cratere, ma assai profondo, “Yerkes E”.

I due promontori non sono nettamente separati: un gruppo di dettagli molto delicati li congiungono ed uno di questi è il ponte.

Pochi giorni dopo la Luna Piena, secondo le osservazioni di Wilkins, l’ombra del ponte si proietta nettamente sul tratto scuro ed uniforme che sta tra i promontori e Yerkes.

Com’era nata questa scoperta? Wilkins, ai primi di Agosto del 1953, ricevette una lettera da J.J. O’Neill, redattore scientifico del “New York Herald Tribune”, che gli annunciava di aver scoperto il 28 Luglio, per mezzo di un rifrattore di 100 mm, un gigantesco ponte naturale sulle rive del Mare Crisium, collegante due montagne separate da un intervallo di circa due miglia. O’Neill chiedeva conferma della sua scoperta e Wilkins non poté far altro che confermare, nonostante fosse abbastanza scettico inizialmente.

Anche l’astronomo P. Moore, coinvolto nella questione, confermò la presenza del ponte.

Sta di fatto che Wilkins diede altri dettagli: il ponte era una formazione chiara, lineare, molto sottile, avente un’arcata di circa tre chilometri di lunghezza, aderente ad una formazione ad essa parallela dal lato orientale, che sembrava essere una parte di un anello semidistrutto e che è considerevolmente più alta del “ponte” stesso.

L’osservazione del ponte è assai difficoltosa data la brevità d’illuminazione del Sole, che permette di individuare i dettagli ma soprattutto le ombre.

Naturalmente non mancarono le critiche alla scoperta e la più bellicosa fu formulata dall’autorevole rivista americana “Sky and Telescope” che cercò proprio di smentire la notizia.

Non c’è da meravigliarsi se all’epoca gli americani cercassero di contrastare qualsiasi notizia che potesse far credere nell’esistenza di altre civiltà, anche se la maggior parte di coloro che si espressero sul ponte non dettero certezze assolute. Si limitarono ad affermare che il ponte presentava un interesse eccezionale dal punto di vista selenologico, che sarebbe dovuto sfociare in un enigma riguardante proprio la sua costruzione, da ritenersi essenzialmente d’origine vulcanica.

Certo che questo è un caso significativo, ma non è il solo. Vediamo altre interessanti anomalie:

  • Il 29 Marzo 1939, viene osservato un debole bagliore all’interno del cratere Copernico ed il gruppo di collinette vicino al centro non mostra i soliti contorni ben definiti, ma offuscati come se ci fosse della nebbia.

  • Il 19 Ottobre 1945, ancora Patrick Moore vide due punti luminosi brillare come stelle sulla parete del cratere Darwin, di solito molto scura.

  • Il 20 Giugno 1948, nel cratere Philolaus, verso nord-ovest, Raurn osservò, per oltre 15 minuti, dei bagliori con una tenue colorazione rossastra.

  • Il 2 Agosto 1948, Patrick Moore se ne stava a guardare il “Mare Crisium”, con lo scopo di disegnare una mappa dettagliata, quando si accorse che nel lato occidentale, presso Capo Agarurn, la cosa gli si presentò abbastanza difficile. Con grande stupore notò che la zona era ricoperta da una sostanza luminescente simile a nebbia.

  • Il 28 Ottobre 1963, Barr e Greenacre osservarono tre punti nella zona dei crateri Herodotus e Aristarcus: brilleranno di una luce rosso-arancio per cinque minuti.

  • Il 17 Luglio 1969, in contemporanea con l’Osservatorio di Bochum, gli astronauti Armstrong e Aldrin, a bordo dell’Apollo 11, osservarono un punto luminoso accendersi nella zona del cratere Aristarcus.

Ci sono state poi notizie di cambiamenti topografici del suolo lunare.

Sempre vicino al bordo del “Mare Crisium”, il noto ricercatore Schröeter aveva osservato un cratere di circa 36 Km di diametro, che chiamò “Alhazeen”, mentre al giorno d’oggi si possono notare nient’altro che depressioni mal definite tra due picchi, ma nessuna traccia di “Alhazeen”.

Le sorprese però non finiscono qui perché ci sono anche le scomparse di altri crateri.

Ad esempio c’è la famosissima storia del cratere “Linneo”.

Nel 1788 Schröeter descrisse Linneo come una piccolissima macchia rotonda, luminosa e senza una struttura craterica evidente.

Riccioli, nella sua mappa del 1652, lo descrisse però come un riconoscibile cratere di dimensioni apprezzabili.

Nel 1824 Lohrmann gli attribuì un diametro di ben 7 Km, mentre J. Schmidt, nel 1843, lo descrisse con un diametro di ben 11 Km e addirittura nel 1866 ne annunciò la sparizione.

Nel corso degli anni il diametro di Linneo viene osservato avere 880 metri sino al valore attuale, stimato in circa 1200 metri.

Queste continue variazioni hanno certamente creato un nuovo enigma negli studiosi lunari, ma ammontano oramai a più di 1500 i casi del genere che possono essere spiegati con ipotesi non naturali.

Il mondo astronomico li ha catalogati col nome di “Fenomeni Lunari Temporanei” (FLT) e si pensa che essi possano essere causati da eruzioni vulcaniche o da semplici fuoriuscite di gas dovute a smottamenti del suolo come conseguenza della forte variazione di temperatura tra le zone in ombra e quelle esposte al sole.

Nel Novembre del 1958 l’astronomo sovietico Kozyrev, mentre svolgeva la sua attività presso l’Osservatorio Astrofisico della Crimea, notò che il picco centrale del cratere “Alphonsus” divenne molto lucido e di colore rossastro. Dopo circa due ore il picco assunse un aspetto bianco brillante e poi tornò alla normalità.

Attraverso studi comparati, Kozyrev dedusse che si era verificato un fenomeno di vulcanesimo, con espulsione di polveri ed emissione di gas d’origine magmatica. Il tutto corrispondeva a poche centinaia di migliaia di metri cubi.

Molti anni più tardi la NASA ammise che la Luna fosse un “pianeta” relativamente morto per quanto riguardava il vulcanesimo attuale. Allora quali spiegazioni si possono dare a questo tipo di evento?

Gli scienziati continuarono a scervellarsi, cercando disperatamente di trovare una spiegazione naturale del FLT. Viene però spontaneo chiedersi se si fosse trattato di un fenomeno naturale, non ancora conosciuto alla nostra scienza.

Cerchiamo ora di esporre altri fatti misteriosi tratti da osservazioni lunari, in particolare con l’avvento dell’astronautica. Per arrivare a quest’obiettivo reputo il libro, scritto da George H. Leonard, “Qualcun altro è sulla Luna”, una pietra miliare di sicuro interesse, anche perché l’autore analizza le numerose foto acquisite con le esplorazioni lunari. Inizia la sua ricerca con una scoperta clamorosa: nell’area compresa tra i crateri Bullialdus e Lubinicky vi è una macchina gigante straordinaria, accompagnata da un’incastellatura che ha tutta l’aria di essere un generatore che potrebbe sfruttare l’energia solare o energie a noi sconosciute. Leonard inoltre elenca e discute tutta una serie d’anomalie riscontrate nelle varie foto:

Il 26 Agosto 1966 la sonda americana “Orbiter 1″ scattò una serie di foto sulla faccia nascosta della Luna. In una di queste si evidenziava la presenza di un cratere largo una cinquantina di Km fuso con le pareti di un cratere più piccolo. I crateri in discussione avevano indiscutibilmente la forma di un ottagono.L’autore ha scoperto attività di vaporizzazione e nebulizzazione in prevalenza sulla faccia nascosta della Luna. Un esame più ravvicinato dell’area “Bullialdus-Lubinicky” e di “Tycho”, rivela la presenza di più servomeccanismi a X, di più di un cratere ad imbuto in corso di lavorazione e naturalmente di più segnali a croce sul bordo del cratere. Egli trae, da questi fatti, alcune conclusioni interessanti ed in particolare pensa che crateri di determinate dimensioni e con una forma caratteristica non si siano formati per impatto meteorico, o per fenomeni vulcanici o per altre cause naturali, ma grazie all’attività consapevole ed intelligente dei Seleniti. Precisa, infine, che parte del terreno che presenta il cosiddetto “effetto stagno” non è una reliquia di un remoto passato ma l’effetto dell’azione vaporizzante dei servomeccanismi fatti a X.Con un insieme d’attrezzature aventi un raggio d’azione che supera almeno 40 volte quelle usate sulla Terra, i Seleniti sono impegnati a polverizzare una montagna alta quasi 5800 metri. Di questo fatto Leonard dà spiegazioni dettagliate.Analizzando con molta cura le foto realizzate dalla sonda “Ranger VII”, Leonard si è accorto che il suo impatto lunare (31 Luglio 1964) era avvenuto a circa 350 chilometri dal cratere “”Bullialdus”, guarda caso dove era stata già notata un’imponente apparecchiatura collegata ad un generatore e dove si era registrata un’intensa attività sismica. Una delle foto, che aveva sconcertato gli scienziati della NASA, mostrava sei oggetti costruiti con notevole maestria ed una nuvola di foschia o di vapore che fuoriusciva da una protuberanza a forma di torretta. Leonard ha dedotto subito che la sonda “Ranger VII” fosse stata programmata per individuare proprio questo bersaglio e scoprire così il grande mistero. Ha dichiarato poi che la zona era molto probabilmente un parcheggio per cosmoaerei all’esterno di una delle entrate principali di una città sotterranea. Egli afferma ancora che esaminando più da vicino un determinato tratto di terreno lunare, ha la sensazione di trovarsi davanti a lavori di mimetizzazione, a contraffazioni, ad una messinscena, probabilmente perché i Seleniti non vogliono presentarci la superficie lunare com’è veramente.Lo studio di molte foto lunari lo porta a considerare il fenomeno dei solchi scavati dai massi che sono rotolati lungo il pendio di qualche rilievo. La NASA stessa ha ammesso di non poter dare alcuna spiegazione sulla causa che ha fatto rotolare i massi. Leonard si chiede: ma sono stati proprio quei massi a scavare i solchi? Nel continuare la ricerca egli ha scoperto che nella foto 67-H-1135 l’oggetto più piccolo che vi compare ha lasciato una scia, che è la più lunga di tutte, ed è uscito da un cratere prima di continuare la corsa giù per la collina. E sul masso in questione s’intravede un disegno simmetrico. Un messaggio dei Seleniti?La foto 67-H-758 rappresenta un edificio, un veicolo o una forma di vita.Uno degli enigmi più difficili da spiegare riguarda i raggi bianchi che fuoriescono da molti crateri e si diffondono in tutte le direzioni. Ci sono raggi così larghi che non è possibile distinguerli singolarmente perché formano una massa bianca intorno al cratere; altri sono stretti come linee di gesso. E nessuno sa come si sono formati.I Fenomeni transienti Lunari potrebbero essere prodotti da un’attività industriale che elimina i gas per pompaggio, quindi ci devono essere momenti in cui i termofusori interrompono l’attività e i bagliori si spengono.Leonard è dell’opinione che il cratere “Tycho” sia una zona di notevole interesse: in un’area di circa 1800 ettari vi é un’intensa attività e vi è presenza d’enormi costruzioni.Ci sono poi i “terreni raschiati” visibili all’estremità di alcuni crateri più piccoli. Il terreno raschiato ha sempre forma di un quadrato o di un rettangolo. Nella maggior parte dei casi le aree raschiate e livellate si trovano ad intervalli di 90° intorno al cratere. Sembra abbastanza credibile che questi terreni raschiati e livellati siano il risultato di un’attività intelligente. Forse stanno ad indicare i luoghi dove alcuni oggetti si poserebbero durante i lavori di vaporizzazione del cratere?


Disegno scaturito dalla foto NASA 67-H-327 (Qualcun altro è sulla Luna di G. H. Leonard)
Disegno scaturito dalla foto NASA 67-H-327 (“Qualcun altro è sulla Luna” di G. H. Leonard)

La foto 67-H-327 mostra un cratere il cui orlo è indubbiamente a forma d’esagono. Nel punto culminante si trova l’oggetto appollaiato all’interno dell’orlo e sembra una campana subacquea sui trampoli: questo presenta una somiglianza straordinaria con alcuni veicoli terrestri destinati all’allunaggio. La Luna ha una superficie piena di contrassegni assai interessanti. C’è una presenza di geroglifici, di segni o contrassegni dei quali quello che si ripete di più è quello dell’albero della vita. E sempre è chiuso in un cerchio o in un ovale. Sulla Luna si trovano pure segnali o frecce direzionali. L’esempio più significativo si trova sugli altipiani nei pressi del cratere “King”.Sulla Luna è visibile una struttura interessante che assume la forma di una torre esile e slanciata, alta un chilometro e mezzo e forse più. È una delle prove più chiare ed evidenti della presenza d’esseri intelligenti. Le torri sono invariabilmente diritte ed allungate e, cosa ancor più interessante, quando si trovano su un rilievo o su un massiccio montuoso, si trovano sempre nel punto più alto. Si possono così riassumere:
  • Antenne in cima alle montagne

  • Torri collegate da un cavo o da un filamento

  • Torri isolate che si ergono verticalmente dal terreno

  • Strutture anomale:strutture a S che si alzano verso il cielo,torri a zig-zag e parallele

  • Ci sono fenomeni che sfuggono ad una precisa classificazione per la loro eccentricità

Il libro termina con un’affermazione di Sam Wittcomb, ex dipendente della NASA, dopo aver espressamente affermato che gli addetti alle ricerche spaziali non possono assolutamente parlare di quanto sanno sulla Luna e su altre missioni nei vari pianeti:”Nella primavera del 1975 si sono riuniti scienziati provenienti da molti paesi. L’incontro si è svolto in Inghilterra. Volevano parlare con calma degli extraterrestri e delle loro attività. Molti responsabili politici però si sono spaventati. Hanno invitato un fisico del Colorado, un certo Joachim Kuetner, che aveva lavorato al programma lunare e sapeva quello che accade lassù. Aveva notizie di prima mano sulla frenetica attività edilizia e sugli scavi in corso, sulla vaporizzazione dei crateri e sui lavori d’incisione e rifinitura dei rilievi e delle creste dei crateri. Non so esattamente di cosa abbiano parlato. Ma puoi scommettere che sanno benissimo che la Luna non appartiene più al popolo della Terra, se mai lo è stata. La Luna è Loro.”

Fonte:edicolaweb.net

febbraio 27, 2010

Caso Bertolaso, la storia è un’altra


Volevamo far sentire il nostro pensierosull’affare Bertolaso ma non vediamo in internet nessuno che condivida le nostre teorie salvo in parte Massimo Mazzucco di Luogocomune del quale posto l’articolo nella seconda parte.

Quindi parto omettendo gli argomenti che troverete nella parte seconda ed esponendo altri aspetti.

Le intercettazioni telefoniche nazionali avvengono mi sembra a l’Aquila dove ci sono le centraline telefoniche di controllo del traffico. A l”Aquila c’è l’enorme bunker dei G 8, di 20 ettari sotterraneo di proprietà di Barclays e Lehman Brothers, in pratica di proprietà forse solo del governo inglese dopo la nazionalizzazione della prima banca e il fallimento pilotato e truffaldino della seconda. Del bunker, l’informazione serva ha suggerito essere una realizzazione del nostro Nano nazionale in solidarietà con la città terremotata ed oggi si rivela essere solo un bunker (dove si può girare con automezzi) di difesa estrema o una possibile prigione o rifugio antiatomico. Ritengo la cosa molto inquietante.

Sicurglobal è una azienda di polizia privata inglese che opera in tutt’Italia con più di 2500 poliziotti in armi ed è stata costituita con un trucco ben orchestrato per sottrarre un autentico corpo di polizia privata alla nostra nazione. La manovra è consistita nell’acquisto da parte di una società fittizia milanese, dei corpi di polizia privata un po’ da tutta l’Italia a partire dalla vigile San Marco che aveva in mano il florido Nord Est, per poi vendersi interqamente agli inglesi di Sicurglobal, i quali sono poi confluiti in un fondo americano o meglio internazionale lo Stirling che sembra essere di proprietà di Citigroup. C’è un particolare la Sicurglobal con più di 100.000 clienti, cioè Aziende è “in contatto” con gran parte della ricchezza italiana. Gestisce sistemi di controllo satellitare con cui controllano i loro e altrui mezzi di trasporto. Ho introdotto l’argomento perchè trovo continue conferme, sempre più asfissianti circa la presenza degli inglesi in Iitalia e questo corpo poliziesco ed il bunker de l’Aquila, unito alla presenza americana nel Belpaese, mi danno da pensare non poco.

Ora tornando a terra, c’è da dire che le intercettazioni telefoniche in Italia le gestiscono gli anglo-americani attraverso i nostri servizi segreti deviati, direi che le prove sono date dai continui omissis sulla possibilità di rendere pubbliche certe intercettazioni su certi argomenti. Sono i Servizi della strategia della tensione per intenderci. Sono quei Servizi segreti che hanno tenuto fuori Di Pietro dallo scandalo che lo vedeva coinvolto in frequentazioni e cene con Contrada, l’uomo colluso con la mafia dei servizi segreti deviati e spia all’interno degli organi di giustizia dello Stato Italiano.

Berlusconi non vuole le intercettazioni un po’ perché è il modo che hanno gli Angli di controllare realmente le nostre aziende e la nostra economia, un po’ perché controllano lui che è arrivato al potere con la strada spianata dalla Cia (che ha costruito in Italia il fenomeno Mani Pulite per sbarazzarsi di Dc e Psi per favorire l’avvento degli uomini di Goldman Sachs Prodi, Ciampi, Draghi e compagnia cantando). La DC ed il PSI che erano pro Italia e anti globalisti sono stati spazzati via da Dossier raccolti dai servizi Usa, come in Francia con Chirac, in Germania con Koll ed altri in altre nazioni europee).

Berlusconi si è insediato in Italia e sta imponendosi nel sistema economico nazionale come una ruspa in un parco giochi acquistando banche e quote in aziende primarie per se e forse anche per altri. Qualcuno direbbe che cane non mangia cane ma non è così. Pur essendo Berlusconi ebreo come Sarkozì, Merkel, Medved, questi non ha in Italia un territorio di caccia solo suo e difatti è incalzato fra gli altri dal finanziere Carlo De Benedetti ebreo che pretende essere più “puro” di lui e poi Murdoc e poi le grandi corporation americane. (Ovviamente non ho nulla contro gli ebrei intendiamoci, semmai il problema è il sionismo razzista)

Ora gli Angli si sono stufati di lui e con articoli apparsi nei giornali di USA e GB lo hanno avvertito di cedere quel che resta di ‘Eni dello stato (solo un 30 %) agli speculatori internazionali. L’uomo però non ci sta e frappone ostacoli al desiderio degli Angli pur accettando per accontentarli per altri versi: l’invio di soldati italiani in Afghanistan. (Ma questo è anche per far piacere al comandante nascosto del vapore, ovvero Israele, tanto i costi li sosteniamo noi contribuenti).

Il nostro presidente amerikano ovvero Napolitano il migliorista, quello che ha sempre avuto il visto americano quando era in PCI, si trova in una situazione di imbarazzo per essere stato proposto dal partito amerikano appunto, cioè il Centrosinistra e per essere stato sponsorizzato anche dal Berlusca. Il Napolitano è appiattito ovviamente sulle posizioni di Israele e magnifica l’industria dell’olocausto ebraico tedesco, con una retorica servile ed una piasggeria che non ricordo aver mai udito nei tempi essere tanto vergognosa, (nel senso che ha evitato di parlare degli olocausti che in giro per il mondo si verificano ai giorni nostri, ultimi quelli in medio oriente), insiste poi per l’invio di soldati nella guerra americana in Afghanistan, mentre la sinistra tace. Un bel quadretto non trovate?

Oggi il nostro Presidente del Consiglio sembra sottostare solo ai voleri del Piccolo Stato e da questi essere protetto (vedi le sviolinate alla Knessett che sono arrivate alla solidarietà per gli interventi militari che hanno prodotto la strage degli innocenti di Gaza e l’apprezzamento ricevuto dal presidente israeliano) e questo infuria gli Usa che dalle intercettazioni in loro mano, convinti di avere degli argomenti scabrosi con cui ricattarlo cercano di destituirlo ma trovano l’uomo protetto da Israele.

Questi che si sono visti di recente in Italia sono scandali moralistici ed ipocriti, tipicamente anglosassoni, con i quali abitualmente si combattono vicendevolmente i parlamentari delle due nazioni anglofone dominanti. Qui però non hanno fatto conto che se racconti ad un italiano che il Capo del Governo va con le sbarbine o a puttane, gli italiani alle urne lo premiano! L’alternativa d’altronde per loro è quella di votare dei viados! Non che sia proprio così, ma nella semplificazione dell’uomo della strada ci può stare.

Ma la cosa non devono averla capita tanto bene gli Angli visto che con il Bertolaso hanno ripetuto l’errore. Lo hanno messo nel mirino per aver pubblicamente denunciato gli Usa per la loro invasione di Haiti che di umanitario non aveva nulla, mentre era solo una operazione di marketing oltre che vera e propria invasione militare per prendere il controllo dell’isola.

Credo di conoscere il modo di pensare di questi onnipotenti; queste di Bertolaso sono asserzioni che non possono tollerare ed ecco che fuoriescono le intercettazioni telefoniche per eliminarlo. Il gioco si ripete. Ecco, questo e quanto penso, mi sembra, sia accaduto.

Chiedo scusa se ho dovuto girarla larga ma era l’unico modo per non incorrere in critiche che i lettori potrebbero legittimamente sollevare di fronte ad info non articolate.

Lino Bottaro Stampa Libera


Caso Bertolaso – di Massimo Mazzucco

E-mail 21/02/2010

Chi vuole può tranquillamente mettersi a discutere su “Bertolaso vittima” o “Bertolaso figlio di mignotta”. Può discutere se Francesca fosse una vera massaggiatrice, oppure una prostituta d’alto bordo. Può discutere se la “festa per Bertolaso” fosse un’orgia di sesso droga e rock-and-roll, oppure un semplice picnic di campagna. Può discutere se il bubbone sia scoppiato casualmente, oppure se sia stato voluto politicamente. Forza, fatevi avanti, ce n’è per tutti. Finché discute di tutte queste cose, infatti, il cittadino non può fare del male a nessuno, poiché non è quello il vero problema, come al solito. Il vero problema è che ci si scandalizzi quando si viene a sapere degli appalti controllati, … … quando tutti sappiamo benissimo che questo accade sempre, comunque, ogni santo giorno che il Signore manda in terra. Provo a ridirlo in un altro modo, perché temo che non sia facile mostrare quanto pazzesca sia la situazione: sulla terra, in un paese chiamato Italia, esistono 50 milioni di imbecilli che sanno benissimo che i loro soldi gli vengono sottratti regolarmente, quotidianamente e sistematicamente dai politicanti che stanno al governo, eppure continuano a votare per queste persone, e fingono di scandalizzarsi ogni volta che lo “scoprono”. Il mio articolo finisce qui, è molto breve. E’ il problema che apre, casomai, che rimane enorme: come spiegare a 50 milioni di imbecilli che sono imbecilli? Come fargli capire che si meritano di essere derubati, che si meritano di essere presi in giro, che si meritano di fare la fame, quando potrebbero benissimo evitarlo? Volete sapere perchè sono imbecilli? Perchè nonostante tutto riescono comunque ad inventarsi un alibi per votare ogni volta questa gentaglia – “Tanto non c’è scelta”, “Basta che votino in tre e il governo lo fanno lo stesso”, “Prima di tutto bisogna mandare a casa gli altri”, “Le schede bianche finiscono tutte nel calderone”, “Io voglio far sentire comunque la mia voce” – rinnovando così all’infinito la loro autorizzazione a delinquere. Questa gente non sa nemmeno distinguere un principio da una situazione contingente, per cui merita di galleggiare nella merda che da sempre la circonda. Altro che Bertolaso. Quello è l’ultimo dei problemi, non il primo. Massimo Mazzucco P.S.: Ho volutamente scelto la cifra di 50 milioni per non offendere necessariamente tutti, e soprattutto quelli che già da tempo hanno smesso di votare questa gentaglia. Per gli altri, mi dispiace, ma quella rimane la mia opinione, ed è sempre più consolidata. Credo peraltro di averla ampiamente argomentata, in passato. Fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3489

febbraio 26, 2010

Tecniche di Disinformazione: Guida ai metodi più efficaci per ingannare, mentire e spargere notizie false

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Di Duccio Armenise

COME INGANNARE TECNICHE DI DISINFORMAZIONE

Cos’è la disinformazione? In che modo i media riescono ad ingannare e mentire? Come possiamo fare tu ed io per riconoscere le fonti fuorvianti? In questa guida H.Michael Sweeney svela le tecniche di disinformazione più efficaci per aiutarti ad individuare le mezze verità.

La disinformazione è un’informazione falsa o inesatta che viene diffusa deliberatamente. Certe volte viene chiamata anche con il sinonimo di Black propaganda. Può includere la distribuzione di documenti, manoscritti e fotografie falsificate, o la diffusione di pettegolezzi maliziosi e informazioni costruite a tavolino. La disinformazione non va invece confusa con l’informazione falsa o inaccurata in modo non intenzionale. (fonte Wikipedia)
La disinformazione viene realizzata in vari modi. Ecco alcuni esempi:

  • Una notizia di cronaca potenzialmente pericolosa può essere ignorata dai mass media. La maggior parte delle persone crede che qualcosa che non è stato riportato dai media semplicemente non esista.
  • Una notizia di cronaca può essere presentata come un’ “accusa priva di fondamento“, specialmente da qualcuno che ha autorità. Le persone che godono di largo consenso o ricoprono posizioni importanti in politica, economia o in ambito militare possono fare leva sulla loro reputazione per etichettare un fatto come falso e ridicolo.
  • Una copertura massiccia da parte dei media di un evento importante può creare una distrazione sufficiente per deviare l’attenzione della gente da un problema vero.
  • Una diceria che non viene né smentita né confermata può generare confusione e dubbi in un pubblico vasto.
  • Un individuo o un gruppo di persone possono essere costrette o pagate per fornire informazioni false che danno vita a false notizie di cronaca.

Adesso che ti ho presentato alcuni esempi di come funziona la disinformazione, lascia che condivida con te qualche consiglio pratico per proteggerti dall’informazione fuorviante:

  • Chiedi: poniti sempre molte domande quando senti una notizia di cronaca. Da dove viene la notizia? E’ una fonte affidabile? C’è qualcun altro che ha riportato la stessa storia? Metti in dubbio ogni cosa e non dare nulla per scontato.
  • Verifica: cerca sul Web o parla con i tuoi amici e familiari di ogni notizia proveniente dai media. Potresti scoprire informazioni importanti che ti mostrino l’intera vicenda sotto una luce differente.
  • Mantieni la tua posizione: non sottostimare mai le tue opinioni e non farti intimorire dall’autorità. Diffida delle “persone che sanno” che gettano sul tavolo le loro credenziali. Tutti hanno lo stesso livello di credibilità finché non dimostrano di essere degni di fiducia.
  • Indaga: Fai molta attenzione alle notizie considerate troppo complesse da risolvere. Probabilmente non è stata fatta nessuna analisi della vicenda e tu stai utilizzando informazioni che non sono state verificate né approfondite.
  • Focalizza: Non provare a dividere la tua attenzione su diverse notizie di cronaca. Scegline una e resta su quella. Poi passa oltre. C’è sempre una notizia più importante che richiama la tua attenzione che può distrarti dalla tua indagine.

Questi qui sopra sono solo alcuni esempi per aiutarti a pensare in modo diverso e sviluppare un atteggiamento critico verso le notizie che senti ogni giorno. Nell’articolo di H. Michael Sweeney che stai per leggere, troverai una bella lista di tattiche che gli artisti della disinformazione usano per ingannare, farti accettare le menzogne e inventare di sana pianta notizie di cronaca.

Per quelli di voi che non hanno mai sentito parlare di Mr. Sweeney, lui è un esperto di disinformazione e un autore di libri. Inoltre gestisce il sito The Professional Paranoid che rappresenta una valida fonte per trovare materiale relativo alla sicurezza sul Web e alle questioni di privacy personale.

Ecco la guida di H. Michael Sweeney sui metodi di disinformazione più efficaci.
Il contenuto che stai per leggere è altamente machiavellico, domandati: chi si comporta così?

Venticinque Modi di Sopprimere la Verità: le Regole Della Disinformazione

di H. Michael Sweeney

Basato su Tredici Tecniche per la Soppressione Della Verità di David Martin, il seguente articolo può essere utile per introdurre nel mondo del confronto con le verità nascoste e le mezze verità, e la soppressione della verità quando crimini gravi vengono analizzati nei forum pubblici. Questo, tristemente, coinvolge ogni giorno i media, che sono fra i peggiori responsabili come fonti di disinformazione.

Laddove il crimine comporta una cospirazione, o una cospirazione per nascondere un crimine, ci sarà invariabilmente una campagna di disinformazione lanciata contro quelli che cercano di scoprire e mostrare la verità e/o la cospirazione.

Ci sono tattiche precise che i maestri della disinformazione tendono ad applicare, come viene rivelato in questo articolo.

Più una determinata parte rispecchia tali caratteristiche ed è colpevole di seguire le regole, più è probabile che si tratti di professionisti della disinformazione con uno specifico motivo.

La gente può essere comprata, intimorita, o ricattata allo scopo di diffondere disinformazione, così anche le “persone perbene” possono essere sospette in molti casi.

Una persona razionale coinvolta nella ricerca della verità valuterà quella catena di prove e concluderà o che i collegamenti sono solidi e decisivi, che uno o più passaggi sono deboli e necessitano di ulteriori accertamenti prima che si possa arrivare ad una conclusione, o che uno o più collegamenti possono essere rotti, di solito invalidando (ma non necessariamente, se già esistono o possono essere trovati collegamenti paralleli, o se un particolare collegamento rafforzava solamente la tesi, ma non si trattava di un passaggio chiave) il ragionamento. Il gioco si basa sul sollevare questioni che rafforzino o che indeboliscano (preferibilmente fino al punto di rottura) questi collegamenti.

E’ compito di un maestro della disinformazione interferire con queste valutazioni…Quantomeno per indurre le persone a pensare che i collegamenti siano deboli o spezzati quando, in realtà, non lo sono… O proporre soluzioni alternative che portino lontano dalla verità.

Spesso, semplicemente incalzando e rallentando il processo attraverso tattiche di disinformazione, un livello di vittoria è assicurato perché l’apatia cresce con il tempo e con la retorica.

Sembrerebbe vero in quasi ogni caso, che se qualcuno non riesce a spezzare la catena delle prove per una soluzione certa, la rivelazione della verità ha trionfato.

Se la catena viene spezzata o si deve creare un nuovo collegamento, o una nuova catena per intero, o la soluzione non è valida e se ne deve trovare un’altra…Ma la verità trionfa anche in questo caso.

Non deve vergognarsi chi ha proposto o sostenuto una soluzione, una catena o un collegamento sbagliato, se lo ha fatto in buona fede cercando la verità. Questo è l’approccio razionale.

Eludi la Catena Delle Prove

Sebbene sia comprensibile che una persona possa venir coinvolta emotivamente da un particolare aspetto di un determinato problema, è veramente irrilevante chi vince, purché vinca la verità. Ma i maestri della disinformazione cercano sempre di spingere sull’aspetto emotivo e sanzionare ogni insuccesso (vero, falso o presunto) e tentano sempre tramite l’intimidazione di impedire la discussione in generale.

E’ l’artista della disinformazione e coloro che ne possono tirare le fila (coloro che hanno maggiormente da temere dalla scoperta del crimine) a DOVER cercare di evitare che l’analisi precisa e razionale delle prove possa condurre a loro.
Siccome i fatti e la verità raramente cadono spontaneamente, devono essere sopraffatti con menzogne e inganni.

I professionisti nell’arte della menzogna e dell’inganno, come i servizi segreti e i criminali professionisti (che spesso sono le stesse persone o perlomeno collaborano), tendono ad applicare strumenti ben precisi ed osservabili in questo processo. Comunque, il pubblico in larga parte non è adeguatamente attrezzato per fronteggiare tali armi, e spesso viene facilmente traviato da queste tattiche collaudate nel tempo.

Clamorosamente, neppure i media e le forze dell’ordine SONO STATI ADDESTRATI a fronteggiare questi problemi. Per la maggior parte, solo i giocatori capiscono le regole del gioco.

Per tali maestri della disinformazione, l’obiettivo principale è quello di evitare che si discuta dei collegamenti nella catena delle prove che non possono essere spezzati dalla verità, ma invece usare sempre abili inganni o menzogne per far sembrare determinati collegamenti più deboli di quello che sono in realtà, creare l’illusione di una rottura, o ancora meglio, provocare qualcosa che possa distrarre in ogni modo quelli che stanno indagando sulla serie di eventi, incluso il metodo di mettere in dubbio le credenziali di chi presenta il caso.

Un Fatto è un Fatto

E’ necessario capire che un fatto è un fatto, indipendentemente dalla fonte. Ugualmente la verità è verità, indipendentemente dalla fonte. Questo è il motivo per cui i criminali possono testimoniare contro altri criminali.

Questo è anche il motivo per il quale argomentazioni del tipo: “quello che dice quella persona non lo ascolto perchè è fazioso” sono estremamente fallaci.

Laddove può esistere realmente un motivo per mentire, solo la prova concreta che la testimonianza stessa sia falsa la rende completamente nulla.

La testimonianza di un noto bugiardo che sta in piedi senza un fatto che la confermi, certamente può avere valore discutibile, ma se la testimonianza (discussione) è basata su fatti verificabili o altrimenti dimostrabili, non importa cosa fa chi la presenta o quali motivi abbia per farlo, o se ha mentito in passato o anche se abbia dei motivi per mentire in questa situazione – i fatti o i collegamenti potrebbero e dovrebbero stare in piedi o cadere per merito loro e il loro ruolo nella questione sarà semplicemente di supporto.

Inoltre, particolarmente a proposito di forum pubblici come lettere alle redazioni dei giornali, chat su Internet e newsgroup, il maestro della disinformazione svolge un ruolo molto importante.
In questi forum, i principali argomenti di discussione sono generalmente dei tentativi da parte dei singoli di attrarre l’attenzione di altre persone sulle loro particolari posizioni, idee, o soluzioni – fenomeno molto diffuso al momento.

Le persone spesso usano certi mezzi di comunicazione come cassa di risonanza per le proprie idee e nella speranza di trovare spunti per sviluppare meglio le proprie opinioni.

Laddove vi sono opinioni critiche nei confronti del governo o di poteri forti (specialmente se l’argomento è la loro azione criminale) l’artista della disinformazione ha anche un altro ruolo – quello di troncarle sul nascere.

Essi cercano inoltre di far apparire l’opinione, chi la propone e i suoi sostenitori come privi di credibilità, nel caso in cui dai loro primi successi dovessero derivare eventuali futuri dibattiti in ambienti pubblici.

Spesso puoi riconoscere i professionisti della disinformazione al lavoro per mezzo dell’applicazione meticolosa di “standard più alti” di discussione di quelli richiesti dalla necessità

Essi chiederanno che quelli che presentano gli argomenti o i concetti registrino ogni cosa con lo stesso livello di competenza di un professore, un ricercatore o un giornalista investigativo. In caso contrario ogni discussione, dal loro punto di vista, diventa inutile ed indegna e chiunque dissente è ovviamente uno stupido – e di solito la mettono proprio in questi termini.

Questa strategia è tipicamente adottata da chi teme di perdere la discussione qualora questa si mantenesse entro il perimetro della razionalità e della logico-deduzione, per questo motivo cerca di spostare l’attenzione, e quindi anche le argomentazioni, sul piano emotivo e personale.

“Se non puoi attaccare il messaggio attacca il messaggero”.

Così, quando leggi certe discussioni, in modo particolare nei newsgroup su Internet, decidi per conto tuo quando viene sviluppato un ragionamento razionale e quando sono strumento di disinformazione, operazioni psicologiche o inganni. Accusa liberamente i responsabili nel secondo caso.

Essi (sia quelli che stanno deliberatamente cercando di portarti fuori strada, sia quelli che sono semplicemente stupidi o malconsigliati) di solito se la danno a gambe di fronte all’evidenza, o in altre parole, o si nascondono o tacciono (un esito perfettamente accettabile in un modo o nell’altro, dato che l’obiettivo è la verità.)

Venticinque Regole Della Disinformazione

Ecco qui i venticinque metodi, alcuni di questi non si applicano direttamente alle applicazioni per i newsgroup. Ognuno contiene un esempio semplice in forma di (qualcuno parafrasato per semplicità) commenti reali dai Newsgroup su eventi storici comunemente noti, e una replica corretta.

Le accuse non dovrebbero essere abusate – tienile in serbo per i colpevoli recidivi e per quelli che usano tattiche multiple.

Le repliche dovrebbero evitare di cadere nelle trappole dell’emozione o deviare dalle informazioni, a meno che non si tema che qualche osservatore venga facilmente distratto dall’inganno.

1) Elusione

Non Vedo, Non Sento, Non Parlo

Indipendentemente da quello che sai, non parlarne – specialmente se sei un personaggio pubblico, un conduttore televisivo, ecc. Se non viene riportato, non è accaduto, e tu non devi mai affrontare il problema.

2) Diventa Incredulo e Indignato

Evita di discutere questioni chiave e invece concentrati su problemi marginali che possano essere usati per dimostrare come l’argomento di altri gruppi o temi altrimenti ritenuto sacrosanto sia diventato invece criticabile. Questa è conosciuta anche come la mossa del “Come ti permetti!“.

3) Inventa Persone Che Diffondono Pettegolezzi

Evita di discutere problemi descrivendo tutte le accuse, non considerare il luogo o le prove, liquidali come semplici pettegolezzi e accuse fantasiose. Altri termini sprezzanti incompatibili con la verità possono andare comunque bene. Questo metodo funziona particolarmente bene con una stampa imbavagliata, perché l’unico modo in cui il pubblico può venire a conoscenza dei fatti è attraverso “dicerie discutibili“.

Attacca

4) Utilizza un Fantoccio

Trova o crea un elemento credibile della tesi dei tuoi avversari che puoi facilmente abbattere per farti sembrare dalla parte della ragione e mettere in cattiva luce l’avversario.
Oppure tira fuori una questione della quale puoi con sicurezza insinuare l’esistenza basata sulla tua interpretazione dell’avversario / degli argomenti dell’avversario / della situazione, oppure seleziona l’aspetto più debole delle accuse più deboli. Amplifica il loro significato e distruggile in un modo che sembri ridicolizzare, allo stesso modo, tutte le accuse reali e costruite, evitando inoltre che la discussione si sposti effettivamente su problemi concreti.

5) Distrai Gli Avversari con Insulti e Ridicolizzandoli

Questa è conosciuta anche come la tattica fondamentale “attacca il messaggero“, anche se altri metodi si qualificano come varianti di quell’approccio.
Associa gli avversari a titoli impopolari come “pazzi“, “conservatori“, “liberali“, “di sinistra“, “terroristi“, “fanatici della cospirazione“, “radicali“, “fascisti“, “razzisti“, “fanatici religiosi“, “maniaci sessuali” e così via. Questo spinge gli altri a ritirarsi dal sostenerli per paura di venire etichettati allo stesso modo, e tu eviti di confrontarti con i problemi.

6) Colpisci e Scappa

In ogni forum pubblico, fai un breve attacco ai tuoi avversari o alla posizione avversa e poi scappa via prima di ricevere una risposta, o semplicemente ignora ogni risposta. Questa tattica funziona benissimo su Internet e nelle lettere alle redazioni dove un flusso regolare di nuove identità può essere utilizzato senza dover spiegare critiche, ragionamenti – semplicemente lanciando accuse o altri attacchi, senza mai discutere problemi, e senza mai rispondere ad ogni replica successiva, perché quello darebbe dignità al punto di vista degli avversari.
Se puoi associare il materiale con Internet, sfrutta questo fatto per dichiarare che si tratta di un “pettegolezzo infondato” proveniente da un “gruppo di ragazzini su Internet” che non può avere nessun fondamento su fatti concreti.

Confondi

7) Metti in Dubbio le Ragioni

Distorci o amplifica ogni fatto che può essere utilizzato per insinuare che l’avversario agisce in base a secondi fini nascosti o altre faziosità. Questo evita che si discuta dei problemi e costringe l’avversario sulla difensiva.

8) Invoca l’Autorità

Reclama autorità per te stesso o chiama in causa qualcuno che abbia autorità e presenta la tua tesi con “linguaggio tecnico” e “sottigliezze” sufficienti per mostrare che sei “uno che sa“, e dì semplicemente che le cose non stanno così senza discutere i problemi nel merito o dimostrando concretamente il perché o citando fonti.

9) Fai Finta di Non Sapere

Non preoccuparti di fornire prove o argomenti logici, evita di discutere i problemi tranne che con la negazione che tali questioni abbiano qualche credibilità, qualche scopo, forniscano qualche prova, contengano o diano un senso, abbiano una logica. Mescola bene per il massimo effetto.

10) Associa le Accuse Degli Avversari Con Vecchi Avvenimenti

Una tattica derivata da quella del fantoccio – di solito, in qualunque situazione dove si abbia grande visibilità, qualcuno all’inizio farà accuse sulle quali si può discutere o si è già probabilmente discusso – un tipo di investimento per il futuro qualora la situazione non fosse facilmente controllabile.

Dove puoi prevederlo, crea un problema fantoccio e trattalo come una parte contingente del piano iniziale.

Le accuse successive, indipendentemente dalla loro validità o dalla scoperta di nuovi elementi, possono poi di solito essere associate con l’accusa originale e liquidate come un rimaneggiamento della stessa senza bisogno di affrontare problemi attuali – ancora meglio se l’avversario è, o è stato coinvolto, con la fonte originale.

Falsifica

11) Crea e Fai Affidamento su Una Via d’Uscita

Utilizzando un aspetto o un elemento secondario del problema, segui la “retta via” e “confessa” con candore che qualche errore in buona fede, col senno del poi, è stato commesso – ma gli avversari hanno preso la palla al balzo per ingrandirlo in modo esagerato ed insinuare il dubbio di un reato più grave, solo che “non è così“. Altri in seguito possono rafforzare questa tesi a nome tuo, ed anche chiedere pubblicamente che “si ponga fine alle dicerie” perché tu hai già “fatto la cosa giusta“.

Eseguita in modo corretto, questa tattica può farti ottenere comprensione e rispetto per aver “detto la verità” e “confessato” i tuoi errori senza dover affrontare problemi più seri.

12) Gli Enigmi Non Hanno Soluzioni

Facendo riferimento all’insieme di scenari che circondano il crimine ed al gran numero di protagonisti e di eventi, traccia un quadro della questione tale da farla apparire troppo complessa da risolvere. Questo fa sì che quelli che altrimenti seguirebbero la questione inizino a disinteressarsene più rapidamente senza aver affrontato concretamente il problema.

13) La Logica di Alice Nel Paese Delle Meraviglie

Evita la discussione dei problemi ragionando a ritroso o con un’apparente logica deduttiva che tralasci ogni fatto concreto.

14) Richiedi Soluzioni Complete

Evita le questioni chiedendo agli avversari di risolvere totalmente il problema, tale strategia funziona meglio trattando temi del tipo “Associa alle accuse agli avversari vecchie notizie”.

15)Adatta i Fatti a Conclusioni Alternative

Questo richiede di pensare in modo creativo a meno che il crimine non sia stato pianificato con idonee previsioni dei possibili sviluppi.

16) Fai Sparire Prove e Testimonianze

Se non esiste, non è un fatto e tu non dovrai affrontare il problema.

17) Cambia il Soggetto

Solitamente in connessione con una delle altre tattiche elencate qui, trova un modo di deviare la discussione con commenti caustici o controversi nella speranza di spostare l’attenzione su un argomento nuovo e più gestibile. Questa tecnica funziona particolarmente bene con complici che riescano a “litigare” con te sul nuovo argomento e polarizzare lo spazio di discussione con lo scopo di evitare che si affrontino problemi chiave.

18) Impressiona, Contrasta e Pungola Gli Avversari

Se non puoi fare nient’altro, rimprovera e schernisci i tuoi avversari e trascinali a risposte emotive che tenderanno a farli sembrare stupidi ed eccessivamente motivati, e generalmente rendono il loro materiale in qualche modo meno coerente.

Nascondi le Prove

19) Ignora le Prove Presentate, Chiedi Prove Impossibili

Questa è forse una variante della regola “Fai finta di non sapere“. Senza tener conto del materiale presentato da un antagonista nei forum pubblici, dichiara che il materiale fornito è irrilevante e richiedi prove impossibili da ottenere per l’avversario (possono esistere ma non essere a sua disposizione, o può trattarsi di qualcosa che, si sa con certezza, è andata distrutta o è nascosta in luogo sicuro, come per esempio l’arma di un delitto.)

Allo scopo di evitare completamente di discutere dei problemi, potrebbe essere necessario che tu debba criticare e negare che i media e libri siano fonti attendibili, negare che i testimoni siano degni di fiducia, o anche negare che dichiarazioni fatte dal governo o altre autorità abbiano qualche significato o rilevanza.

20) Crea Prove False

Dove possibile, presenta fatti nuovi o indizi progettati e creati per essere in contrasto con quelli presentati dagli avversari – come strumenti utili per neutralizzare problemi delicati o impedirne la soluzione. Questo funziona meglio quando il crimine è stato progettato tenendo conto delle peculiarità adatte allo scopo, e i fatti non possono essere separati facilmente dalle menzogne.

21) Fai Appello a un Grand Jury, a un Procuratore Speciale, o ad un Altro Corpo Investigativo Autorizzato

Sovverti (il processo) a tuo favore e neutralizza efficacemente tutti i problemi più delicati senza una discussione aperta.

E’ necessario che le prove e le testimonianze, se trattate correttamente, restino segrete una volta raccolte. Per esempio, se controlli il procuratore, questo può assicurarti che il Grand Jury non prenderà in esame le prove più utili ed anche il loro occultamento in modo che non siano disponibili per gli investigatori.
Una volta che hai ottenuto un verdetto favorevole, la questione può essere considerata ufficialmente chiusa. Di solito questa tecnica è applicata per far assolvere un colpevole, ma può essere utilizzata anche per acquisire accuse quando si cerca di incastrare un innocente.

22) Costruisci Una Nuova Verità

Crea il tuo esperto/i, gruppo/i, Autore/i, leader/s, o condiziona qualcuno già esistente disposto a forgiare una nuova verità tramite ricerche scientifiche, investigative o sociali o una testimonianza che si concluda a tuo favore. In questo modo, se devi effettivamente affrontare i problemi, puoi farlo con autorevolezza.

23) Crea Distrazioni Più Grandi

Per distogliere l’attenzione da problemi delicati, o per prevenire coperture mediatiche indesiderate di eventi inarrestabili come i processi, crea notizie di cronaca più importanti (o presentale come se lo fossero) per distrarre la gente.

Non solo eviterai di dover discutere i problemi in prima istanza, ma inoltre se la loro risposta emotiva riguarda la questione, puoi evitare ulteriormente i problemi focalizzandoti su quanto”siano suscettibili alle critiche“.

24) Fai Tacere i Critici

Se i metodi più sopra non funzionano, valuta la possibilità di togliere gli avversari dalla circolazione con qualche soluzione definitiva in modo che non ci sia più bisogno di affrontare i problemi. Questa soluzione può essere la loro morte, l’arresto e la detenzione, il ricatto o la rovina della loro reputazione con la diffusione di informazioni compromettenti, o semplicemente puoi distruggerli dal punto di vista finanziario, psicologico o danneggiare gravemente la loro salute.

25) Sparisci

Se custodisci segreti chiave o sei comunque al corrente di dettagli non noti e pensi che il calore stia diventando insopportabile, per evitare guai, esci dalla cucina (e tieni l’elicottero a portata di piede).

Informazioni sull’autore

H. Michael Sweeney è un autore, editore e consulente specializzato in crimini dei servizi segreti, in tutela della privacy e sicurezza. Meglio conosciuto per Professional Paranoid una collana di saggistica su questi argomenti, ha anche pubblicato Fatal Rebirth, una serie di romanzi in quattro volumi che esamina i legami fra terrorismo e i fantasmi apparentemente casuali del passato politico americano. Michael Sweeney scrive su Proparanoid.net.

Photo credits:
Venticinque Modi di Sopprimere la Verità: le Regole Della Disinformazione – Jimmy Lopes
Eludi la Catena Delle Prove – Andrey Solovyev
Un Fatto è un Fatto – LiveStock
Elusione – Darko Novakovic
Confondi – Rene Jansa
Attacca – Jose Manuel Gelpi Diaz
Falsifica – gromaler
Nascondi le Prove – 3dfoto

Questo articolo è stato scritto in origine da H. Michael Sweeney per WHALE ed è stato pubblicato per la prima volta il 1 aprile 2000 come “Twenty-Five Ways To Suppress Truth: The Rules of Disinformation“.

La versione italiana è stata scritta da Michelangelo Moggia.
Tratto da www.masternewmedia.org

Fonte:Spiritocritico

febbraio 25, 2010

Tensioni tra Argentina e Gran Bretagna. Il petrolio riporta le Malvine al centro del Mondo.

















Londra installa una piattaforma petrolifera al largo delle isole Malvine. Buenos Aires protesta impedendo alle navi britanniche di transitare in acque argentine. Grazie all'oro nero, dopo 28 anni, le Malvine sono di nuovo al centro del mondo.

A distanza di 28 anni dalla guerra delle Malvine/Folklands il governo di Buenos Aires torna a rivendicare il controllo dell'arcipelago. Domani il segretario generale dell'ONU, Ban Ki Moon, riceverà il Ministro degli esteri Argentino, Jorge Taiana, per valutare le posizioni dei contendenti. Al centro della disputa, questa volta, non sono tanto le brulle isole atlantiche, quanto la possibilità di sfruttare le risorse petrolifere presenti sui fondali che le circondano.

Il primo ministro Fernandez ha già energicamente protestato contro la ripresa dei sondaggi per l'attività estrattiva. Secondo il governo sud-americano tutte le risorse presenti sulla piattaforma continentale argentina appartengono alla Repubblica e non possono essere alienate da altri. Nei giorni scorsi, inoltre, il presidente Kichner ha emesso un decreto di restrizione che consente il transito in acque territoriali alle sole navi autorizzate da Buenos Aires.

A differenza di quanto accadde nel 1982, quando sia Margaret Thatcher sia il Generale Leopoldo Gualtieri sfruttarono la guerra delle Malvine per salvare i propri rispettivi governi, oggi la posta in gioco non vale voti e consensi ma si calcola in petro-dollari. Già lo scorso anno entrambe i Paesi reclamarono il controllo della zona marittima circostante l'arcipelago, dove si stima possano giacere almeno 60 miliardi di barili.

Del resto, la corsa all'oro nero non riguarda solo Bueno Aires e Londra. In lizza per le preziosi risorse ci sono soprattutto gli interessi delle multinazionali. La compagnia argentina YPF, appartenente al gruppo Repsol, ha annunciato in dicembre l'avvio di un programma di esplorazione del fondale marino, mentre i britannici di Falkland Oil e Gas Limited, Rockhopper Exploration, Borders & Southern Petroleum e Desire Petroleum, avevano già da tempo espresso l'intenzione di dare il via alle ricerche, battendo i rivali sul tempo.

Nonostante le difficoltà, dovute al divieto di navigazione imposto dalle autorità argentine, una compagnia britannica ha già sistemato la prima piattaforma estrattiva. L'impianto, situato 100 km a nord dalle coste delle Malvine, non è ancora in funzione, ma ha già suscitato la coriacea protesta di Cristina Kirchner. “Il tema Falkland-Malvine è un chiaro esempio di come chi ha un posto permanente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite può violare una e mille volte le decisioni dell'Onu,” ha stigmatizzato la titolare della Casa Rosada.



In attesa dell'incontro tra Ban Ki Moon e Jorge Taiana, previsto per domani a new York, Kirchner ha ottenuto l'appoggio della maggior parte dei Paesi latino-amerciani. 32 stati del continente hanno firmato ieri un documento che riconosce la legittimità del revanscismo argentino.



Fonte:Bessemer451

febbraio 19, 2010

MK-ULTRA: The CIA’s Mind Control Program


by Stephen Lendman Feb. 16, 2010 – SteveLendmanBlog -

MK-ULTRA was the code name for a secret CIA mind control program, begun in 1953, under Director Allen Dulles. Its purpose was multifold, including to perfect a truth drug for interrogating suspected Soviet spies during the Cold War. It followed earlier WW II hypnosis, primitive drugs research, and the US Navy’s Project Chatter, explained by its Bureau of Medicine and Surgery in response to a Freedom of Information Act (FOIA) request as follows:


It began “in the fall of 1947 focusing on the identification and testing of drugs (LSD and others) in interrogations and the recruitment of agents. The research included laboratory experiments on both animal and human subjects. The program ended shortly after the Korean War in 1953.”


It was run under the direction of Dr. Charles Savage of the Naval Medical Research Institute, Bethesda, MD from 1947-1953, after which CIA’s Office of Scientific Intelligence continued it under the name Project Bluebird, its first mind control program to:



  • earn how to condition subjects to withstand information from being extracted from them by known means;

  • develop interrogation methods to exert control;

  • develop memory enhancement techniques; and

  • establish ways to prevent hostile control of Agency personnel.


In 1951, it was renamed Project Artichoke, then MK-ULTRA under Deputy CIA Director Richard Helms in 1953. It aimed to control human behavior through psychedelic and hallucinogenic drugs, electroshock, radiation, graphology, paramilitary techniques, and psychological/sociological/anthropological methods, among others — a vast open-field of mind experimentation trying anything that might work, legal or otherwise on willing and unwitting subjects.



Ongoing at different times were 149 sub-projects in 80 US and Canadian universities, medical centers and three prisons, involving 185 researchers, 15 foundations and numerous drug companies. Everything was top secret, and most records later destroyed, yet FOIA suits salvaged thousands of pages with documented evidence of the horrific experiments and their effects on human subjects.


Most were unwitting guinea pigs, and those consenting were misinformed of the dangers. James Stanley was a career soldier when given LSD in 1958 along with 1,000 other military “volunteers.” They suffered hallucinations, memory loss, incoherence, and severe personality changes. Stanley exhibited uncontrollable violence. It destroyed his family, impeded his working ability, and he never knew why until the Army asked him to participate in a follow-up study.


He sued for damages under the Federal Tort Claims Act (FTCA), his case reaching the Supreme Court in United States v. Stanley. Argued and decided in 1987, the Court dismissed his claim (5-4), ruling his injuries occurred during military service. Justices Thurgood Marshall, William Brennan and Sandra Day O’Conner wrote dissenting opinions, saying the Nuremberg Code applies to soldiers as well as civilians. In 1996, Stanley got $400,000 in compensation, but no apology from the government.


Perhaps MK-ULTRA’s most publicized victim was Frank Olsen, a biochemist working for the Army Chemical Corps’ Special Operations Division at Ft. Detrick, MD. On November 18, 1953, he was administered LSD. Immediately, he became agitated and severely paranoid. Nine days later, he reportedly committed suicide by jumping 13 stories to his death through a New York hotel’s closed window. His family members didn’t know he was drugged until MK-ULTRA was exposed in 1975.


President Gerald Ford apologized, granted a $750,000 settlement, but Olson’s son discovered documents suggesting his father was killed. In 1994, he exhumed the body, had it forensically evaluated, and the conclusion was homicide based on a previously undetected skull fracture suggesting a blow on the head and other disturbing evidence.


Stanley Glickman was another MK-ULTRA tragedy, an unwitting victim of hallucinogenic drugs and electroshock treatment. He became traumatized, couldn’t work, barely ate, suffered a psychological breakdown and never fully recovered. After learning about the CIA’s LSD experiments, he sued in 1983. The trial was delayed 16 years, he died, but his sister Gloria Kronisch pursued the case.


MK-ULTRA chief Stanley Gottleib was at issue, hired to run its Technical Service Staff (TSS) to develop poisons to assassinate political opponents, truth serum drugs for interrogating spies, and mind control techniques to create robot assassins or unwitting double agents. He used Nazi scientists and their state of the art methods, perfected on concentration camp victims. Some were known as programmers, skilled professionals in the art of breaking down and controlling the human mind.


Joseph Mengele did similar work, experimenting extensively with children and adults using mescaline, electroshock therapy, hypnosis, sensory deprivation, torture, rape, starvation, and trauma bonding. He was so successful with the latter technique that survivors expressed strong affection for him.


The CIA and US military copied the Nazi methodology through numerous programs, including MK-ULTRA, MK being an abbreviation for words “mind control” in German. According to obtained documents, it works best when severe trauma (such as rape) occurs by age three, the result often causing the personality to split or dissociate (called dissociative identity disorder or DID) to repress painful memories.


Therapists can cause multiple personality disorder (MPD) by mind manipulation, but early in life trauma makes victims especially vulnerable. Gottlieb focused on LSD for mind control and exotic poisons and drugs for political assassinations.


Under Operation Paperclip, 9,000 Nazi scientists and technicians were recruited to help undermine the Soviet Union.


In 1952, Gottlieb met Glickman in a Paris cafe, bought him a drink and laced it with LSD. After finally being held to account, he became ill. The trial was postponed, and on the eve of its resumption he died unexpectedly. At the time, New York Times and Los Angeles Times obituaries reported that his family refused to disclose the cause. The online WorldNet Daily explained it was after a “month-long bout with pneumonia,” saying that after being admitted to the University of Virginia Medical Center, he lapsed into a coma, never recovered, but foul play couldn’t be determined.


At trial against his estate, the judge died of a heart attack while exercising. The question again arose. Was it natural or was he killed, especially since his replacement was prejudicial to the plaintiff having thrown out his case two years earlier. Perhaps so after the jury ruled against Glickman’s family, denying them justice.


On December 22, 1974, Seymour Hersh exposed MK-ULTRA in a New York Times article. Headlined, “Huge CIA Operation Reported in US Against Antiwar Forces, Other Dissidents in Nixon Years,” it documented illegal activities, including secret experiments on US citizens during the 1960s and earlier. Church Committee Congressional investigations followed, headed by Senator Frank Church, on abusive intelligence practices, replaced by the Pike Committee five months later. The Rockefeller Commission, under vice president Nelson Rockefeller, also examined the domestic activities of the CIA, FBI, and military intelligence agencies.


By summer 1975, it was learned that CIA and Department of Defense had conducted illegal experiments on willing and unwitting subjects as part of an exhaustive program to influence human behavior through psychoactive drugs (including LSD and mescaline) and other chemical, biological, psychological, and other methods.


Origins of CIA Mind Manipulation Practices


CIA became interested in Montreal Dr. Ewen Cameron’s work at McGill University’s Allan Memorial Institute. With full knowledge of the Canadian government, he was funded to perform bizarre experiments on his psychiatric patients, including keeping them asleep and isolated for weeks, then administering large doses of electroshock and experimental drug cocktails, LSD and PCP angel dust among them.


Though clearly unethical, Cameron believed by blasting the human brain with an array of shocks, he could unmake impaired minds, rebuilding them with new personalities cleansed of their previous state. It was voodoo science and failed, but CIA gained a wealth of knowledge it’s used to this day.


In 1951, the Agency engaged McGill’s director of psychology, Dr. Donald Hebb, and others to conduct sensory-deprivation experiments on volunteer students. They showed intense isolation disrupts clear thinking enough to make subjects receptive to suggestion. They were also formidable interrogation techniques amounting to torture when forcibly administered.


These early experiments laid the foundation for CIA’s two-stage torture process: sensory deprivation followed by overload. University of Wisconsin historian Alfred McCoy documented them in his book, A Question of Torture: CIA Interrogation, from the Cold War to the War on Terror, calling them “the first real revolution in the cruel science of pain in more than three centuries.”


CIA developed and codified them in manuals, used extensively in Southeast Asia, Central America, Iraq, Afghanistan, Guantanamo, and at secret black sites globally. McCoy referred to an offshore information extraction mini-gulag during the Cold War and War on Terror. Out of sight, nothing is banned, including physical harshness and psychologically crippling mind control methods that turn human beings into mush.


MK-ULTRA was one of them, even though Gerald Ford’s 1976 Executive Order (EO 11905) “establish(ed) policies to improve the quality of intelligence needed for national security (and) establish(ed) effective oversight to assure compliance with law in the management and direction of intelligence agencies and departments of the national government.”


The EO prohibited “experimentation with drugs on human subjects, except with their informed consent, in writing and witnessed by a disinterested party, of each such human subject,” according to guidelines issued by the National Commission. Subsequent Carter and Reagan directives banned all human experimentation. Nonetheless, they continue, in violation of the Nuremberg Code that prohibits:



  • medical experiments without the voluntary consent of human subjects — “without coercion, fraud, deceit, and the full disclosure of known risks;”

  • those “where there is an a priori reason to believe that death or disabling injury will occur;” and

  • only ones expected “to yield fruitful results for the good of society, unprocurable by other methods or means of study….”


Conducting human mind control experiments are clearly illegal and unethical. They’re more sophisticated than ever today, and claims that MK-ULTRA experiments were halted in the 1970s were false. Renamed they continue and much more.


America’s Long History of Human Experimentation


Prior examples include:


– In 1931, Dr. Cornelius Rhoads infected human subjects with cancer cells under the auspices of the Rockefeller Institute for Medical Investigations; Rhoads later conducted radiation exposure experiments on American soldiers and civilian hospital patients;


– In 1932, the Tuskegee Syphilis Study began on 200 black men; they’re weren’t told of their illness, were denied treatment, and were used as human guinea pigs to follow their disease symptoms and progression; they all subsequently died;


– in 1940, 400 Chicago prisoners were infected with malaria to study the effects of new and experimental drugs;


– from 1942-1945, the US Navy used human subjects (locked in chambers) to test gas masks and clothing;


– since the 1940s, human radiation experiments were conducted to test its effects and determine how much can kill; unwitting subjects were used in prisons, hospitals, orphanages, and mental institutions, including men, women, children, and the unborn of all races, mostly people from lower socio-economic brackets; in addition, more than 200,000 US soldiers were exposed to above ground nuclear tests; many later became ill and died;


– in 1945, the US Atomic Energy Commission (AEC) implemented “Program F,” the most exhaustive American study of fluoride’s health effects — a key component in atomic bomb production and one of the most toxic chemicals known; it causes marked adverse central nervous system effects; in the interest of national security, the information was suppressed;


– in 1945, VA hospital patients became guinea pigs for medical experiments;


– in 1947, the AEC’s Colonel EE Kirkpatrich issued secret document #07075001, stating that the agency will begin administering intravenous doses of radioactive substances to human subjects;


– in 1949, the US Army released biological agents in US cities to study the effects of a real germ warfare attack; tests continued secretly through at least the 1960s in San Francisco, New York, Washington, DC, Panama City and Key West, FL, Minnesota, other midwest locations, along the Pennsylvania turnpike and elsewhere;


– in 1950, the Defense Department (DOD) began open-air testing of nuclear weapons in desert areas, then monitored downwind residents for medical problems and mortality rates;


– in 1951, African-Americans were exposed to potentially fatal stimulants as part of a race-specific fungal weapons test in Virginia;


– in 1953, DOD released zinc cadmium sulfide gas over Winnipeg, Canada, St. Louis, Minneapolis, Fort Wayne, the Monocacy River Valley, MD, and Leesburg, VA — to determine how efficiently chemical agents can be dispersed;


– in 1953, joint Army-Navy-CIA experiments were conducted in New York and San Francisco, exposing tens of thousands of people to the airborne agents Serratia marcescens and Bacillus glogigii;


– in 1955, the CIA released bacteria from the Army’s Tampa, FL biological warfare arsenal to test its ability to infect human populations;


– in 1956, the US military released mosquitoes infected with Yellow Fever over Savannah, GA and Avon Park, FL to test the health effects on humans;


– in 1965, Homesburg State Prison, Philadelphia prisoners were subjected to dioxin, the highly toxic Agent Orange agent, to study their carcinogenic effects;


– in 1966, the New York subway system was used for a germ warfare experiment;


– in 1969, an apparent nerve agent killed thousands of sheep in Utah;


– in 1970, the Military Review reported that “ethnic weapons” development was intensified to be able to target specific ethnic groups thought susceptible to genetic differences and DNA variations;


– in 1976, Americans were warned about an earlier Swine Flu scare, urging everyone to be vaccinated; millions complied, many of whom were harmed; 500 Guillan-Barre Syndrome (GBS — the deadly nerve disorder) resulted; people died from respiratory failure after severe paralysis, and experts said the vaccine increased the GBS risk level eight-fold;


– in 1985 and 1986, open-air biological agents testing was done in populated areas;


– in 1990, over 1,500 six-month old Los Angeles black and hispanic babies were given an experimental measles vaccine, never informing parents of the potential harm


– in 1990 and 1991 before deploying to the Persian Gulf, all US troops were inoculated with experimental anthrax and botulinum toxoid vaccines, even though concerns were raised about their adverse long-term effects; over 12,000 died and over 30% became ill from non-combat-related factors in what subsequently was called Gulf War Syndrome, the result of exposure to a variety of toxins;


– in 1994, Senator Jay Rockefeller issued a report revealing that for the past 50 or more years, DOD used hundreds of thousands of US military personnel, exposing them to dangerous substances experimentally; materials included mustard and nerve gas, ionizing radiation, psychochemicals, hallucinogens, and other drugs;


– in 1995, Dr. Garth Nicolson discovered that toxic agents used during the Gulf War were pre-tested on Texas Department of Corrections prisoners;


– in 1996, DOD admitted that Gulf War troops were exposed to chemical agents; and


– in 2009, experimental vaccines were again used to inoculate people globally in response to another hyped Swine Flu scare; scattered reports of illnesses and deaths followed.


MK-ULTRA Victim Maryam Ruhullah


This writer will interview Ruhullah and Dr. James Randall Noblitt, a licensed psychologist, on The Progressive Radio News Hour (on The Progressive Radio Network), February 18 at 10AM US Central time to discuss MK-ULTRA, Ruhullah’s experience and Noblitt’s work with survivors of extreme abuse and individuals afflicted with identity dissociation. Noblitt is a Professor at the California School of Professional Psychology and Chair of the International Society of Trauma and Dissociation Ritual Abuse/Mind Control Interest Group.


The program will be archived for later listening.


As an MK-ULTRA victim, Ruhullah’s memory was impaired and somewhat still is because of what she experienced. She explained it as follows.


In the early 1970s, she lived in Boston, MA, was married with a six-year old son, and as a lawyer worked for a prestigious firm, its name she can’t remember. “One day, two federal agents came to (her) home unannounced,” asking her to be a federal witness against an alleged organized crime figure. For her safety, they explained, she’d be placed in protective custody for a period not exceeding six months. She was asked to leave her family and job immediately, and say nothing to her husband and employer.


She “was forced to leave (her) home with the agents that day.” She got no choice, and “was treated more like a prisoner than a witness.” She couldn’t use the phone or communicate with anyone, was transferred frequently, and held in “very low budget places,” during which time her life “became a succession of abuses and exploitations.”


“To this day,” she says, she doesn’t know precisely “when or why the government decided to use” her for MK-ULTRA experimentation, “but one day (she) was a mother, wife, and attorney, then, (later) had no memory of (her) past.”


Having partly recovered it, she recalls “being given non-medically necessary electro-shock treatments. This was done to create amnesia (to block her) core personality and replac(e) it with” only need-to-know information.


She remembers “that the shock treatment given (her) was so severe and often that one day something happened and” she wasn’t returned to her room. She now speaks of “an unbelievable long list of horrid exploitations and inhumane abuses” done to her.


In the late 1980s, fragments of her memory returned. She sought information on her case through an FOIA request, but was told no records were found. From 1992-1996, no one helped her until a member of B’nai Brith, Stephanie Suleiman, offered to do so but needed a few weeks to complete other work.


When Ruhullah recontacted her, she learned that “this thirty-two year old mother of two died of a heart attack,” very suspicious given her age.


Ruhullah also explains that federal agents stopped communicating with her. Her experiences were “totally removed from the public record,” and she went from “being a missing person to becoming a person erased.” She’s now divorced and unable to contact her children and former friends. “The US government does not want (her) story told.”


She adds that the “only way (she) can measure (her) length of time held (is) by her son’s age. (He) was six when (agents) entered (her) home, and he is (now) in his late thirties.” She considers herself to have been continuously separated from her children, grandchildren, family, friends, assets, memories, and educated skills.


She calls each day “an experience of being held against (her) will while living in a vat of bureaucratic arrogance which refuses to acknowledge what was done (made worse by stopping (her) from getting (her) life back.” Each day she’s “being more injured and having more of (her) life robbed from” her.


She says she “was not released from custody.” After being used for medical experiments, she was “given an implanted false identity, then left penniless and without proof of (her) true identity or lineage.” She still considers herself a prisoner, a body with no persona, with little knowledge of her former self, stripped of everything important in her life.


MK-ULTRA and Ruhullah’s story will be featured on the Progressive Radio News Hour on February 18 at 10AM US Central time on The Progressive Radio Network. Listen live or later through archives.


Stephen Lendman lives in Chicago. Contact him at: lendmanstephen@sbcglobal.net. Also visit his blog site and listen to The Global Research News Hour on RepublicBroadcasting.org Mondays from 11AM-1PM US Central time for cutting-edge discussions with distinguished guests. All programs are archived for easy listening. Read other articles by Stephen, or visit Stephen’s website.


Source: http://sjlendman.blogspot.com/2010/02/mk-ultra-cias-mind-control-program.html