Si parla spesso in rete di un particolare gioco di carte, chiamato “Illuminati Card Game”, che appartiene ad una vasta serie di giochi basati sulle diverse teorie che riguardano gli Illuminati, i poteri occulti e il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale. (*)
Ciò che rende questo gioco interessante è la presenza di molte carte che descrivono con anticipo (“Illuminati Card Game” è del 1994) eventi di portata mondiale che sono poi realmente accaduti.
Fra questi spiccano soprattutto la distruzione del Pentagono e delle Torri Gemelle, la cui rappresentazione grafica sembra addirittura ricalcata da una fotografia del fatto reale, avvenuto nel 2001.
Altre sorprendenti “coincidenze“ sono, ad esempio, la pandemia con tanto di “quarantena", la “manipolazione dei mercati finanziari”, oppure “l’esplosione del vulcano”, che ci ricordano da vicino eventi accaduti di recente.
Ci sono poi immagini più generiche, come la “riduzione della popolazione“, …
… o la “riscrittura della storia“, che corrispondono sicuramente ai sogni più o meno nascosti degli Illuminati del “Nuovo Ordine Mondiale”.
Il fatto che questo set di carte sia stato effettivamente pubblicato nel ’94 sembra fuori discussione, in quanto il gioco è talmente diffuso che se certe carte non comparissero nel mazzo originale, ma fossero state aggiunte dopo, qualcuno lo avrebbe sicuramente denunciato.
Siamo quindi di fronte ad un curioso minestrone di progetti attribuiti al “Nuovo Ordine Mondiale” - alcuni specifici, altri generici, alcuni realizzati e altri no - che di certo non può essere spiegato con una semplice serie di coincidenze.
Fra le varie possibilità, la spiegazione più probabile è che il creatore del gioco, Steve Jackson, abbia ricevuto informazioni riservate da qualcuno che era a conoscenza diretta dei progetti che circolavano nell’ambito del “Nuovo Ordine Mondiale”.
E’ possibile che Jackson sia stato usato come “altoparlante inconsapevole“, a cui vengono passate informazioni da diffondere, in modo apparentemente triviale, con l’intento di rafforzare la pubblica percezione del potere degli Illuminati. Oppure potrebbe appartenere lui stesso al NWO, oppure ancora può essere una persona che cerca solo di sfruttare commercialmente certe informazioni di cui in qualche modo è venuto in possesso. In fondo, la Steve Jackson Games dichiara un reddito lordo annuo superiore ai 2 milioni e mezzo di dollari.
Il caso di Jackson ricorda da vicino quello di certi libri “fortunati”, come ad esempio “Il Candidato Manciuriano”, che hanno saputo descrivere in anticipo vicende che si sono poi realizzate nella realtà.
Vi sono anche autori dotati di intuito particolare, che percepiscono in anticipo certe onde di “sentire collettivo”, come ad esempio “Il Nome della Rosa”, oppure il “Codice da Vinci”, sfruttando al meglio il nascente interesse popolare per certi argomenti “occulti” - o comunque occultati. In certi casi diventa addirittura difficile capire quanta informazione originale esista fra le righe di un libro, e quanta invece sia il riflesso di quel sentire collettivo, introdotto - consciamente o inconsciamente – dallo stesso autore nelle sue pagine.
In realtà, a ben guardare, le carte degli Illuminati non rappresentano nulla di stupefacente, se non l’eventuale conferma che ciò che accade nel mondo sia spesso il risultato di una precisa volontà di un ristretto gruppo di persone. Il primo attentato al World Trade Center risale al 1993, indicando che un progetto di un attentato con esplosivi alle Torri Gemelle dovesse essere in circolazione almeno da quella data (che precede l’uscita del gioco di carte).
Vi è anche una possibilità più remota, più difficile però da sostentare in modo analitico: che l’autore non riceva affatto informazioni esterne, ma che sia dotato di particolari “poteri di preveggenza“, che gli permetterebbero di visualizzare in anticipo eventi che poi accadono nella realtà. A sua volta, si potrebbe teorizzare che questo tipo di preveggenza consista nella capacità di accedere ad un insieme di archetipi, che esisterebbero fuori della nostra dimensione spazio-temporale, i quali vengono ad assumere le forme specifiche degli eventi che poi accadono nel nostro tempo. In questa ottica si può anche spiegare un fenomeno come quello di Nostradamus, le cui quartine, più che anticipare eventi specifici, sembrano rappresentare archetipi universali, sufficientemente dettagliati però da poterli applicare in seguito a certi fatti realmente avvenuti.
Qui però dobbiamo fermarci, perchè stiamo entrando in un territorio assolutamente ipotetico, che non ci permette di utilizzare il metodo analitico, e ci offre risposte che possono avere al massimo un valore individuale.
Di certo possiamo affermare una cosa: man mano che procede il cammino dell’umanità, scopriamo che è sempre più grande il numero di cose che non conosciamo rispetto a quelle che conosciamo. E questo è già un notevole passo in avanti, volendo, che ci possa almeno liberare da quell’ignoranza, travestita da falso sapere, che ci offusca costantemente la vista.
Massimo Mazzucco
* Uso il termine “cosiddetto”, per il Nuovo Ordine Mondiale, perchè personalmente ritengo che non esista un solo gruppo di potere, sic et simpliciter, ma che la questione sia molto più complessa ed intricata.
Fonte: luogocomune.net
aprile 29, 2010
IL SOLE NERO, LA SVASTICA, I SEGRETI OCCULTI DEL NAZISMO ESOTERICO & LE SS (SCHUTZ STAFFELN)
PER COMPRENDERE IL NAZIONAL SOCIALISMO DOBBIAMO IMMERGERSI IN UN MONDO NASCOSTO DERIVANTE DA ANTICHE DOTTRINE ESOTERICHE.
TUTTA LA STORIA E' UN FILO INVISIBILE CHE SI INTRECCIA CON ALTRE FORZE NON PERCEPIBILI IN QUESTA DIMENSIONE.
DIETRO IL NAZISMO ESOTERICO VI SONO DIFFERENTI FILI INVISIBILI CHE PASSANO DA ATLANTIDE AI MONDI SUPERIORI, DA ESSERI DEMONIACI A MAESTRI DI LUCE.
IL SOLE NERO, LA SVASTICA, ATLANTIDE, LE SS, LA THULE & GLI U.F.O. MA COSA C'E' DAVVERO DIETRO AL NAZISMO ESOTERICO ?
SCOPRIAMOLO INSIEME IN QUESTO LUNGHISSIMO POST COLMO DI INFORMAZIONI E VIDEO
MICHELE P.
IL SIGNIFICATO DELLE SS ORDINI ED ÉLITES POLITICHE di Julius Evola
In Italia delle “SS” germaniche si conoscono generalmente solo alcuni aspetti contingenti, che si legano alle tragiche vicende della seconda guerra mondiale e che non sono i più adatti a far penetrare il vero spirito di questa organizzazione, unica nel suo genere.
Anche a prescindere dalla sinistra farsa di Norimberga, ove l'intera “SS” è stata bollata come “associazione criminale”, gli stessi simpatizzanti sanno sopra tutto delle qualità che la “SS” ha mostrato come truppa scelta di combattimento, ignorando quasi il significato politico che essa ebbe nel terzo “Reich”.
Qualche cenno in proposito non sarà dunque privo di interesse, giacché con la “SS” si realizzò una esigenza, il cui significato va di là dai quadri del semplice hitlerismo.
L'origine delle “SS” risale ad un piccolo gruppo scelto (Stabswache) formatosi a protezione della persona di Hitler nel primo periodo della sua lotta. È nel 1932 che esse furono organizzate come un vero e proprio corpo, il cosiddetto “corpo nero” (Schwarzkorps) distinto dalle semplici “camicie brune” o “SA”, corpo il quale al momento della conquista del potere contava già centomila uomini.
Il comando allora passò da J. Schreck a Heinrich Himmler, che ne restò il capo supremo, dipendente solo dal Führer.
Per via della loro azione energica e decisiva sia contro il comunismo, sia all'interno del partito (specie nelle repressioni del 30 giugno 1934), le “SS” assunsero figura di “guardia della rivoluzione nazionalsocialista”; ad esse furon dati ampi poteri e un larghissimo margine di autonomia, il che permise ad Himmler di sviluppare un'azione sistematica selettiva e organizzativa.
La sigla “SS”, come molti sanno,
deriva dalle iniziali di Schutz-Staffeln, che vuol dire più o meno “staffette o squadre di protezione”.
In realtà, le “SS” dovevano divenire la spina dorsale del terzo “Reich”, l'“Ordine” del nazionalsocialismo, una specie di Stato nello Stato, se non pure al di sopra dello Stato.
Lo stesso Himmler indicò nei seguenti termini lo spirito e l'origine ideale della sua organizzazione. In tutti gli antichi Stati — egli dice — è sempre esistita una élite formata da uomini pronti a dar tutto per il loro principe, a difenderlo e proteggerlo, in ciò sentendo un particolare orgoglio ed onore. Tale fu la nobiltà ereditaria, la quale, già sostegno del puro principio della sovranità politica, nell'epoca dell'illuminismo, del liberalismo e del capitalismo decadde, non fu più all'altezza dei suoi antichi compiti.
Il problema oggi è di riprendere lo stesso principio e di trarne una applicazione adeguata al nuovo tipo di Stato. Occorreva dar nuovamente forma a una élite che garantisse la stabilità e la continuità del nuovo ordine rivoluzionariamente affermatosi, che ne rafforzasse le strutture, che, in base ad una incondizionata fedeltà, fosse pronta a stroncare tutto ciò che lo minacciasse o avesse carattere di deviazionismo. Tale è la genesi ideale della “SS”.
Himmler teneva molto ad ascrivere ad essa il carattere di un Ordine, con vari tratti che ricordano appunto gli antichi Ordini cavallereschi, compreso un carattere, in un certo modo, ereditario. Per venire a tanto, egli seguì i seguenti princìpi selettivi.
Anzitutto quello razziale.
Si sa che per il razzismo moderno non tutti gli elementi etnici compresenti in una data nazione hanno lo stesso valore e la stessa dignità. Fra di essi, uno è quello centrale, che ha una funzione formatrice, tanto che il suo prevalere o decadere condiziona anche l'ascesa o il declino dell'intero popolo.
Secondo l'ideologia tedesca, per la Germania questa “superrazza” corrisponderebbe al sangue e al tipo nordico.
La prima cura degli organizzatori della “SS” fu, pertanto, che essa accogliesse uomini di origine “aria” ben certa (senza ascendenti nemmeno lontani ebraici o di razza di colore), i quali nei loro tratti somatici si avvicinassero particolarmente al puro tipo nordico.
Ciò, come criterio selettivo di primo grado. Date le mescolanze avvenute nel corso della storia di ogni popolo, è certo impossibile che il fisico corrisponda esattamente al morale; così se le qualità morali di tipo “nordico” è più probabile ritrovarle in un uomo fisicamente nordico che non in quello con tratti di altre razze, pure si impongono ulteriori considerazioni.
Pertanto, gli aspiranti alla “SS” oltre ad essere in ordine quanto al tipo somatico, avevan da superare delle prove, in cui le qualità interne ascritte al sangue dell'uomo nordico fossero tenute a manifestarsi. Si trattava, per così dire, di prove di carico: l'aspirante veniva messo non di rado in situazioni speciali, nelle quali egli non poteva non mostrare quel che era il suo vero carattere.
A tale riguardo, come primo requisito da dimostrare valeva appunto la fedeltà. Lo stesso Himmler, in occasione dei fatti del 30 giugno 1934, aveva dato alla “SS” come parola d'ordine: «Uomo della SS, il tuo onore è la tua fedeltà», con evidente relazione con una massima dell'antico codice sassone:
«Tutto può essere perdonato, eccetto il tradimento».
La fedeltà qui viene intesa in senso lato:
si tratta della fedeltà rispetto al Capo e alla causa, ma altresì rispetto alla razza e a dei princìpi fondamentali della condotta, come già fu di norma nell'antica Cavalleria.
È ancora Himmler che scrisse, a tale riguardo, le seguenti parole, che poco confortano l'immagine distorta e sinistra che alcuni hanno della “SS” in genere:
«Si pecca contro la fedeltà e l'onore non solo quando si lede il proprio onore o quella di un'altra SS, ma anche e sopra tutto quando non si rispetta l'onore di altri, quando si scherniscono cose ad altri sacre, o quando non si interviene virilmente in favore di chi è assente, di chi è debole, di chi è indifeso».
Come base per la formazione dell'uomo della “SS”, dopo la fedeltà, veniva l'obbedienza, che doveva essere piena ed incondizionata, non meno che nei più severi Ordini monastici. Fu detto che quando l'ufficiale prussiano giurava sulla sua bandiera, egli non apparteneva più a sé stesso.
Tale tradizione federiciana era stata ripresa dalla “SS”. In nome del Capo e della Idea, l'uomo della “SS” doveva esser pronto a tutto,
«anche a sacrificare il proprio orgoglio, gli onori esteriori, e tutto ciò che personalmente ci può essere caro e prezioso».
Doveva potersi frenare quando tutto lo avrebbe spinto ad agire, così come doveva poter agire, senza esitare, anche nei casi in cui a ciò avesse sentito i più forti ostacoli interni. Questo requisito dell'obbedienza assoluta Himmler lo considerava, fra l'altro, come un correttivo per l'accentuato senso dell'Io e della libertà come l'uomo nordico ha in proprio, e che spesso in lui ha agito in senso negativo.
È chiaro tuttavia che da ciò può procedere una certa linea di inesorabilità, la quale è forse fra le cause che, in determinate circostanze obbligate, han fatto apparire l'agire della “SS” sotto una luce non del tutto favorevole.
Altre qualità richieste all'uomo della “SS” erano la leale schiettezza, il dominio di sé (specie quanto ad espressione visibile dei sentimenti e ai gesti), la capacità di attenersi inflessibilmente a ciò che si sia deciso o che si sia promesso. A tale riguardo, non si mancava eventualmente di metter alla prova l'aspirante.
Ad esempio, se si sapeva che egli indulgeva all'alcool o al fumo, gli si chiedeva di rinunciare, per un tempo più o meno lungo, a tale abitudine, esigendo la sua parola d'onore. Se non la dava, era espulso; ma se, avendola data, la tradiva, «non gli restava più che la pistola», cioè che ammazzarsi (espressione testuale di Himmler).
Un altro caso. Si è accennato che la “SS” tendeva a svilupparsi come un corpo od Ordine ereditario, come un Sippenorden. Risultato di una selezione somatica e morale, si voleva che le sue qualità di élite nordica si trasmettessero in una adeguata discendenza. Da ciò derivava una ulteriore prova di carico per l'uomo della “SS”. Egli non era libero di sposare chi voleva.
Egli doveva subordinare il fatto personale, sentimentale o sessuale, ad un interesse d'ordine già superindividuale, portando la propria scelta solo su donne che presentassero sufficiente garanzia per una discendenza non degenere o alterata. Per il che esisteva, nella “SS”, un apposito ufficio. Se l'uomo della “SS” non sapeva o non voleva impegnarsi in tal senso, veniva parimenti espulso.
Il periodo di prova durava in genere un anno e mezzo, essendo naturalmente compreso
anche l'addestramento militare. Poi, mediante giuramento solenne e consegna del “pugnale d'onore della SS”, si veniva aggregati al corpo.
Una legge del 1936 disponeva che ogni capo della “SS” garantisse, sotto la sua responsabilità:
1) che nessun aspirante fosse accettato quando mancassero i requisiti indicati, si trattasse anche di un suo figlio o parente;
2) che ogni anno un quarto dei nuovi elementi non provenisse da famiglie di “SS”.
Con la seconda disposizione si voleva prevenire il cristallizzarsi della élite in un gruppo artificialmente chiuso, che potesse lasciar cadere fuori di sé elementi qualificati.
Si teneva cioè conto delle leggi studiate dal Pareto, a che una «circolazione delle élites garantisse, oltre che la continuità, la vitalità e la freschezza del nucleo centrale.
Una curiosa definizione (dovuta all'Heydrich) della “SS” è quella di «truppa di rottura nel dominio della visione del mondo» (weltanschauliche Stosstrupp). Per il lato negativo, si trattava dell'attacco contro la visione della vita avente per espressione precipua il marxismo e il bolscevismo, «antitesi di tutti i valori dell'uomo ario e nordico»; mentre, per il lato positivo, ciò aveva riferimento a un modo di “ritorno alle origini” che fu tratto caratteristico per la “SS”.
La “SS”, infatti, intese rievocare le tradizioni nordiche primordiali, precristiane, nei loro simboli, nella loro metafisica, nella loro visione della vita; e per gli studi al riguardo fu incaricata una speciale sezione culturale, detta Ahnenerbe.
Tale “dimensione” fu caratteristica per la “SS”.
Già la sigla con le due esse, stilizzata in un doppio segno a zig-zag, fu identificata con le cosiddette “rune della vittoria”, antico segno nordico il quale, con allusione alla folgore, aveva simboleggiato un potere magico, una forza dall'alto.
E questo fu appunto il ben noto segno portato dagli stendardi e dalle uniformi del “corpo nero”.
Invero, l'interesse che nelle alte gerarchie della “SS” (a partire da Himmler) si ebbe per il mondo dei simboli e delle tradizioni primordiali, fu spiccato.
Si può accennare che Himmler favorì gli studi di H. Wirth, noto ricercatore nel dominio del simboli e dei miti, e che J. Evola fu ripetutamente invitato a parlare su tali argomenti, in ambienti di capi della “SS”, trovando una preparazione e un interessamento maggiori di quelli che incontrò nell'Italia fascista, dove, a parte una mera vernice, si continuò con le routines di una intellettualità di tipo deteriore e tendenzialmente “neutro”, borghese o antifascista.
L'articolazione della “SS” è più o meno nota. Vi era la “polizia segreta di Stato” (Gestapo) come un organismo di controllo politico sopraordinato a qualsiasi autorità o persona particolare; in un aspetto speciale, essa aveva figura di SD (iniziali di “servizio di sicurezza”).
Vi erano inoltre le formazioni della “Testa di morto” e, infine, le Waffen SS, formazioni puramente militari, divisioni scelte che seppero imporre l'ammirazione agli stessi avversari.
Ma, nel complesso e riferendoci al periodo prebellico, il carattere fondamentale della “SS” fu quello di un “Ordine”, di una nuova nobiltà politica razzialmente, moralmente e — nell'accennato settore della “visione del mondo” — anche spiritualmente selezionata, che ambiva a costituire la spina dorsale del nuovo Stato antimarxista e antidemocratico, controllandolo e sorreggendolo con una specie di tessuto capillare:
poiché uomini della “SS” erano disseminati in ogni dominio, nella diplomazia, nella burocrazia, nelle università, nell'industria, la qualifica valendo non di rado come una specie di investitura, spesso onoraria e segreta, conferita a persone che si ritenevano degne di essere aggregate al nucleo centrale, fedele custode dell'idea.
L'Ordensstaatsgedanke, cioè l'ideale di uno Stato retto non da un “partito” e ancor meno da politicanti democratici o dagli esponenti marxisti del lavoro, ma da un “Ordine”, stava dunque alla base della “SS”, facendo di essa un tentativo audace, il cui significato, a parer nostro, non è limitato all'ultima storia tedesca e ai quadri dell'hitlerismo.
Julius Evola.
Il Barone Julius Evola (pseudonimo di Giulio Cesare Andrea Evola) (Roma, 19 maggio 1898 – Roma, 11 giugno 1974) è stato un filosofo, pittore e poeta italiano.
Le sue posizioni, vicine al fascismo e al nazionalsocialismo, si espressero in una critica in chiave tradizionalista.
Mussolini ne apprezzò alcune impostazioni (in particolare il ritorno alla romanità e una teoria della razza in chiave spirituale), anche se nel panorama culturale del fascismo non ebbe apparentemente un ruolo determinante. C'è tuttavia chi ritiene che in sede diplomatica Evola abbia svolto missioni ad altissimi livelli per conto dello stesso governo italiano.
Nel 1937 pubblica Il Mito del Sangue (poi riedito nel 1942) dove ricostruisce le concezioni sulla razza nelle civiltà antiche e nelle teorie del XVIII secolo, contrapponendole alla versione moderna del razzismo biologico tedesco.
Segue nel 1941 la Sintesi di dottrina della razza.
In questi testi esprime le sue concezioni antisemite, non basate su un razzismo biologico (gli Ebrei non potevano infatti essere considerati secondo Evola una razza, per le mescolanze subite nel corso della storia), ma spirituale.
Egli oppone a livello tradizionale 'Giudei' e 'Ariani' (da 'Arya', gli antichi Indiani) nel nome di una differenza di spirito.
In quegli anni scrive la prefazione all'edizione italiana dei Protocolli dei savi di Sion.
Dichiara che non ha importanza la non attendibilità storica dell'opuscolo visto che comunque lo stesso racconta una veridicità secondo lui attendibile sugli effetti ebraici di controllo della società (banche, stampa, mercato, politica) attraverso la dissoluzione culturale dall'interno.
L'ebraismo è per Evola una colpa senza redenzione: «nemmeno il battesimo e la crocefissione cambia la natura ebraica».
Benché non ve sia traccia nella biografia dell'autore, il saggista Franco Cuomo scrive che Evola, nel 1938, è tra i firmatari del così detto Manifesto della razza.
SINTESI DEL PENSIERO DI JULIUS EVOLA
Evola è propugnatore del 'tradizionalismo' ovvero di un modello ideale e sovratemporale di società caratterizzato in senso spirituale, aristocratico e gerarchico.
Secondo l'autore tale modello è riscontrabile, da un punto di vista storico, in civiltà quali quella egiziana, romana, indiana.
Tali civiltà non si basano su criteri economici, materiali e biologici, ma sono suddivise e gestite in base a criteri di gerarchia sociale di carattere ereditario e spirituale.
Secondo Evola ogni azione che avviene durante la vita biologica (che l'autore definisce il divenire) rispecchia direttamente una medesima azione di carattere metafisico (l'essere) e dunque imperitura e sovratemporale.
Il cammino dell'uomo durante la sua non-evoluzione (come la definisce lo stesso Evola in aperto contrasto con le teorie darwiniane) avviene attraverso un percorso di tipo circolare e non lineare. Traccia di questa teoria la si trova, ad esempio, nello schema proposto da Esiodo relativo alle così dette quattro età:
età dell'oro, età dell'argento, età del bronzo e, infine, età del ferro.
Secondo Evola l'uomo ha la possibilità di elevarsi alla sfera divina e metafisica attraverso precise strade (il rito e l'iniziazione), utilizzando determinati strumenti (l'azione e la contemplazione) all'interno di contesti sociali predeterminati (la casta, l'impero).
Queste civiltà -ritenute superiori dall'autore- si basano dunque su una più elevata dimensione metafisica e spirituale dell'esistenza, anziché su criteri di ordine materiale e biologico.
La naturale decadenza di queste società (secondo i principi della dottrina delle quattro età) è inversamente proporzionale all'aumento del progresso e della modernità.
Tale processo di decadenza ha inizio con la perdita dell'unico polo che in passato racchiude sia l'autorità spirituale che quella temporale e prosegue attraverso i valori illuministi espressi con la Rivoluzione Francese per arrivare alla società odierna dove la dimensione spirituale dell'esistenza è andata definitivamente perduta.
In particolare Evola rifiuta totalmente il concetto di egalitarismo in favore di una visione differenziatrice della natura umana.
Ne consegue un netto rifiuto per la democrazia (intesa come strumento di massa) e parimenti per ogni forma di totalitarismo, anch'esso ritenuto uno strumento di massa che si basa non su un'autorità spirituale, bensì solo su un'autorità di tipo temporale.
Parimenti le differenze naturali tra gli esseri umani si rispecchiano anche nelle stesse razze.
Evola rifiuta una visione razzista della vita in senso biologico, affermando la sua teoria del così detto razzismo spirituale. La 'razza interiore' di cui parla il filosofo è definita come un patrimonio di tendenze e attitudini che -a seconda delle influenze ambientali- giungono o meno a manifestarsi compiutamente.
L'appartenenza ad una razza si individua dunque sulla base delle caratteristiche spirituali, e solo in seguito fisiche, diventandone col tempo queste ultime il segno visibile.
Una parte del pensiero evoliano può essere espresso dalla Rivoluzione conservatrice, soprattutto per quanto riguarda l'avversione per il sistema liberal-capitalista.
MIGUEL SERRANO & IL SOLE NERO
Miguel Joaquín Diego del Carmen Serrano Fernández è nato a Santiago del Cile. Educato all'Internado Nacional Barros Arana dal 1929 al 1934, inizialmente abbraccia il Marxismo, scrivendo per giornali di sinistra.
Presto disilluso dal Comunismo, si iscrive al Movimiento Nacional Socialista de Chile (M.N.S.), un partito nazista cileno (capeggiato da Jorge González von Mareés). Nel luglio del 1939 si associa pubblicamente al M.N.S. (allora nominato Vanguardia Popular Socialista - Fronte Popolare Socialista), scrivendo per il giornale Trabajo ('Lavoro').
OCCULTISMO
I suoi libri sono ispirati in gran parte dalla dottrina dell'Hitlerismo Esoterico, da lui fondata. La filosofia di Serrano è influenzata da un certo neo-gnosticismo antimodernista, ma anche dal tantrismo e dal Wotanismo (nel senso di Odinismo).
In questo contesto, gli Ariani sono Iperborei, discendenti degli uomini-dio, i Divyas.
Serrano postula una cospirazione globale che li vedi opposti alle forze oscure del Kali-Yuga, comandate dal dio degli ebrei: il Demiurgo, ovvero YAHVE', creatore della materia.
Serrano sintetizza la tradizione esoterica indiana e quella nordica, entrambe le quali vengono considerate di provenienza ariano-iperborea.
In particolare, egli rielabora, estremizzandola, la teoria junghiana dell'inconscio collettivo ariano, e come l'induista Savitri Devi riconosce in Adolf Hitler l'avatar che si è opposto al nemico satanico-materialistico del Kali-Yuga.
INTERVISTA
ATLANTIDE, IL SOLE NERO E LA SOCIETA' SEGRETA THULE -
ANTICHE CIVILTA', RELIGIONI PAGANE, SCUOLE MISTERICHE, SOCIETA' SEGRETE MASSONICHE, ILLUMINATI, LA CONFRATERNITA DEL SERPENTE, ANTICHE DIVINITA', ALIENI U.F.O ED ALTRO ANCORA.
- IL POTERE DEL SOLE NERO -
THULE
La Società Thule (in tedesco: Thule-Gesellschaft) fu una società segreta di estrema destra e costituì il nucleo originale del Partito nazista, Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP).
La Società Thule fu fondata nel 1910 da Felix Niedner, che tradusse in tedesco il libro Old Norse Eddas. La società fu influenzata anche dagli scritti di Lanz von Liebenfels, un misto di teosofia, |paganesimo nordico, antisemitismo, mistificazione dell'alfabeto runico.
La Società Thule fu trasferita il 18 agosto 1918 a Monaco, su iniziativa di Rudolf Glauer, che poi si diede il nome in quello di Barone Rudolf von Sebottendorff, capo del ramo bavarese del Germanen Order.
La Thule stessa era, almeno inzialmente, un'affiliazione a Monaco del Germanen Order.
La società Thule sarebbe strettamente legata a una società segreta tedesca, l'Ordine dei Teutoni, fondata nel 1912.
La Thule attinse a piene mani dalle teorie del professore di geopolitica Karl Haushofer, convinto assertore del ritorno della grande Germania e dell'espansione ad est al fine di costituire un solido 'spazio vitale' che avrebbe a sua volta garantito il dominio sul mondo, dagli insegnamenti di uno strano monaco cistercense allontanato dalla Chiesa, Adolf Lanz von Liebenfels, fondatore dell' 'Ordine dei nuovi Templari', una sorta di setta che predicava l'esistenza della razza superiore formata dagli ariani, che erano ritenuti semidei col compito di liberare il mondo dagli ebrei.
La Thule si ispirò molto anche al Buddhismo tibetano deformandone i contenuti ed anche alle dottrine esoteriche di madame Helena Petrovna Blavatsky, la celebre medium e occultista, fondatrice della Società Teosofica Internazionale, che sosteneva di essere in contatto telepatico con gli antichi 'Maestri sconosciuti', i sopravvissuti di una razza eletta, che sarebbe vissuta tra Tibet e Nepal, i quali si sarebbero rifugiati in seguito a una spaventosa catastrofe nelle viscere della terra, dove avrebbero fondato una straordinaria civiltà sotterranea, la mitica Agarthi.
Gli appartenenti a Thule miravano, attraverso la telepatia e attraverso specifici riti occulti, che si svolgevano solitamente nei boschi e vicino a corsi d'acqua, ad entrare in contatto con questa sorta di superuomini, al fine di ricostituire la razza superiore.
L'eredità ideologica della società Thule fu raccolta dal Partito Nazionalsocialista tedesco (NSDAP).
Adolf Hitler e il suo movimento forgiarono il loro pensiero e cominciarono la loro scalata proprio all’ombra di personaggi controversi come Glauer ed Eckart.
Hitler fu iniziato alla Società Thule nel 1919 da Dietrich Eckart, che in quel periodo ne era il leader.
Hitler dedicò successivamente il Mein Kampf a Eckart. Non ci sono testimonianze in merito al fatto che Hitler abbia preso parte a riunioni della Thule, dopo l'iniziazione.
Nel 1920, Hitler diventerà la guida del Partito Nazionalsocialista.
La società Thule fu una delle prime organizzazioni soppresse da Hitler dopo la sua ascesa al potere, insieme ad altre società esoteriche, inviando diversi suoi membri nei campi di concentramento, mentre altri diventarono gerarchi del regime nazista.
NAZISMO - LA COSPIRAZIONE OCCULTA
“Ben lungi dall’essere una personalità completamente oscura, il Führer ha sempre avuto una sorta di seconda faccia quasi femminile, con interessi romantici e vagamente decadenti. (…) In modo perfettamente coerente con questo tipo di carattere, egli coltivò fin da giovanissimo un forte interesse per un esoterismo un po’ á la page, fatto di frequentazioni prototeosofiche e attenzione verso leggende piene di mistero come quella della lancia di Longino.
Una volta giunto al potere Hitler dovette, almeno ufficialmente, prendere le distanze dal sottobosco esoterico in cui si era formato: per mantenere una Germania forte e unita sotto il suo controllo era infatti necessario trattare con cattolici e protestanti. Essi non avrebbero certo potuto appoggiare un capo di Stato esoterista e mago”.
Questo breve estratto dal libro del Prof. Dolcetta, giornalista (ha collaborato con diverse testate giornalistiche Rai) e studioso di Storia e Politologia, oltre che docente di Filosofia della Politica presso l’EHESS di Parigi, mette ben in evidenza il contenuto centrale del saggio:
l’anima esoterica che ha alimentato la visione politica hitleriana. Poco nota, specialmente al grande pubblico, questa influenza ha avuto invece grande presa su tutta l’impostazione pangermanica del Führer al punto da poter dire che non è tanto da ricercare nella sua “follia” l’azione d’espansione politico-militare, quanto in una precisa visione “messianica” figlia di un esoterismo teosofico, che in quegli anni era stato alimentato e si era ingrossato in organizzazioni germaniche e britanniche.
Dolcetta ripercorre le varie tappe che hanno portato alla nascita del nucleo esoterico sulla base del quale si è forgiato il nazionalsocialismo, senza tralasciare di evidenziare quanto tali credenze abbiano avuto come estimatori personaggi anche molto distanti dal nazismo.
È come se il filo rosso di una visione “razzista” – di una élite chiamata, per compito divino, a guidare le masse – sia stata trasversale a parti politiche anche molto distanti tra loro, e che hanno fatto della visione magico-esoterica dell’esistenza lo strumento interpretativo della realtà nel suo complesso.
Nel caso specifico, riferisce l’Autore, sulle letture mitologiche precristiane del periodo viennese – forgiate in base a una visione paganeggiante e di stampo wagneriano – s’innestano per Adolf Hitler gli insegnamenti avuti durante il periodo della detenzione, dopo il putsch fallito di Monaco, da due maestri d’eccezione: Rudolf Hess e Karl Hausofer.
Durante le lunghe serate a Landsberg, Hess e Hausofer cercarono di convincere Hitler dell’importanza dei pensieri magici, della realtà pratica e misteriosa del Vril (energia associabile in qualche modo allo Spirito Santo), della necessità di sviluppare la filosofia occulta elaborata durante le riunioni dell’associazione Thule (società segreta di cui facevano parte i due maestri di Hitler e alla quale avrebbe aderito lo stesso Führer).
Insomma, alla ricerca dell’occulto, già presente in Hitler, e che egli aveva associato alla razza germanica di stampo sigfridiano (eroe tragico dell’epopea germanica dei Nibelunghi), la società segreta di Thule dava tutta una impostazione più prettamente magica e…geopolitica.
Infatti Hausofer, generale dell’esercito, aveva sviluppato una teoria geopolitica, fondata sullo “spazio vitale” (Lebensraum), cui poi Hitler attingerà abbondantemente nel suo Mein Kampf e più in generale nella sua visione politica.
LE INIZIAZIONI
LE SS OCCULTE
LO SPIRITO DELL'ANIMA GERMANICA
LEON DE GRELLE
IL BUCO NERO
GLI U.F.O.
Le SCHUTZ STAFFELN ('Squadre di Protezione' o 'Reparti di Difesa', spesso abbreviato con SS) erano un'unità paramilitare d'élite del Partito Nazista Tedesco (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, NSDAP).
Vennero formate reclutando appartenenti delle SA, nel 1925, per essere la guardia personale di Adolf Hitler e per sorvegliare i raduni del NSDAP. Il 6 gennaio 1929 Hitler nominò Heinrich Himmler come capo delle SS, che contavano solo 280 uomini. Con l'approvazione di Hitler, Himmler ampliò i ranghi delle SS e per la fine del 1932queste contavano già 52.000 membri.
Dopo solo un anno erano arrivate a oltre 209.000 uomini.
Prima del 1932 le SS vestivano la stessa uniforme delle SA, ad eccezione di una cravatta nera e di un berretto nero con un simbolo a forma di teschio (Totenkopf, 'testa di morto').
Successivamente adottarono un'uniforme nera e, appena prima della guerra, una grigia. La popolazione tedesca ammirava la disciplina delle SS, specialmente se paragonate alle SA che talvolta si abbandonavano ad atti casuali di violenza.
Il loro motto era 'Il mio onore si chiama fedeltà' (in tedesco: 'Meine Ehre heißt Treue').
Il sistema dei gradi delle SS era unico, in quanto non copiava i termini usati nella Wehrmacht.
Heinrich Himmler, assieme al suo braccio destro Reinhard Heydrich, consolidò il potere dell'organizzazione.
Nel 1931 Himmler diede a Heydrich l'incarico di costituire un servizio di intelligence all'interno delle SS, il Sicherheitsdienst (SD).
Al momento dell'inizio della seconda guerra mondiale il numero dei membri salì a 250.000 e le Waffen-SS vennero formate nel dicembre 1940 per combattere a fianco della Wehrmacht, l'esercito regolare tedesco.
Le SS ricevettero anche il controllo della GESTAPO nel 1936.
Le SS si evolsero durante la seconda guerra mondiale in una forza altamente efficace e letale, macchiandosi di innumerevoli crimini di guerra a danno della popolazione civile dei paesi occupati.
Al loro culmine, il nome e la reputazione per una violenza efficiente e terrificante, erano sufficienti a infondere paura nel cuore di chiunque.
Hitler diede alle SS giurisdizione su tutti i campi di concentramento e permise loro di supervisionare il controllo quotidiano di tutte le nazioni conquistate dalla Germania durante la guerra.
Verso la fine della seconda guerra mondiale, un gruppo di ex-ufficiali delle SS si rifugiò in Argentina e mise in piedi una rete di fuggitivi nazisti con il nome in codice di ODESSA.
SCHUTZ STAFFELN - LE SS
'Il mio onore si chiama fedeltà'
('Meine Ehre heißt Treue').
I MISTERI DEL NAZISMO
Ufficialmente il Nazismo si proclamava al di sopra delle confessioni religiose, ma Hitler e gli altri capi nazisti facevano uso del simbolismo e delle emozioni cristiane nel propagandarsi presso il pubblico tedesco (prevalentemente cristiano).
La relazione tra nazismo e cristianesimo può essere descritta solo come complessa e controversa.
Hitler sosteneva una forma di 'cristianesimo positivo', nel quale Gesù Cristo era un ariano, i dogmi tradizionali erano respinti, si accusava la chiesa di avere manipolato il cristianesimo antico gnostico per fini di potere e, in modo simile agli antichi marcioniti si ripudiava l'Antico Testamento.
Alcuni scrittori cristiani hanno cercato di tipicizzare Hitler come un ateo o un occultista (o persino un satanista), laddove altri hanno enfatizzato l'utilizzo esplicito del linguaggio cristiano da parte del partito nazista, indipendentemente da quale fosse la sua mitologia interna.
L'esistenza di un Ministero per gli Affari Ecclesiastici, istituito nel 1935 e guidato da Hanns Kerrl, venne riconosciuta a fatica da ideologi come Alfred Rosenberg, che sosteneva un confuso ritorno alla religione germanica, come pure il comandate in capo (Reichsführer) delle SS e capo della polizia tedesca Heinrich Himmler.
Le relazioni del partito nazista con la Chiesa cattolica sono dibattute. Molti sacerdoti e leader cattolici si opposero apertamente al nazismo sulla base di incompatibilità con la morale cristiana.
La gerarchia cattolica condannò i fondamenti teorici del nazismo con l'enciclica Mit brennender Sorge (1937) di papa Pio XI.
Come per molti oppositori politici, molti sacerdoti vennero condannati al campo di concentramento per le loro posizioni.
Il comportamento della chiesa cattolica tedesca e di papa Pio XII sono attualmente oggetto di controversia storiografica.
Fu al contrario favorevole al nazismo il vescovo Alois Hudal, che cercò un compromesso tra chiesa e regime.
MA CHE COSA ERA DAVVERO IL NAZISMO ?
QUALI ARCANI STUDI SVOLGEVANO I NAZISTI ?
CHE NESSO C'ERA TRA I NAZISTI, LO SPIRITISMO, GLI STUDI ESOTERICI E L'OCCULTO ?
QUALI MISTERI CI SONO ANCORA DIETRO A QUESTA AFFASCINANTE IDEOLOGIA ?
I MISTERI DEL NAZISMO
Hitler conquistò il potere cavalcando lo scontento e l'orgoglio ferito del popolo tedesco, a causa della sconfitta nella prima guerra mondiale e della grave crisi economica che affliggeva la Repubblica di Weimar.
Sfruttando la sua abilità oratoria e facendo leva sull'insoddisfazione delle classi medie, presentò un manifesto politico intriso di nazionalismo, anticomunismo e antisemitismo, e dopo alterne vicende (fallito Putsch nel 1923, con conseguenti otto mesi di carcerazione) arrivò alla Cancelleria nel 1933 e instaurò la dittatura nel 1934, assumendo anche la carica di capo di stato dopo la morte del presidente Paul von Hindenburg.
Grazie a un possente ed efficace programma di ristrutturazione economica e riarmo militare, Hitler perseguì una politica estera estremamente aggressiva, volta ad espandere il Lebensraum (spazio vitale) tedesco a spese delle popolazioni dell'Europa orientale.
In un susseguirsi di atti di sfida alla comunità internazionale, giunse ad invadere la Polonia, il 1º settembre del 1939, provocando lo scoppio della seconda guerra mondiale. Sconfitto dagli eserciti alleati, con le truppe sovietiche ormai penetrate in città, si suicidò nel suo bunker di Berlino il 30 aprile 1945 insieme alla compagna Eva Braun, che aveva sposato poche ore prima.
I DISCORSI DEL FUHRER
' Quaggiù il successo è il solo metro di giudizio di ciò che è buono o cattivo'.
(ADOLF HITLER)
' Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola '.
(ADOLF HITLER)
'O si è cristiano o si è tedesco. Essere tutti e due contemporaneamente è impossibile'.
(ADOLF HITLER)
TUTTA LA STORIA E' UN FILO INVISIBILE CHE SI INTRECCIA CON ALTRE FORZE NON PERCEPIBILI IN QUESTA DIMENSIONE.
DIETRO IL NAZISMO ESOTERICO VI SONO DIFFERENTI FILI INVISIBILI CHE PASSANO DA ATLANTIDE AI MONDI SUPERIORI, DA ESSERI DEMONIACI A MAESTRI DI LUCE.
IL SOLE NERO, LA SVASTICA, ATLANTIDE, LE SS, LA THULE & GLI U.F.O. MA COSA C'E' DAVVERO DIETRO AL NAZISMO ESOTERICO ?
SCOPRIAMOLO INSIEME IN QUESTO LUNGHISSIMO POST COLMO DI INFORMAZIONI E VIDEO
MICHELE P.
IL SIGNIFICATO DELLE SS ORDINI ED ÉLITES POLITICHE di Julius Evola
In Italia delle “SS” germaniche si conoscono generalmente solo alcuni aspetti contingenti, che si legano alle tragiche vicende della seconda guerra mondiale e che non sono i più adatti a far penetrare il vero spirito di questa organizzazione, unica nel suo genere.
Anche a prescindere dalla sinistra farsa di Norimberga, ove l'intera “SS” è stata bollata come “associazione criminale”, gli stessi simpatizzanti sanno sopra tutto delle qualità che la “SS” ha mostrato come truppa scelta di combattimento, ignorando quasi il significato politico che essa ebbe nel terzo “Reich”.
Qualche cenno in proposito non sarà dunque privo di interesse, giacché con la “SS” si realizzò una esigenza, il cui significato va di là dai quadri del semplice hitlerismo.
L'origine delle “SS” risale ad un piccolo gruppo scelto (Stabswache) formatosi a protezione della persona di Hitler nel primo periodo della sua lotta. È nel 1932 che esse furono organizzate come un vero e proprio corpo, il cosiddetto “corpo nero” (Schwarzkorps) distinto dalle semplici “camicie brune” o “SA”, corpo il quale al momento della conquista del potere contava già centomila uomini.
Il comando allora passò da J. Schreck a Heinrich Himmler, che ne restò il capo supremo, dipendente solo dal Führer.
Per via della loro azione energica e decisiva sia contro il comunismo, sia all'interno del partito (specie nelle repressioni del 30 giugno 1934), le “SS” assunsero figura di “guardia della rivoluzione nazionalsocialista”; ad esse furon dati ampi poteri e un larghissimo margine di autonomia, il che permise ad Himmler di sviluppare un'azione sistematica selettiva e organizzativa.
La sigla “SS”, come molti sanno,
deriva dalle iniziali di Schutz-Staffeln, che vuol dire più o meno “staffette o squadre di protezione”.
In realtà, le “SS” dovevano divenire la spina dorsale del terzo “Reich”, l'“Ordine” del nazionalsocialismo, una specie di Stato nello Stato, se non pure al di sopra dello Stato.
Lo stesso Himmler indicò nei seguenti termini lo spirito e l'origine ideale della sua organizzazione. In tutti gli antichi Stati — egli dice — è sempre esistita una élite formata da uomini pronti a dar tutto per il loro principe, a difenderlo e proteggerlo, in ciò sentendo un particolare orgoglio ed onore. Tale fu la nobiltà ereditaria, la quale, già sostegno del puro principio della sovranità politica, nell'epoca dell'illuminismo, del liberalismo e del capitalismo decadde, non fu più all'altezza dei suoi antichi compiti.
Il problema oggi è di riprendere lo stesso principio e di trarne una applicazione adeguata al nuovo tipo di Stato. Occorreva dar nuovamente forma a una élite che garantisse la stabilità e la continuità del nuovo ordine rivoluzionariamente affermatosi, che ne rafforzasse le strutture, che, in base ad una incondizionata fedeltà, fosse pronta a stroncare tutto ciò che lo minacciasse o avesse carattere di deviazionismo. Tale è la genesi ideale della “SS”.
Himmler teneva molto ad ascrivere ad essa il carattere di un Ordine, con vari tratti che ricordano appunto gli antichi Ordini cavallereschi, compreso un carattere, in un certo modo, ereditario. Per venire a tanto, egli seguì i seguenti princìpi selettivi.
Anzitutto quello razziale.
Si sa che per il razzismo moderno non tutti gli elementi etnici compresenti in una data nazione hanno lo stesso valore e la stessa dignità. Fra di essi, uno è quello centrale, che ha una funzione formatrice, tanto che il suo prevalere o decadere condiziona anche l'ascesa o il declino dell'intero popolo.
Secondo l'ideologia tedesca, per la Germania questa “superrazza” corrisponderebbe al sangue e al tipo nordico.
La prima cura degli organizzatori della “SS” fu, pertanto, che essa accogliesse uomini di origine “aria” ben certa (senza ascendenti nemmeno lontani ebraici o di razza di colore), i quali nei loro tratti somatici si avvicinassero particolarmente al puro tipo nordico.
Ciò, come criterio selettivo di primo grado. Date le mescolanze avvenute nel corso della storia di ogni popolo, è certo impossibile che il fisico corrisponda esattamente al morale; così se le qualità morali di tipo “nordico” è più probabile ritrovarle in un uomo fisicamente nordico che non in quello con tratti di altre razze, pure si impongono ulteriori considerazioni.
Pertanto, gli aspiranti alla “SS” oltre ad essere in ordine quanto al tipo somatico, avevan da superare delle prove, in cui le qualità interne ascritte al sangue dell'uomo nordico fossero tenute a manifestarsi. Si trattava, per così dire, di prove di carico: l'aspirante veniva messo non di rado in situazioni speciali, nelle quali egli non poteva non mostrare quel che era il suo vero carattere.
A tale riguardo, come primo requisito da dimostrare valeva appunto la fedeltà. Lo stesso Himmler, in occasione dei fatti del 30 giugno 1934, aveva dato alla “SS” come parola d'ordine: «Uomo della SS, il tuo onore è la tua fedeltà», con evidente relazione con una massima dell'antico codice sassone:
«Tutto può essere perdonato, eccetto il tradimento».
La fedeltà qui viene intesa in senso lato:
si tratta della fedeltà rispetto al Capo e alla causa, ma altresì rispetto alla razza e a dei princìpi fondamentali della condotta, come già fu di norma nell'antica Cavalleria.
È ancora Himmler che scrisse, a tale riguardo, le seguenti parole, che poco confortano l'immagine distorta e sinistra che alcuni hanno della “SS” in genere:
«Si pecca contro la fedeltà e l'onore non solo quando si lede il proprio onore o quella di un'altra SS, ma anche e sopra tutto quando non si rispetta l'onore di altri, quando si scherniscono cose ad altri sacre, o quando non si interviene virilmente in favore di chi è assente, di chi è debole, di chi è indifeso».
Come base per la formazione dell'uomo della “SS”, dopo la fedeltà, veniva l'obbedienza, che doveva essere piena ed incondizionata, non meno che nei più severi Ordini monastici. Fu detto che quando l'ufficiale prussiano giurava sulla sua bandiera, egli non apparteneva più a sé stesso.
Tale tradizione federiciana era stata ripresa dalla “SS”. In nome del Capo e della Idea, l'uomo della “SS” doveva esser pronto a tutto,
«anche a sacrificare il proprio orgoglio, gli onori esteriori, e tutto ciò che personalmente ci può essere caro e prezioso».
Doveva potersi frenare quando tutto lo avrebbe spinto ad agire, così come doveva poter agire, senza esitare, anche nei casi in cui a ciò avesse sentito i più forti ostacoli interni. Questo requisito dell'obbedienza assoluta Himmler lo considerava, fra l'altro, come un correttivo per l'accentuato senso dell'Io e della libertà come l'uomo nordico ha in proprio, e che spesso in lui ha agito in senso negativo.
È chiaro tuttavia che da ciò può procedere una certa linea di inesorabilità, la quale è forse fra le cause che, in determinate circostanze obbligate, han fatto apparire l'agire della “SS” sotto una luce non del tutto favorevole.
Altre qualità richieste all'uomo della “SS” erano la leale schiettezza, il dominio di sé (specie quanto ad espressione visibile dei sentimenti e ai gesti), la capacità di attenersi inflessibilmente a ciò che si sia deciso o che si sia promesso. A tale riguardo, non si mancava eventualmente di metter alla prova l'aspirante.
Ad esempio, se si sapeva che egli indulgeva all'alcool o al fumo, gli si chiedeva di rinunciare, per un tempo più o meno lungo, a tale abitudine, esigendo la sua parola d'onore. Se non la dava, era espulso; ma se, avendola data, la tradiva, «non gli restava più che la pistola», cioè che ammazzarsi (espressione testuale di Himmler).
Un altro caso. Si è accennato che la “SS” tendeva a svilupparsi come un corpo od Ordine ereditario, come un Sippenorden. Risultato di una selezione somatica e morale, si voleva che le sue qualità di élite nordica si trasmettessero in una adeguata discendenza. Da ciò derivava una ulteriore prova di carico per l'uomo della “SS”. Egli non era libero di sposare chi voleva.
Egli doveva subordinare il fatto personale, sentimentale o sessuale, ad un interesse d'ordine già superindividuale, portando la propria scelta solo su donne che presentassero sufficiente garanzia per una discendenza non degenere o alterata. Per il che esisteva, nella “SS”, un apposito ufficio. Se l'uomo della “SS” non sapeva o non voleva impegnarsi in tal senso, veniva parimenti espulso.
Il periodo di prova durava in genere un anno e mezzo, essendo naturalmente compreso
anche l'addestramento militare. Poi, mediante giuramento solenne e consegna del “pugnale d'onore della SS”, si veniva aggregati al corpo.
Una legge del 1936 disponeva che ogni capo della “SS” garantisse, sotto la sua responsabilità:
1) che nessun aspirante fosse accettato quando mancassero i requisiti indicati, si trattasse anche di un suo figlio o parente;
2) che ogni anno un quarto dei nuovi elementi non provenisse da famiglie di “SS”.
Con la seconda disposizione si voleva prevenire il cristallizzarsi della élite in un gruppo artificialmente chiuso, che potesse lasciar cadere fuori di sé elementi qualificati.
Si teneva cioè conto delle leggi studiate dal Pareto, a che una «circolazione delle élites garantisse, oltre che la continuità, la vitalità e la freschezza del nucleo centrale.
Una curiosa definizione (dovuta all'Heydrich) della “SS” è quella di «truppa di rottura nel dominio della visione del mondo» (weltanschauliche Stosstrupp). Per il lato negativo, si trattava dell'attacco contro la visione della vita avente per espressione precipua il marxismo e il bolscevismo, «antitesi di tutti i valori dell'uomo ario e nordico»; mentre, per il lato positivo, ciò aveva riferimento a un modo di “ritorno alle origini” che fu tratto caratteristico per la “SS”.
La “SS”, infatti, intese rievocare le tradizioni nordiche primordiali, precristiane, nei loro simboli, nella loro metafisica, nella loro visione della vita; e per gli studi al riguardo fu incaricata una speciale sezione culturale, detta Ahnenerbe.
Tale “dimensione” fu caratteristica per la “SS”.
Già la sigla con le due esse, stilizzata in un doppio segno a zig-zag, fu identificata con le cosiddette “rune della vittoria”, antico segno nordico il quale, con allusione alla folgore, aveva simboleggiato un potere magico, una forza dall'alto.
E questo fu appunto il ben noto segno portato dagli stendardi e dalle uniformi del “corpo nero”.
Invero, l'interesse che nelle alte gerarchie della “SS” (a partire da Himmler) si ebbe per il mondo dei simboli e delle tradizioni primordiali, fu spiccato.
Si può accennare che Himmler favorì gli studi di H. Wirth, noto ricercatore nel dominio del simboli e dei miti, e che J. Evola fu ripetutamente invitato a parlare su tali argomenti, in ambienti di capi della “SS”, trovando una preparazione e un interessamento maggiori di quelli che incontrò nell'Italia fascista, dove, a parte una mera vernice, si continuò con le routines di una intellettualità di tipo deteriore e tendenzialmente “neutro”, borghese o antifascista.
L'articolazione della “SS” è più o meno nota. Vi era la “polizia segreta di Stato” (Gestapo) come un organismo di controllo politico sopraordinato a qualsiasi autorità o persona particolare; in un aspetto speciale, essa aveva figura di SD (iniziali di “servizio di sicurezza”).
Vi erano inoltre le formazioni della “Testa di morto” e, infine, le Waffen SS, formazioni puramente militari, divisioni scelte che seppero imporre l'ammirazione agli stessi avversari.
Ma, nel complesso e riferendoci al periodo prebellico, il carattere fondamentale della “SS” fu quello di un “Ordine”, di una nuova nobiltà politica razzialmente, moralmente e — nell'accennato settore della “visione del mondo” — anche spiritualmente selezionata, che ambiva a costituire la spina dorsale del nuovo Stato antimarxista e antidemocratico, controllandolo e sorreggendolo con una specie di tessuto capillare:
poiché uomini della “SS” erano disseminati in ogni dominio, nella diplomazia, nella burocrazia, nelle università, nell'industria, la qualifica valendo non di rado come una specie di investitura, spesso onoraria e segreta, conferita a persone che si ritenevano degne di essere aggregate al nucleo centrale, fedele custode dell'idea.
L'Ordensstaatsgedanke, cioè l'ideale di uno Stato retto non da un “partito” e ancor meno da politicanti democratici o dagli esponenti marxisti del lavoro, ma da un “Ordine”, stava dunque alla base della “SS”, facendo di essa un tentativo audace, il cui significato, a parer nostro, non è limitato all'ultima storia tedesca e ai quadri dell'hitlerismo.
Julius Evola.
Il Barone Julius Evola (pseudonimo di Giulio Cesare Andrea Evola) (Roma, 19 maggio 1898 – Roma, 11 giugno 1974) è stato un filosofo, pittore e poeta italiano.
Le sue posizioni, vicine al fascismo e al nazionalsocialismo, si espressero in una critica in chiave tradizionalista.
Mussolini ne apprezzò alcune impostazioni (in particolare il ritorno alla romanità e una teoria della razza in chiave spirituale), anche se nel panorama culturale del fascismo non ebbe apparentemente un ruolo determinante. C'è tuttavia chi ritiene che in sede diplomatica Evola abbia svolto missioni ad altissimi livelli per conto dello stesso governo italiano.
Nel 1937 pubblica Il Mito del Sangue (poi riedito nel 1942) dove ricostruisce le concezioni sulla razza nelle civiltà antiche e nelle teorie del XVIII secolo, contrapponendole alla versione moderna del razzismo biologico tedesco.
Segue nel 1941 la Sintesi di dottrina della razza.
In questi testi esprime le sue concezioni antisemite, non basate su un razzismo biologico (gli Ebrei non potevano infatti essere considerati secondo Evola una razza, per le mescolanze subite nel corso della storia), ma spirituale.
Egli oppone a livello tradizionale 'Giudei' e 'Ariani' (da 'Arya', gli antichi Indiani) nel nome di una differenza di spirito.
In quegli anni scrive la prefazione all'edizione italiana dei Protocolli dei savi di Sion.
Dichiara che non ha importanza la non attendibilità storica dell'opuscolo visto che comunque lo stesso racconta una veridicità secondo lui attendibile sugli effetti ebraici di controllo della società (banche, stampa, mercato, politica) attraverso la dissoluzione culturale dall'interno.
L'ebraismo è per Evola una colpa senza redenzione: «nemmeno il battesimo e la crocefissione cambia la natura ebraica».
Benché non ve sia traccia nella biografia dell'autore, il saggista Franco Cuomo scrive che Evola, nel 1938, è tra i firmatari del così detto Manifesto della razza.
SINTESI DEL PENSIERO DI JULIUS EVOLA
Evola è propugnatore del 'tradizionalismo' ovvero di un modello ideale e sovratemporale di società caratterizzato in senso spirituale, aristocratico e gerarchico.
Secondo l'autore tale modello è riscontrabile, da un punto di vista storico, in civiltà quali quella egiziana, romana, indiana.
Tali civiltà non si basano su criteri economici, materiali e biologici, ma sono suddivise e gestite in base a criteri di gerarchia sociale di carattere ereditario e spirituale.
Secondo Evola ogni azione che avviene durante la vita biologica (che l'autore definisce il divenire) rispecchia direttamente una medesima azione di carattere metafisico (l'essere) e dunque imperitura e sovratemporale.
Il cammino dell'uomo durante la sua non-evoluzione (come la definisce lo stesso Evola in aperto contrasto con le teorie darwiniane) avviene attraverso un percorso di tipo circolare e non lineare. Traccia di questa teoria la si trova, ad esempio, nello schema proposto da Esiodo relativo alle così dette quattro età:
età dell'oro, età dell'argento, età del bronzo e, infine, età del ferro.
Secondo Evola l'uomo ha la possibilità di elevarsi alla sfera divina e metafisica attraverso precise strade (il rito e l'iniziazione), utilizzando determinati strumenti (l'azione e la contemplazione) all'interno di contesti sociali predeterminati (la casta, l'impero).
Queste civiltà -ritenute superiori dall'autore- si basano dunque su una più elevata dimensione metafisica e spirituale dell'esistenza, anziché su criteri di ordine materiale e biologico.
La naturale decadenza di queste società (secondo i principi della dottrina delle quattro età) è inversamente proporzionale all'aumento del progresso e della modernità.
Tale processo di decadenza ha inizio con la perdita dell'unico polo che in passato racchiude sia l'autorità spirituale che quella temporale e prosegue attraverso i valori illuministi espressi con la Rivoluzione Francese per arrivare alla società odierna dove la dimensione spirituale dell'esistenza è andata definitivamente perduta.
In particolare Evola rifiuta totalmente il concetto di egalitarismo in favore di una visione differenziatrice della natura umana.
Ne consegue un netto rifiuto per la democrazia (intesa come strumento di massa) e parimenti per ogni forma di totalitarismo, anch'esso ritenuto uno strumento di massa che si basa non su un'autorità spirituale, bensì solo su un'autorità di tipo temporale.
Parimenti le differenze naturali tra gli esseri umani si rispecchiano anche nelle stesse razze.
Evola rifiuta una visione razzista della vita in senso biologico, affermando la sua teoria del così detto razzismo spirituale. La 'razza interiore' di cui parla il filosofo è definita come un patrimonio di tendenze e attitudini che -a seconda delle influenze ambientali- giungono o meno a manifestarsi compiutamente.
L'appartenenza ad una razza si individua dunque sulla base delle caratteristiche spirituali, e solo in seguito fisiche, diventandone col tempo queste ultime il segno visibile.
Una parte del pensiero evoliano può essere espresso dalla Rivoluzione conservatrice, soprattutto per quanto riguarda l'avversione per il sistema liberal-capitalista.
MIGUEL SERRANO & IL SOLE NERO
Miguel Joaquín Diego del Carmen Serrano Fernández è nato a Santiago del Cile. Educato all'Internado Nacional Barros Arana dal 1929 al 1934, inizialmente abbraccia il Marxismo, scrivendo per giornali di sinistra.
Presto disilluso dal Comunismo, si iscrive al Movimiento Nacional Socialista de Chile (M.N.S.), un partito nazista cileno (capeggiato da Jorge González von Mareés). Nel luglio del 1939 si associa pubblicamente al M.N.S. (allora nominato Vanguardia Popular Socialista - Fronte Popolare Socialista), scrivendo per il giornale Trabajo ('Lavoro').
OCCULTISMO
I suoi libri sono ispirati in gran parte dalla dottrina dell'Hitlerismo Esoterico, da lui fondata. La filosofia di Serrano è influenzata da un certo neo-gnosticismo antimodernista, ma anche dal tantrismo e dal Wotanismo (nel senso di Odinismo).
In questo contesto, gli Ariani sono Iperborei, discendenti degli uomini-dio, i Divyas.
Serrano postula una cospirazione globale che li vedi opposti alle forze oscure del Kali-Yuga, comandate dal dio degli ebrei: il Demiurgo, ovvero YAHVE', creatore della materia.
Serrano sintetizza la tradizione esoterica indiana e quella nordica, entrambe le quali vengono considerate di provenienza ariano-iperborea.
In particolare, egli rielabora, estremizzandola, la teoria junghiana dell'inconscio collettivo ariano, e come l'induista Savitri Devi riconosce in Adolf Hitler l'avatar che si è opposto al nemico satanico-materialistico del Kali-Yuga.
INTERVISTA
ATLANTIDE, IL SOLE NERO E LA SOCIETA' SEGRETA THULE -
ANTICHE CIVILTA', RELIGIONI PAGANE, SCUOLE MISTERICHE, SOCIETA' SEGRETE MASSONICHE, ILLUMINATI, LA CONFRATERNITA DEL SERPENTE, ANTICHE DIVINITA', ALIENI U.F.O ED ALTRO ANCORA.
- IL POTERE DEL SOLE NERO -
THULE
La Società Thule (in tedesco: Thule-Gesellschaft) fu una società segreta di estrema destra e costituì il nucleo originale del Partito nazista, Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP).
La Società Thule fu fondata nel 1910 da Felix Niedner, che tradusse in tedesco il libro Old Norse Eddas. La società fu influenzata anche dagli scritti di Lanz von Liebenfels, un misto di teosofia, |paganesimo nordico, antisemitismo, mistificazione dell'alfabeto runico.
La Società Thule fu trasferita il 18 agosto 1918 a Monaco, su iniziativa di Rudolf Glauer, che poi si diede il nome in quello di Barone Rudolf von Sebottendorff, capo del ramo bavarese del Germanen Order.
La Thule stessa era, almeno inzialmente, un'affiliazione a Monaco del Germanen Order.
La società Thule sarebbe strettamente legata a una società segreta tedesca, l'Ordine dei Teutoni, fondata nel 1912.
La Thule attinse a piene mani dalle teorie del professore di geopolitica Karl Haushofer, convinto assertore del ritorno della grande Germania e dell'espansione ad est al fine di costituire un solido 'spazio vitale' che avrebbe a sua volta garantito il dominio sul mondo, dagli insegnamenti di uno strano monaco cistercense allontanato dalla Chiesa, Adolf Lanz von Liebenfels, fondatore dell' 'Ordine dei nuovi Templari', una sorta di setta che predicava l'esistenza della razza superiore formata dagli ariani, che erano ritenuti semidei col compito di liberare il mondo dagli ebrei.
La Thule si ispirò molto anche al Buddhismo tibetano deformandone i contenuti ed anche alle dottrine esoteriche di madame Helena Petrovna Blavatsky, la celebre medium e occultista, fondatrice della Società Teosofica Internazionale, che sosteneva di essere in contatto telepatico con gli antichi 'Maestri sconosciuti', i sopravvissuti di una razza eletta, che sarebbe vissuta tra Tibet e Nepal, i quali si sarebbero rifugiati in seguito a una spaventosa catastrofe nelle viscere della terra, dove avrebbero fondato una straordinaria civiltà sotterranea, la mitica Agarthi.
Gli appartenenti a Thule miravano, attraverso la telepatia e attraverso specifici riti occulti, che si svolgevano solitamente nei boschi e vicino a corsi d'acqua, ad entrare in contatto con questa sorta di superuomini, al fine di ricostituire la razza superiore.
L'eredità ideologica della società Thule fu raccolta dal Partito Nazionalsocialista tedesco (NSDAP).
Adolf Hitler e il suo movimento forgiarono il loro pensiero e cominciarono la loro scalata proprio all’ombra di personaggi controversi come Glauer ed Eckart.
Hitler fu iniziato alla Società Thule nel 1919 da Dietrich Eckart, che in quel periodo ne era il leader.
Hitler dedicò successivamente il Mein Kampf a Eckart. Non ci sono testimonianze in merito al fatto che Hitler abbia preso parte a riunioni della Thule, dopo l'iniziazione.
Nel 1920, Hitler diventerà la guida del Partito Nazionalsocialista.
La società Thule fu una delle prime organizzazioni soppresse da Hitler dopo la sua ascesa al potere, insieme ad altre società esoteriche, inviando diversi suoi membri nei campi di concentramento, mentre altri diventarono gerarchi del regime nazista.
NAZISMO - LA COSPIRAZIONE OCCULTA
“Ben lungi dall’essere una personalità completamente oscura, il Führer ha sempre avuto una sorta di seconda faccia quasi femminile, con interessi romantici e vagamente decadenti. (…) In modo perfettamente coerente con questo tipo di carattere, egli coltivò fin da giovanissimo un forte interesse per un esoterismo un po’ á la page, fatto di frequentazioni prototeosofiche e attenzione verso leggende piene di mistero come quella della lancia di Longino.
Una volta giunto al potere Hitler dovette, almeno ufficialmente, prendere le distanze dal sottobosco esoterico in cui si era formato: per mantenere una Germania forte e unita sotto il suo controllo era infatti necessario trattare con cattolici e protestanti. Essi non avrebbero certo potuto appoggiare un capo di Stato esoterista e mago”.
Questo breve estratto dal libro del Prof. Dolcetta, giornalista (ha collaborato con diverse testate giornalistiche Rai) e studioso di Storia e Politologia, oltre che docente di Filosofia della Politica presso l’EHESS di Parigi, mette ben in evidenza il contenuto centrale del saggio:
l’anima esoterica che ha alimentato la visione politica hitleriana. Poco nota, specialmente al grande pubblico, questa influenza ha avuto invece grande presa su tutta l’impostazione pangermanica del Führer al punto da poter dire che non è tanto da ricercare nella sua “follia” l’azione d’espansione politico-militare, quanto in una precisa visione “messianica” figlia di un esoterismo teosofico, che in quegli anni era stato alimentato e si era ingrossato in organizzazioni germaniche e britanniche.
Dolcetta ripercorre le varie tappe che hanno portato alla nascita del nucleo esoterico sulla base del quale si è forgiato il nazionalsocialismo, senza tralasciare di evidenziare quanto tali credenze abbiano avuto come estimatori personaggi anche molto distanti dal nazismo.
È come se il filo rosso di una visione “razzista” – di una élite chiamata, per compito divino, a guidare le masse – sia stata trasversale a parti politiche anche molto distanti tra loro, e che hanno fatto della visione magico-esoterica dell’esistenza lo strumento interpretativo della realtà nel suo complesso.
Nel caso specifico, riferisce l’Autore, sulle letture mitologiche precristiane del periodo viennese – forgiate in base a una visione paganeggiante e di stampo wagneriano – s’innestano per Adolf Hitler gli insegnamenti avuti durante il periodo della detenzione, dopo il putsch fallito di Monaco, da due maestri d’eccezione: Rudolf Hess e Karl Hausofer.
Durante le lunghe serate a Landsberg, Hess e Hausofer cercarono di convincere Hitler dell’importanza dei pensieri magici, della realtà pratica e misteriosa del Vril (energia associabile in qualche modo allo Spirito Santo), della necessità di sviluppare la filosofia occulta elaborata durante le riunioni dell’associazione Thule (società segreta di cui facevano parte i due maestri di Hitler e alla quale avrebbe aderito lo stesso Führer).
Insomma, alla ricerca dell’occulto, già presente in Hitler, e che egli aveva associato alla razza germanica di stampo sigfridiano (eroe tragico dell’epopea germanica dei Nibelunghi), la società segreta di Thule dava tutta una impostazione più prettamente magica e…geopolitica.
Infatti Hausofer, generale dell’esercito, aveva sviluppato una teoria geopolitica, fondata sullo “spazio vitale” (Lebensraum), cui poi Hitler attingerà abbondantemente nel suo Mein Kampf e più in generale nella sua visione politica.
LE INIZIAZIONI
LE SS OCCULTE
LO SPIRITO DELL'ANIMA GERMANICA
LEON DE GRELLE
IL BUCO NERO
GLI U.F.O.
Le SCHUTZ STAFFELN ('Squadre di Protezione' o 'Reparti di Difesa', spesso abbreviato con SS) erano un'unità paramilitare d'élite del Partito Nazista Tedesco (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, NSDAP).
Vennero formate reclutando appartenenti delle SA, nel 1925, per essere la guardia personale di Adolf Hitler e per sorvegliare i raduni del NSDAP. Il 6 gennaio 1929 Hitler nominò Heinrich Himmler come capo delle SS, che contavano solo 280 uomini. Con l'approvazione di Hitler, Himmler ampliò i ranghi delle SS e per la fine del 1932queste contavano già 52.000 membri.
Dopo solo un anno erano arrivate a oltre 209.000 uomini.
Prima del 1932 le SS vestivano la stessa uniforme delle SA, ad eccezione di una cravatta nera e di un berretto nero con un simbolo a forma di teschio (Totenkopf, 'testa di morto').
Successivamente adottarono un'uniforme nera e, appena prima della guerra, una grigia. La popolazione tedesca ammirava la disciplina delle SS, specialmente se paragonate alle SA che talvolta si abbandonavano ad atti casuali di violenza.
Il loro motto era 'Il mio onore si chiama fedeltà' (in tedesco: 'Meine Ehre heißt Treue').
Il sistema dei gradi delle SS era unico, in quanto non copiava i termini usati nella Wehrmacht.
Heinrich Himmler, assieme al suo braccio destro Reinhard Heydrich, consolidò il potere dell'organizzazione.
Nel 1931 Himmler diede a Heydrich l'incarico di costituire un servizio di intelligence all'interno delle SS, il Sicherheitsdienst (SD).
Al momento dell'inizio della seconda guerra mondiale il numero dei membri salì a 250.000 e le Waffen-SS vennero formate nel dicembre 1940 per combattere a fianco della Wehrmacht, l'esercito regolare tedesco.
Le SS ricevettero anche il controllo della GESTAPO nel 1936.
Le SS si evolsero durante la seconda guerra mondiale in una forza altamente efficace e letale, macchiandosi di innumerevoli crimini di guerra a danno della popolazione civile dei paesi occupati.
Al loro culmine, il nome e la reputazione per una violenza efficiente e terrificante, erano sufficienti a infondere paura nel cuore di chiunque.
Hitler diede alle SS giurisdizione su tutti i campi di concentramento e permise loro di supervisionare il controllo quotidiano di tutte le nazioni conquistate dalla Germania durante la guerra.
Verso la fine della seconda guerra mondiale, un gruppo di ex-ufficiali delle SS si rifugiò in Argentina e mise in piedi una rete di fuggitivi nazisti con il nome in codice di ODESSA.
SCHUTZ STAFFELN - LE SS
'Il mio onore si chiama fedeltà'
('Meine Ehre heißt Treue').
I MISTERI DEL NAZISMO
Ufficialmente il Nazismo si proclamava al di sopra delle confessioni religiose, ma Hitler e gli altri capi nazisti facevano uso del simbolismo e delle emozioni cristiane nel propagandarsi presso il pubblico tedesco (prevalentemente cristiano).
La relazione tra nazismo e cristianesimo può essere descritta solo come complessa e controversa.
Hitler sosteneva una forma di 'cristianesimo positivo', nel quale Gesù Cristo era un ariano, i dogmi tradizionali erano respinti, si accusava la chiesa di avere manipolato il cristianesimo antico gnostico per fini di potere e, in modo simile agli antichi marcioniti si ripudiava l'Antico Testamento.
Alcuni scrittori cristiani hanno cercato di tipicizzare Hitler come un ateo o un occultista (o persino un satanista), laddove altri hanno enfatizzato l'utilizzo esplicito del linguaggio cristiano da parte del partito nazista, indipendentemente da quale fosse la sua mitologia interna.
L'esistenza di un Ministero per gli Affari Ecclesiastici, istituito nel 1935 e guidato da Hanns Kerrl, venne riconosciuta a fatica da ideologi come Alfred Rosenberg, che sosteneva un confuso ritorno alla religione germanica, come pure il comandate in capo (Reichsführer) delle SS e capo della polizia tedesca Heinrich Himmler.
Le relazioni del partito nazista con la Chiesa cattolica sono dibattute. Molti sacerdoti e leader cattolici si opposero apertamente al nazismo sulla base di incompatibilità con la morale cristiana.
La gerarchia cattolica condannò i fondamenti teorici del nazismo con l'enciclica Mit brennender Sorge (1937) di papa Pio XI.
Come per molti oppositori politici, molti sacerdoti vennero condannati al campo di concentramento per le loro posizioni.
Il comportamento della chiesa cattolica tedesca e di papa Pio XII sono attualmente oggetto di controversia storiografica.
Fu al contrario favorevole al nazismo il vescovo Alois Hudal, che cercò un compromesso tra chiesa e regime.
MA CHE COSA ERA DAVVERO IL NAZISMO ?
QUALI ARCANI STUDI SVOLGEVANO I NAZISTI ?
CHE NESSO C'ERA TRA I NAZISTI, LO SPIRITISMO, GLI STUDI ESOTERICI E L'OCCULTO ?
QUALI MISTERI CI SONO ANCORA DIETRO A QUESTA AFFASCINANTE IDEOLOGIA ?
I MISTERI DEL NAZISMO
Hitler conquistò il potere cavalcando lo scontento e l'orgoglio ferito del popolo tedesco, a causa della sconfitta nella prima guerra mondiale e della grave crisi economica che affliggeva la Repubblica di Weimar.
Sfruttando la sua abilità oratoria e facendo leva sull'insoddisfazione delle classi medie, presentò un manifesto politico intriso di nazionalismo, anticomunismo e antisemitismo, e dopo alterne vicende (fallito Putsch nel 1923, con conseguenti otto mesi di carcerazione) arrivò alla Cancelleria nel 1933 e instaurò la dittatura nel 1934, assumendo anche la carica di capo di stato dopo la morte del presidente Paul von Hindenburg.
Grazie a un possente ed efficace programma di ristrutturazione economica e riarmo militare, Hitler perseguì una politica estera estremamente aggressiva, volta ad espandere il Lebensraum (spazio vitale) tedesco a spese delle popolazioni dell'Europa orientale.
In un susseguirsi di atti di sfida alla comunità internazionale, giunse ad invadere la Polonia, il 1º settembre del 1939, provocando lo scoppio della seconda guerra mondiale. Sconfitto dagli eserciti alleati, con le truppe sovietiche ormai penetrate in città, si suicidò nel suo bunker di Berlino il 30 aprile 1945 insieme alla compagna Eva Braun, che aveva sposato poche ore prima.
I DISCORSI DEL FUHRER
' Quaggiù il successo è il solo metro di giudizio di ciò che è buono o cattivo'.
(ADOLF HITLER)
' Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola '.
(ADOLF HITLER)
'O si è cristiano o si è tedesco. Essere tutti e due contemporaneamente è impossibile'.
(ADOLF HITLER)
aprile 22, 2010
Skull and Bones - Seconda Parte
LA CINA E LE GUERRE DELL'OPPIO
Come mai tanto interesse nei confronti della Cina? Beh, la Cina - tra le altre cose - è uno dei maggiori produttori e utilizzatori di oppiacei nel mondo.
Per un certo periodo, nel 1800, i piloti del Connecticut e del Massachusetts furono abilissimi corrieri. La velocità era di importanza cruciale per il commercio dell'oppio, e chi riusciva a terminare per primo il giro: Turchia / India / Macao / Hong Kong / Shanghai, ne otteneva il massimo guadagno.
Durante le guerre dell'oppio, gli Stati Uniti scelsero di restare ai margini, tifando per inglesi e francesi, ben consci che gli obblighi previsti nei trattati avrebbero portato loro una quota del bottino.
Potenti interessi nazionali stavano dietro il traffico di droga. Nel 1843, quando fu aperto il porto di Shanghai, la società Russell e Co. fu una delle prime a sfruttarlo per i suoi scopi commerciali.
Dopo essere stato ambasciatore delle Nazioni Unite e presidente del Comitato Nazionale Repubblicano sotto Richard Nixon, George Bush fu incaricato di occuparsi del commercio con la Cina. La famiglia Bush è ancora coinvolta in numerosi rapporti commerciali con la Cina.
Molti ricercatori sostengono che George Bush abbia lavorato con la CIA agli inizi degli anni '50, e che uno dei suoi incarichi sia stato quello di consolidare e coordinare l'industria mondiale dei narcotici, la più grande industria del Pianeta. Alcuni sostengono che una delle ragioni politiche della guerra del Vietnam concerneva una copertura per l'accaparramento del 'Triangolo d'oro'.
GUERRA ALLA DROGA: UNA FRODE INTELLETTUALE
Prima della Guerra del Vietnam, il Triangolo d'Oro era gestito da servizi segreti e criminalità organizzata francesi. Dopo la guerra il centro nevralgico del traffico si trasferì in America, dove fu gestito dai servizi segreti americani con l'aiuto di mafiosi siciliani. Questa rete di narcotraffico è ben documentato da Alfred McCoy, Henrik Kruger, Sam Giancana ed altri testimoni diretti, nel documento La Politica dell'Eroina nel Sud-Est Asiatico.
Durante l'amministrazione Reagan George Bush, in qualità di presidente del Gabinetto e come Direttore del National Narcotics Interdizion System, fu il più alto funzionario governativo coinvolto nella 'guerra alla droga'.
Frances Mullen Jr., ex capo della Drug Enforcement Agency (DEA), ebbe modo di definire gli sforzi di Bush 'una frode intellettuale' e 'una piaga, piuttosto che una risorsa'. Poco dopo queste affermazioni, Mullen dette le dimissioni e la sua relazione General Accounting Office (GAO) fu insabbiata.
Monika Jensen-Stevenson - produttrice della nota trasmissione 60 Minute - lasciò il suo impiego dopo che i vertici della CBS le impedirono di rendere note le sue scoperte circa il traffico di droga sotto copertura. Il suo libro, Kiss The Boys Goodbye, illustra nel dettaglio come la comunità di intelligence statunitense utilizzasse l'apparato delle agenzie governative POW / MIA come copertura per il traffico di oppiacei dal Triangolo d'Oro.
L'importazione all'ingrosso di cocaina negli Stati Uniti durante il conflitto contro l'Iran è ben documentato. George Bush, è 'riconducibile' a molti dei 'giocatori' coinvolti.
Inoltre, si è fatto un gran parlare circa l'uso di natanti, oleodotti e altri beni della Zapata Offshore per il traffico di stupefacenti.
Stupefacenti come la cocaina e l'eroina non possono essere sintetizzati senza componenti chimici. Uno dei più grandi produttori di questi componenti è la Eli Lilly Company di Indianapolis, Indiana, di cui la famiglia Quayle è azionista e George Bush è stato consigliere di amministrazione. La Eli Lilly fu anche la prima a sintetizzare l'LSD per la CIA.
GEORGE BUSH, LA SKULL AND BONES E L'ASSASSINIO DI JFK
Rodney Stich, nel suo libro Frode all'America racconta di un 'agente sotto copertura della CIA', assegnato ad una unità di counter-intelligence, dal nome in codice Pegasus. Questa unità 'era in possesso di registrazioni su nastro riguardanti alcune conversazioni circa un piano per assassinare J.F.Kennedy.' Le intercettazioni erano state ricavate da una microspia nel telefono di J. Edgar Hoover. Gli altri interlocutori sui nastri erano '[Nelson] Rockefeller, Allen Dulles, [Lyndon] Johnson del Texas, George Bush e J. Edgar Hoover.'
George Bush potrebbe realmente essere coinvolto nell'assassinio di JFK?
Nel 1963 Bush viveva a Houston, intento a svolgere le proprie funzioni di presidente della compagnia petrolifera offshore Zapata. Bush ha sempre negato l'esistenza di una nota inviata dal capo dell'FBI J. Edgar Hoover a 'Mr. George Bush della CIA.' Quando la notizia filtrò, la CIA prima non commentò, ed in seguito ammise che sì, un 'George Bush' era stato stato citato nella nota, ma si trattava di 'un altro' George Bush, non l'uomo che ha preso ufficio alla Casa Bianca nel 1988.
Alcuni tignosi reporter rintracciarono 'l'altro' George Bush, scoprendo che in realtà si trattava di un umile impiegato, il quale dichiarò di non avere mai ricevuto alcun messaggio dall' FBI.
Vale anche la pena notare che uno dei nomi in codice assegnati dalla CIA all'operazione 'Baia dei Porci' fu Operazione Zapata, e che due delle navi di supporto dell'operazione si chiamavano Barbara e Houston.
Molti sostengono che all'epoca George Bush fosse uno dei pezzi grossi della CIA, responsabile dei molti cittadini cubani reclutati come talpe. Per tutta la vicenda 'Iran-Contra', Felix Rodriguez, l'uomo che aveva catturato e ucciso Che Guevara per la CIA, parve fare riferimento principalmente all'ufficio Bush.
Da 'Il realista' (estate 1991):
'Bush ha collaborato con il famoso agente della CIA Felix Rodriguez per il reclutamento di esuli cubani di destra per l'invasione di Cuba. E' stato compito di Bush organizzare la comunità cubana di Miami per l'invasione (...) Un documento appena scoperto dall'FBI rivela che George Bush è stato direttamente coinvolto nell'omicidio 1963 del Presidente John Kennedy.
'George Bush afferma di non aver mai lavorato per la CIA fino al momento in cui fu ufficialmente nominato direttore dall'ex direttore della Commissione Warren. La logica suggerisce che è altamente improbabile. Certo, Bush ha il dovere 'professionale' di negare di essere stato nella CIA. La CIA è un'organizzazione segreta. Nessuno ammette mai di esserne stato membro. La verità è che Bush è stato un alto funzionario della CIA fin da prima del 1961 dell'invasione di Cuba, in collaborazione con Felix Rodriguez. Bush può negare il suo ruolo effettivo della CIA nel 1959, ma ci sono registrazioni circa la Baia dei Porci che evidenziano il ruolo di Bush ... '
IL MOVENTE DELLA COPIRAZIONE
Allora, perché una agenzia di intelligence ed una società segreta dovrebbero mettersi a contrabbandare droga e complottare per assassinare JFK?
Nel suo articolo 'Stregoneria, Sesso, Assassinio e Simbolismo', James Shelby pone in connessione alcuni dei maggiori eventi della storia moderna americana con un selvaggio, numerologico, grande piano occulto 'per trasformarci in zombie cibernetici'. L'assassinio di JFK - sostiene l'articolo - è stato il culmine di un rituale occulto denominato 'l'uccisione del Re', progettato per suscitare un trauma di massa e sferrare un assalto al corpo politico degli Stati Uniti.
Dopo la Seconda Guerra mondiale, con le operazioni Sunrise, Blowback, Paperclip e diverse altre, migliaia di scienziati e componenti della elite nazista furono fatti rifugiare - spesso illegalmente - negli Stati Uniti. Ciò costituì una palese violazione degli ordini rilasciati dal presidente Harry S. Truman.
Il Monarch Project consiste nella ripresa di un progetto di controllo della mente chiamato Marionette Programming, intrapreso dalla Germania nazista. La componente di base del programma Monarch è la manipolazione della coscienza collettiva mediante il cagionamento di traumi estremi.
Si ritiene che l'omicidio di JFK fu organizzato con l'intenzione di compromettere la nostra identità nazionale e coesione - provocando una profonda frattura in seno all'America. Anche la vistosità della loro cospirazione è stata progettata per 'evidenziare la loro superiorità' e 'la nostra futilità'.
Alcuni studi mostrano una correlazione tra l'assassinio di JFK e l'aumento della violenza nella società americana, la diffidenza verso il governo e diversi altri mali sociali.
GLI ILLUMINATI: SOVVERTIRE IL CORPO POLITICO
Perché questo attacco contro il nostro corpo politico?
Nel 1785, un fulmine colpì ed uccise un corriere in rotta da Francoforte a Parigi. Un frammento di uno scritto di Adam Weishaupt - fondatore degli Illuminati - fu recuperato dopo l'incidente. Nel frammento si faceva riferimento ad un piano segreto a lungo termine volto all'istituzione di un 'Nuovo Ordine Mondiale' attraverso un sovvertimento mondiale.
Dal frammento di Adam Weishaupt:
'Mediante questo piano avremo il controllo diretto di tutta l'umanità. Le cariche pubbliche dovranno essere assegnate in modo tale che si possa, in segreto, influenzare tutte le operazioni politiche. '
John Robison, professore di filosofia naturale presso l'Università di Edimburgo in Scozia nel periodo a ridosso tra il XVIII e il XIX secolo, e membro di una loggia massonica, dichiarò che gli fu proposto di aderire alla setta degli Illuminati. Dopo attente ricerche e considerazioni, l'accademico concluse che le finalità degli Illuminati non facevano per lui.
Nel 1798 Robinson pubblicò un libro intitolato: 'Le prove di una cospirazione':
'Esiste una associazione costituita con l'esplicito scopo di distruggere tutte le istituzioni religiose e rovesciare tutti i governi esistenti (...) i capi governerebbero il mondo con potere pressoché assoluto, mentre tutto il resto sarebbe usato come strumento per perseguire i loro fini superiori e sconosciuti. '
Il libro 'Le prove di una cospirazione' fu inviato a George Washington, il quale replicò al mittente con una lettera in cui affermò di essere a conoscenza degli Illuminati. Disse di sentire che gli Illuminati avessero 'dottrine diaboliche' e che il loro fine fosse la 'separazione delle persone dai loro governi'.
In 'Le prove di una cospirazione', Robison descrisse la cerimonia di apertura del 'grado Regent' nell'Illuminismo. Di tale cerimonia sarebbe stata parte integrante 'uno scheletro umano, ai piedi del quale sono collocate una corona e una spada. All'iniziato viene chiesto se si tratti dello scheletro di un re, un nobile o un mendicante '. L'iniziato non saprà rispondere, ed il presidente della riunione gli dirà: 'Il carattere di un uomo è l'unica cosa che conta.'
Si tratta, in sostanza, della stessa formula verbale rinvenuta nella 'Tomba' della Skull and Bones:
'Wer der war Thor, Wer Weiser, Bettler oder Kaiser? Ob Arm, ob Reich, im Tode gleich '.
Che recita:
'Pazzo, saggio, mendicante o re? Poveri o ricchi, tutti la stessa cosa di fronte la morte.'
SKULL AND BONES = ILLUMINATI?
Dunque l'ordine Skull and Bones è parte integrante dell'organizzazione degli Illuminati?
Quando si viene iniziati all'ordine Skull and Bones, si riceve un nuovo nome, similmente a quanto succede nelle pratiche degli Illuminati. Ed è dimostrato che molti membri degli Illuminati siano collegabili ai professori che istruirono i 'Bones' a Berlino.
Potremmo avere negli Stati Uniti una società segreta che abbia usato la 'National Security State' come copertura per il compimento di piani nefasti?
Da 'George Bush: La biografia non autorizzata':
"Quel settembre [1951], Robert Lovett Marshall fu sostituito come segretario della difesa. Nel frattempo, Harriman fu nominato direttore del Mutual Security Agency, facendo di lui il capo statunitense della alleanza militare anglo - americana.
'Uno dei temi centrali del regime di sicurezza di Harriman a Washington (1950-53) fu l'organizzazione di operazioni sotto copertura e 'guerra psicologica'. Harriman, insieme ai suoi avvocati e partner commerciali, Allen e Foster Dulles, finanziò i servizi segreti per condurre campagne di propaganda ad ampio spettro ed esperimenti di psicologia di massa negli Stati Uniti.
Il regime di sicurezza Harriman creò la Psychological Strategy Board (PSB) nel 1951. L'uomo nominato Direttore del PSB fu Gordon Gray (...) il fratello di Gordon, RJ Reynolds, fu anche un ufficiale dei servizi segreti della marina, noto a Washington come il 'fondatore della intelligence operativa'. Gordon Gray è diventato un caro amico e alleato politico di Prescott Bush. Il figlio di Gray diventò poi l'avvocato del figlio di Prescott - George - e il paravento della sua politica di infiltrazione. '
STORIA DEL MONDO: INCIDENTALE O PIANIFICATA?
Riusciremo ad ottenere un altro fallimento della amministrazione democratica? Uno scandalo vergognoso come la caduta di Nixon?
Forse sì, se esiste il tipo di controllo sul processo elettorale come ipotizzato nel libro censurato: 'VoteScam' scritto da Jim e Ken Collier:
'... i nostri voti non sono altro che frammenti di energia orchestrati da un computer pre-programmato, con cui è possibile decidere chi debba vincere le elezioni senza lasciare impronte o tracce di carta.
'In breve, i computer vi defraudano segretamente del vostro voto.
'Per quasi tre decenni il voto americano è stato oggetto di frode sponsorizzata dal 'governo elettronico'.
'Il voto vi è stato rubato da un cartello di 'sicurezza nazionale' fatto di burocrati, che comprende la Central Intelligence Agency, i leader dei partiti politici, i deputati oltre che i proprietari ed i gestori dell'informazione massmediatica, i quali decidono congiuntamente come debba aver luogo il conteggio dei voti oltre che da chi debba essere effettuato, verificato e poi trasmesso all'opinione pubblica.
'Tutte le operazioni post-elettorali sono state messe nelle mani di una società privata denominata News Election Service (NES), la quale si rifiuta di rispondere a qualsiasi domanda circa la propria attività. '
È vero che l'elettorato americano sia sottoposto a ciclici bombardamenti propagandistici? E' possibile che candidati e vincitori siano scelti preventivamente, determinando una spaccatura tra gli americani e le istituzioni che dovrebbero essere loro espressione, così come stabilito dalla Costituzione? Le due fazioni politiche 'contendenti' - repubblicana e democratica - sono in combutta per porre in essere un progetto basato sul conflitto controllato di hegeliana memoria?
Questa purtroppo è solo la punta di un iceberg. Questi tizi si occupano stabilmente anche di operazioni di eugenetica, controllo della storia e della tecnologia, incontri segreti, proficue partnership con brutali dittatori, "terrorismo", affarismo bellico, controllo mentale, rituali di magia ... e altro ancora.
E ogni anno è pronta una nuova nidiata di 'Bones.'
Insomma, noi tutti saremmo 'foraggio 'per una società segreta con sfumature satanistiche che sta tentando di formare un unico governo mondiale sotto il suo comando? O l'Ordine Skull and Bones è solo un gruppo di studentelli goliardici riuniti in confraternita a Yale? Scommetteresti il tuo futuro su quest'ultima possibilità?
qui per la parte prima dell'articolo
Link all'articolo originale:
Tratto dall'articolo di K. Milligan "The Order of Skull and Bones: everything you always wanted to know, but were afraid to ask", pubblicato sul sito: Conspiracy Archive, e ripubblicato senza scopo di lucro.
Traduzione a cura di Anticorpi
Tutti i diritti sono riservati ai proprietari del copyright.
Traduzione a cura di Anticorpi
Rivelazioni non autorizzate
La responsabilità di chi scrive i programmi didattici per le scuole e redige i libri di testo sono enormi. Fatta eccezione per la grammatica, la matematica e la geografia, materie ‘dimostrabili’, la Storia può essere soggetta a manipolazioni pericolose. Cresciamo con l’idea che esistano verità inconfutabili per il solo motivo che così ci è sempre stato detto e insegnato. Dopo la scuola difficilmente si va ad approfondire ciò che si è imparato tra i banchi. Spesso si impara un mestiere e dell’Unità d’Italia non ci frega più nulla. Oppure si continua a studiare la Storia all’università, ma su libri spesso scritti dal docente che tiene il corso o comunque imposti dalla programmazione d’istituto. Per chi non ha voglia di sgobbare sui libri, ci sono invece i documentari televisivi e i film storici, in larga parte americani, prodotti che spesso non fanno altro che corroborare le nostre convinzioni, i nostri dogmi culturali. Basta pensare alla sterminata filmografia sulla Shoah, la guerra in Vietnam o l’attacco a Pearl Harbour. Questi film sono stati le nostre lezioni di storia, con Spielberg e Stone a farci da insegnanti, trasformando le sale cinematografiche e i salotti domestici in aule scolastiche.
Rivelazioni non autorizzate si pone come un efficace antidoto contro le ‘imposture’ della Storia, per dirla con Roberto Scarpinato, a cui la nostra società ci ha abituato. Questo libro passa in rassegna la storia dei popoli e dei suoi momenti cruciali negli ultimi tre secoli, svelando al lettore le macchinazioni occulte che hanno influenzato in maniera determinante gli eventi che tutti conosciamo. Con rigorosa precisione nel citare le fonti ed incalzante ritmo narrativo, l’autore Marco Pizzuti ci spiega perchè la Storia che noi conosciamo non è il semplice risultato di spontanee iniziative dei popoli o gesti isolati inattesi e fuori controllo, ma l’incredibile prodotto dei piani di dominio di una ristrettissima èlite di uomini potenti, provenienti dal mondo della finanza e dell’industria, e accomunati dall’appartenenza a quella Massoneria presente ormai troppo spesso quando si discute dell’origine delle nostre infrastrutture economiche e societarie.Acompagnati dalla consapevolezza di rivedere in toto le nostre convinzioni, la lettura di queste pagine ci fa ripercorrere gli anni della guerra d’Indipendenza degli Stati Uniti, della Rivoluzione Bolscevica, della Rivoluzione Francese, delle guerre mondiali, fino al conflitto israelo-palestinese ed alla recente guerra al terrorismo scatenata dagli Stati Uniti, spalleggiati da altre potenze occidentali, a seguito degli attentati dell’11 settembre 2001. Pizzuti riscrive la Storia con analisi impietose e radicali, povere di opinioni personali ma fertili di dati e documenti facilmente rintracciabili. La grande verità che emerge dalla sterminata mole di nozioni presente nel libro è una sola, e sferza le nostre vite, il nostro passato e il nostro futuro, con la mannaia della consapevolezza e dell’informazione: le unioni europee, le unità nazionali, le propagandate guerre di religione e le rivoluzioni ideologico-popolari non sono appannaggio esclusivo del nostro attivismo politico, ma rispondono a precisi progetti premeditati da coloro i quali detengono il potere economico, e cioè dalle lobbies finanziarie, per lo più di origine ebrea, e dalle multinazionali. Questi uomini non hanno credi religiosi. Il loro unico dio è il profitto e non si riconoscono in nessuna ideologia politica che non rechi loro vantaggio personale. Sono al di sopra di esse, mentre lasciano che gli uomini dibattano e si infervorino sulla politica quel tanto che basta per tenerli all’oscuro della grande scacchiera su cui essi vengono inconsapevolmente movimentati.
L’èlite striscia silenziosa all’interno di organizzazioni come il Bohemian Club o il Bilderberg Group e di società segrete massoniche. Tra queste la più importante è la setta degli Illuminati di Baviera, bollata come eretica dalla Chiesa, ma successivamente risorta e tramandata alle aristocrazie internazionali. L’èlite congiura per sfinire l’umanità e asservirla ai suoi interessi. Non fanno appello ad alcuna moralità o senso civico. Non rispettano le identità culturali dei popoli e i loro desideri di autodeterminazione. Fomentano guerre finanziando entrambi i fronti di battaglia. Come avvenne nel secondo conflitto mondiale, in cui i tedeschi non avrebbe mai conquistato mezza Europa se non avessero ricevuto ingenti carichi di armamenti di provenienza americana e britannica, ossia da quei paesi entrati in conflitto proprio contro il Terzo Reich. Il partito nazionalsocialista di Hitler, racconta Pizzuti, fu finanziato da Wall Street e la sua cerchia di banchieri, tra cui figurano i soliti nomi: Rothschild, Rockefeller, Warburg e Morgan. Tutto questo mentre in patria, nel cosiddetto ‘mondo libero’ a stelle e strisce, la propaganda nazionale tracciava il profilo del folle dittatore tedesco e preparava la strada ad un’entrata in guerra che di lì a poco la vicenda Pearl Harbour avrebbe propiziato.
La lettura di Rivelazioni non autorizzate offre la possibilità di capire cosa ha reso possibile lo scoppio delle guerre e il nascere delle rivoluzioni che hanno sconvolto gli assetti sociali fino ai giorni nostri. Apprendere che Stalin e Lenin erano massoni di origine ebraica che stringevano accordi con le lobbies affinchè si ingannasse la popolazione russa con la falsa utopia comunista, o che Prescott Bush, capostipite di una famiglia che ha generato due presidenti degli Stati Uniti, era in affari con Hitler da cui ricevette anche un riconoscimento ufficiale per la collaborazione offerta, notizie queste incredibilmente e colpevolmente trascurate dai testi storici ufficiali, è fondamentale per comprendere e decifrare la geopolitica attuale.
Il libro di Pizzuti descrive un modus operandi, un copione cioè sempre uguale a se stesso, che un gruppo elitario di uomini estremamente facoltosi attua da secoli per guadagnarsi la supremazia mondiale sulle genti e le risorse dei territori. L’elemento essenziale del potere dell’èlite è il controllo esercitato sulla emissione del denaro, attraverso ad esempio la pratica del signoraggio bancario, e sulle coscienze, attraverso la propaganda mediatica diffusa da organi di informazione al servizio del sistema. Il controllo del denaro garantisce la possibilità di generare crisi finanziarie laddove è necessario creare disagio sociale e quindi possibilità di intervento, mentre disporre dei mezzi di comunicazione consente di ottenere il sostegno dell’opinione pubblica su ogni operazione militare e sociale che le lobbies decidono di mettere in pratica.
Le tematiche trattate in Rivelazioni non autorizzate riconducono per molti versi alla Geometria del Male raccontata da Sigismondo Panvini, che affronta l’argomento ponendo però l’accento non già sui principali avvenimenti storici guidati dalla Massoneria, ma sulla natura esoterica e simbolica delle èlite di potere internazionali. Come spesso sono solito ricordare, libri come questo non devono essere il punto di partenza e di arrivo del nostro studio, ma semplici stazioni di passaggio, o stanze intermedie le cui porte possono condurci ad approfondire le nostre conoscenze e confrontare diverse fonti per verificare l’attendibilità delle tesi riportate.
Nonostante timidi e sporadici segnali di coscienza proveniente dalla politica attuale, come l’interrogazione parlamentare sul signoraggio dell’on. Buontempo, siamo purtroppo ancora molto lontani dal capire le circostanze che hanno portato l’umanità a vivere condizioni di ingiusta sperequazione delle ricchezze e soprattutto dal conoscere e riconoscere i responsabili.
'Quel che accade nel mondo non avviene per caso. Sono eventi fatti succedere, sia che abbiano a che fare con questioni nazionali o commerciali; e la maggioranza di questi eventi sono inscenati da quelli che maneggiano i soldi'. (Denis Healey, Ministro della Difesa britannico dal 1960 al 1974).
'L’individuo e’ talmente in difficolta’ quando viene faccia a faccia con una cospirazione cosi enorme che non puo’ credere che esista'
. (Edgar Hoover, direttore dell’FBI dal 1924 al 1972).Rivelazioni non autorizzate - Il sentiero occulto del potere - Il colossale inganno perpetrato da una casta di banchieri che domina il mondo. Di Marco Pizzuti, Edizioni Il Punto d'Incontro, 2009.
aprile 15, 2010
Skull and Bones - Prima Parte
di K. Milligan -
LE ORIGINI DEL SEGRETO
Elihu Yale nacque nei pressi di Boston. Dopo avere studiato a Londra, assolse i suoi doveri militari con la British East India Company, divenendo governatore di Fort Saint George, Madras, nel 1687. Yale accumulò una grande fortuna attraverso il commercio e ritornò in Inghilterra nel 1699. Divenne poi noto come filantropo; dietro richiesta del Collegiate School, nel Connecticut, inviò all'istituto una donazione in denaro ed una universalità di libri. Dopo numerose successive donazioni, Cotton Mather propose che la scuola fosse rinominata Yale College, nel 1718.
Nel 1823, Samuel Russell fondò la società Russell and Company, che si occupava dell'acquisizione di oppio in Turchia e del suo successivo smercio in Cina. La Russell and Company si fuse poi con la Perkins (Boston) nel 1830 e ciò diede luogo alla prima organizzazione volta al contrabbando di oppio su territorio americano. Le fortune finanziarie di molti uomini americani ed europei sono state costruite proprio su rapporti 'commerciali ' con la Cina.
Uno degli operatori delle operazioni in Cina della Russell and Company fu Warren Delano Jr., nonno di Franklin Roosevelt. Altri partner furono John Cleve Green (finanziatore della Princeton University), Abiel Basso (finanziatore della Columbia University). Da sponda 'Perkins' operarono personaggi come Joseph Coolidge e le famiglie Sturgis e Forbes. (Il figlio di Coolidge ha creato la United Fruit Company, e suo nipote Archibald C. Coolidge è stato co-fondatore del Consiglio per le Relazioni Estere (Council on Foreign Relations).
William Huntington Russell ('33), cugino di Samuel Russel, studiò in Germania negli anni 1831-32. All'epoca la Germania era una fucina di nuove idee. Il 'metodo scientifico' veniva applicato a tutte le forme dell'attività umana. La Prussia - dopo avere scaricato la colpa della sconfitta subita da Napoleone sulle proprie truppe, accusandole di egoismo e opportunismo - fece propri i principi enunciati da John Locke e Jean Rosseau ed istituì un nuovo sistema educativo. Johan Fitche, nel suo 'Discorso al popolo tedesco', dichiarò che i bambini sarebbero stati presi in consegna dallo Stato, così che il loro modo di pensare potesse essere pesantemente influenzato dagli indottrinamenti scolastici.
Georg Wilhelm Friedrich Hegel subentrò sulla cattedra di Fitche presso l'Università di Berlino nel 1817. Hegel è stato il migliore interpetre della filosofia idealistica tedesca di Immanuel Kant.
Secondo Hegel, il mondo è fatto solo di ragione. Lo stato è Ragione Assoluta ed il cittadino dovrebbe essere libero solo di obbedire allo Stato e professare una religione, nel perseguimento del 'fine ultimo'. 'Il fine ultimo' - diceva Hegel - 'gode di diritto supremo sull'individuo, il cui dovere supremo è quello di essere un membro dello stato.' Sia il fascismo che il comunismo fondarono le loro basi filosofiche sul pensiero hegeliano.
Nel 1823, Samuel Russell fondò la società Russell and Company, che si occupava dell'acquisizione di oppio in Turchia e del suo successivo smercio in Cina. La Russell and Company si fuse poi con la Perkins (Boston) nel 1830 e ciò diede luogo alla prima organizzazione volta al contrabbando di oppio su territorio americano. Le fortune finanziarie di molti uomini americani ed europei sono state costruite proprio su rapporti 'commerciali ' con la Cina.
Uno degli operatori delle operazioni in Cina della Russell and Company fu Warren Delano Jr., nonno di Franklin Roosevelt. Altri partner furono John Cleve Green (finanziatore della Princeton University), Abiel Basso (finanziatore della Columbia University). Da sponda 'Perkins' operarono personaggi come Joseph Coolidge e le famiglie Sturgis e Forbes. (Il figlio di Coolidge ha creato la United Fruit Company, e suo nipote Archibald C. Coolidge è stato co-fondatore del Consiglio per le Relazioni Estere (Council on Foreign Relations).
William Huntington Russell ('33), cugino di Samuel Russel, studiò in Germania negli anni 1831-32. All'epoca la Germania era una fucina di nuove idee. Il 'metodo scientifico' veniva applicato a tutte le forme dell'attività umana. La Prussia - dopo avere scaricato la colpa della sconfitta subita da Napoleone sulle proprie truppe, accusandole di egoismo e opportunismo - fece propri i principi enunciati da John Locke e Jean Rosseau ed istituì un nuovo sistema educativo. Johan Fitche, nel suo 'Discorso al popolo tedesco', dichiarò che i bambini sarebbero stati presi in consegna dallo Stato, così che il loro modo di pensare potesse essere pesantemente influenzato dagli indottrinamenti scolastici.
Georg Wilhelm Friedrich Hegel subentrò sulla cattedra di Fitche presso l'Università di Berlino nel 1817. Hegel è stato il migliore interpetre della filosofia idealistica tedesca di Immanuel Kant.
Secondo Hegel, il mondo è fatto solo di ragione. Lo stato è Ragione Assoluta ed il cittadino dovrebbe essere libero solo di obbedire allo Stato e professare una religione, nel perseguimento del 'fine ultimo'. 'Il fine ultimo' - diceva Hegel - 'gode di diritto supremo sull'individuo, il cui dovere supremo è quello di essere un membro dello stato.' Sia il fascismo che il comunismo fondarono le loro basi filosofiche sul pensiero hegeliano.
L'ordine segreto Skull and Bones si trova esclusivamente presso Yale. Quindici nuovi membri sono introdotti ogni anno da confratelli anziani per essere iniziati l'anno successivo. Alcuni dicono che ogni iniziazione viene premiata con la somma di 15.000 dollari, ed un orologio a pendolo. Lungi dall'essere un divertimento in stile goliardico, il gruppo è particolarmente orientato verso il successo dei suoi soci nel mondo post-accademico.
I nomi di alcuni dei più noti personaggi appartenenti o appartenuti all'ordine Skull and Bones sono esposti di fronte la sede. Lord Whitney, Taft, Jay, Bundy, Harriman, Weyerhaeuser, Pinchot, Rockefeller, Goodyear, Sloane, Stimson, Phelps, Perkins, Pillsbury, Kellogg, Vanderbilt, Bush, Lovett ... e così via.
Tornando ai fondatori, William Russell divenne un generale e un legislatore dello stato del Connecticut. Alphonso Taft fu invece nominato Procuratore Generale degli Stati Uniti, Ministro della Guerra (un posto a cui aspirano molti 'Bones'), ambasciatore in Austria e ambasciatore in Russia (altro posto spesso ricoperto da 'Bones'). Suo figlio, William Howard Taft ('87), fu l'unico uomo a ricoprire allo stesso tempo la carica di Presidente degli Stati Uniti e Capo della Corte Suprema.
I SEGRETI DELLA TOMBA
L'Ordine ebbe immediatamente successo, malgrado alcune occasionali polemiche. Un gruppo di professori contrari alla segretezza e all'elitarimo cercarono di osteggiarla, così come tentarono di fare alcune frange del corpo studentesco, preoccupate per i favoritismi riservati ai 'Bones' da parte della maggioranza dell'establishment universitario.
Nel mese di ottobre del 1873, la rivista 'L'iconoclasta" - edita nel New Haven - pubblicò un pezzo più unico che raro, in quanto aveva per oggetto l'Ordine Skull and Bones.
Citiamo dall'articolo:
'Siamo costretti a scrivere attraverso una nuova testata, dal momento che la informazione universitaria è preclusa a tutti coloro che osano parlare apertamente di 'Bones'....'
'La Skull and Bones recluta i suoi uomini da ogni classe. Gran parte di costoro nella vita post-accademica finiscono per diventare leader nella società. L'Ordine ha ormai acquisito il controllo - anche amministrativo - di Yale. Ogni retta pagata al collegio deve passare dalle loro mani. Gli uomini di Wall Street si lamentano per il fatto che il college chieda il loro aiuto finanziario, invece di fare fronte alle spese attraverso la retta dovuta da ogni studente.'
'Anno dopo anno il male mortale è in crescita. L'Ordine non è mai stato tanto inviso presso il college, e sono proprio tali malumori che chiudono le tasche dei finanziatori. Mai prima d'oggi L'Ordine aveva denotato tanta arroganza. Gestisce l'informazione del college e si sforza di governare tutto il resto, senza possedere alcuna credenziale in merito.
'Elencare tutto il bene fatto in passato dal Yale College è impossibile, come lo è prevedere tutto il bene che potrebbe fare in futuro. La questione, quindi, si riduce a questo. Da un lato si trova una sorgente di bene incalcolabile - dall'altro una confraternita colpevole di crimini gravi e di vasta portata. Si tratta del Yale College contro la Skull and Bones!'
Il 29 settembre 1876 un gruppo chiamato 'L'Ordine dei Claw', fece irruzione nella 'tomba'. Ispezionarono la sala rifugio 324 'totalmente rivestita in velluto nero, muri compresi.' Al piano superiore visitarono la camera 322, 'sanctorium sanctum' del tempio, completamente rivestita di velluto rosso, e con un pentagramma effigiato su una parete. Nella sala erano esposte 'le immagini dei fondatori, e di altri membri appartenuti alla confraternita tedesca da cui deriva la Skull and Bones.
Il gruppo di incursori trovò altre cose interessanti nel salotto adiacente la stanza 322.
Da 'The Fall Of Skull and Bones':
'Sulla parete ovest, sospesa tra altre immagini, è visibile una vecchia incisione che rappresenta una sepoltura vuota all'interno della quale - su una lastra di pietra - sono collocati quattro teschi umani, raggruppati su un berretto a sonaglio, un libro aperto, alcuni strumenti di matematica, una moneta locale e una corona regale. Sulla parete ad arco sopra la volta sono incise alcune parole esplicative in caratteri romani, 'Are War Der Thor, Wer Weiser, Wer Bettler Oder, Kaiser?' (Pazzo o saggio, mendicante o re, povero o ricco, tutti uguali di fronte alla morte - n.d.t.) e sotto la volta, in tedesco, è incisa la frase, 'Ob Arm, Ob Beich, im Tode gleich' (frase a cui non siamo riusciti a dare un senso compiuto al fine della traduzione; sarebbe molto apprezzato un aiuto da parte di chiunque - n.d.t.).
L'immagine è abbinata ad una scheda su cui è scritto: 'Dalla sezione tedesca. Presentato da DC Gilman del D.50.
Daniel Coit Gilman ('52), insieme ad altri due "Bones", formò una troika che ancora influenza l'odierna vita americana. Gilman fu nominato bibliotecario a Yale nel 1858. Attraverso sagaci strategie politiche, riuscì ad acquisire i finanziamenti per la ricerca scientifica del college, e fu capace di ottenere l'esecuzione del "Morrill Land", una proposta di legge presentata al Congresso e firmata dal presidente Lincoln.
Questo disegno di legge - che concerne la donazione di territorio demaniale ai college per finalità didattiche - è oggi noto come 'legge Land Grant College'. Yale fu il primo college in America ad ottenere la donazione demaniale e rapidamente riuscì ad accaparrarsi le quote riservate a tutti i college del Connecticut.
Gilman fu il primo presidente della University of California e contribuì a fondare - ricoprendo la carica di primo presidente - la John Hopkins University. Gilman è stato inoltre il primo presidente della Carnegie Institution e prese parte alla istituzione della Peabody, Slater e Russell Sage Fundations.
Il suo compagno, Andrew D. White, è stato il primo presidente della Cornell University, ambasciatore americano a Berlino e primo presidente della Historical Association. White è stato anche presidente della delegazione americana alla prima Conferenza dell'Aia nel 1899, che ha istituito un sistema giudiziario internazionale.
RETI DI POTERE
Nel suo libro 'America's Secret Institutions', Antony Sutton illustrò la capacità da parte della Skull and Bones di stabilire 'catene di influenza' verticali e orizzontali, per garantire la continuità dei loro schemi cospiratori.
I collegamenti Whitney-Stimson-Bundy rappresentano la 'catena verticale'.
WC Whitney ('63), che sposò Flora Payne (della dinastia Standard Oil Payne), è stato segretario della Marina.
Henry Stimson ('88), è stato Ministro della Guerra nel 1911, nominato dal confratello William Howard Taft. Stimson più tardi divenne Governatore Generale delle Isole Filippine, Segretario di Stato sotto la presidenza Hoover, e Ministro della Guerra nel corso delle amministrazioni Roosevelt e Truman.
Hollister Bundy ('09) è stato assistente speciale di Stimson e uomo di punta del Pentagono per il Progetto Manhattan. I suoi due figli, anche membri della Skull and Bones, sono stati William Bundy ('39) e McGeorge Bundy ('40), affiliati della CIA. Costoro, dalle loro posizioni nella CIA e come Assistenti speciali dei presidenti Kennedy e Johnson, esercitarono un impatto significativo sul flusso di informazioni e di intelligence durante la guerra in Vietnam. In seguito William Bundy continuò ad essere redattore degli affari esteri, il trimestrale influente del Consiglio per gli affari esteri (CFR). McGeorge divenne presidente della Fondazione Ford.
Un altro interessante gruppo di 'Bones' è quello Harriman / Bush.
Averil Harriman ('13), vecchio 'statista' del Partito Democratico, e suo fratello Roland Harriman ('17) sono stati confratelli molto attivi. Quattro dei confratelli di Roland sono stati direttori della banca d'affari Brown Brothers, tra cui Prescott Bush ('17), e George Bush padre.
Verso la metà del secolo scorso due grandi banche d'affari - Guaranty Trust e Brown Brothers - erano controllate da membri della Skull and Bones. Queste due aziende risultarono pesantemente coinvolte nel finanziamento del comunismo e del regime di Hitler.
I bonesman condividono con i regimi totalitari gli stessi ideali di matrice hegeliana, che impongono l'uso di un conflitto controllato - tesi contro antitesi - per creare una sintesi. Sintesi secondo cui lo Stato debba avere controllo assoluto sui cittadini, ai quali di volta in volta abbia facoltà di concedere maggiori o minori libertà in base alla loro obbedienza. Concetto sintetizzato nell'espressione: Nuovo Ordine Mondiale.
Finanziamenti e manovre politiche da parte dei 'Bones' e dei loro alleati aiutarono i bolscevichi a prevalere in Russia in cambio di concessioni di industrie, banche, fabbriche di olio e depositi di minerali nella nascente URSS.
Dal saggio: 'George Bush: biografia non autorizzata':
'Il presidente Franklin Roosevelt firmò l'ordinanza numero 248 [11/17/42] con cui furono confiscati i beni di Prescott Bush, accusato di rapporti commerciali con il nemico. L'ordinanza, tenuta segreta per non suscitare scandali, nella nota numero 4 non faceva precisi riferimenti ai nazisti coinvolti; specificava solo che la Union Banking Corporation avesse avuto rapporti con la 'famiglia Thyssen' di 'Germania e / o Ungheria' - i quali erano cittadini di un paese nemico. '
Dopo la guerra, Prescott fu eletto senatore degli Stati Uniti nel Connecticut e continuò ad essere il partner preferito a golf del Presidente Eisenhower.
Altra citazione dal saggio: 'George Bush: biografia non autorizzata':
'Il 22 Ottobre 1945, il ministro della Guerra Robert Patterson istituì il Comitato Lovett, presieduto da Robert A. Lovett, con la funzione di consigliare il governo sulla organizzazione delle attività di intelligence immediatamente successive alla Seconda Guerra Mondiale. (...) La nuova agenzia avrebbe dovuto lavorare in 'combinazione' con le forze armate, ed essere l'unica agenzia di raccolta nel campo dello spionaggio e controspionaggio estero. La nuova agenzia avrebbe dovuto avere un bilancio indipendente, con stanziamenti concessi dal Congresso, senza audizioni pubbliche. (...) La CIA fu poi ufficialmente fondata nel 1947, secondo la prescrizione di Robert Lovett, dopo il meeting di Jupiter Island '.
Gaddis Smith, un professore di Storia di Yale, ebbe modo di affermare: 'Yale ha influenzato la Central Intelligence Agency più di qualsiasi altra università, dando alla CIA l'atmosfera di una riunione di classe.'
F. Trubee Davison ('18) è stato direttore del personale della CIA nei primi anni. Numerosi altri 'Bones', risultarono collegati alla agenzia di intelligence:
Sloane Coffin, Jr. ('49)
V. Van Dine ('49)
James Buckley ('44)
Bill Buckley ('50)
Hugh Cunningham ('34)
Hugh Wilson ('09)
Reuben Holden ('40)
Charles R. Walker ('16)
Yale 'non ufficiali' il Segretario di Guerra, Robert D. francese ('10)
Archibald MacLiesh ('15)
Dino Pionzio ('50), vice capo della Cia di rovesciare Allende durante Station
William e McGeorge Bundy
Richard A. Moore («3?)
Il senatore David Boren ('63)
Il senatore John Kerry ('66)
... E, naturalmente, George Herbert Walker Bush. Bush ha sfruttato Coffin, che ha sfruttato Buckley.
Altri Bonesmen che ricoprirono cariche importanti includono:
Henry Luce ('20), Time-Life
John Thomas Daniels ('14), fondatore Archer Daniels Midland
Gifford Pinchot ('89), il presidente Theodore Roosevelt capo della guardia forestale
Frederick E. Weyerhaeuser ('96)
Harold Stanley ('08), fondatore della Morgan Stanley
Alfred Cowles ('13), Cowles Comunicazioni
Henry P. Davison ('20), partner di Morgan Guaranty Trust
Thomas Cochran ('04), partner di Morgan Stanley
John Heinz (31), senatore
Pierre Jay ('92), primo presidente della Federal Reserve Bank di New York
George Herbert Walker, Jr. ('27), finanziere e co-fondatore dei NY Mets
Gates Artemus ('18), presidente della New York Trust Company, Union Pacific, TIME, Boeing Company
III William Draper (50), il Dipartimento della Difesa, delle Nazioni Unite e Banca Export-Import
Dean Witter, Jr. ('44), banchiere di investimenti
Bingham Jonathan ('36), senatore
Potter Stewart ('36), giudice della Corte Suprema
John Chaffe ('47), senatore
Harry Payne Whitney ('94), banchiere di investimenti
Russell W. Davenport ('23), editor di Fortune Magazine, creatore della lista Fortune 500
Evan G. Galbraith ('50), ambasciatore in Francia e amministratore delegato di Morgan Stanley
Richard Gow ('55), presidente Zapata Oil
Amory Howe Bradford ('34), marito di Carol Warburg Rothschild e direttore generale del New York Times
Winston Lord ('59), presidente della CFR, ambasciatore in Cina e assistente del segretario di Stato nella amministrazione Clinton
Molti degli ambasciatori americani in Cina sono stati Bonesmen, tra cui George Bush padre.
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Link all'articolo originale:
Link all'articolo originale:
http://www.conspiracyarchive.com/NWO/Skull_Bones.htm
Tratto dall'articolo di K. Milligan "The Order of Skull and Bones: everything you always wanted to know, but were afraid to ask", pubblicato sul sito: Conspiracy Archive, e ripubblicato senza scopo di lucro.
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Traduzione a cura di www.anticorpi.info
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