aprile 08, 2010

Gli Angli all’attacco dell’ultima autorità indipendente internazionale.



La recente polemica sul Papa scatenata dai giornali di regime di proprietà dei soliti noti, mette in evidenza un aspetto molto inquietante: il tentativo di delegittimare e in una prossima data di destituire gli ultimi poteri indipendenti del pianeta; e il Papa, assieme ai Capi religiosi di altre fedi, è uno di questi. Guardiamoci in faccia, pensate davvero che abbiano sollevato la questione dei preti pedofili per senso di giustizia? Se così fosse avrebbero sollevato lo stesso putiferio per la questione dei rabbini pedofili o dei rabbini che trafficavano organi e che hanno arrestato a decine a New York… oppure avrebbero parlato del governo Blair implicato in un sacco di casi di pedofilia nascosti ad arte, e invece di questo non se ne é parlato per niente in questi zelanti e squallidi giornali di regime. E ancora: pensate che veramente l’Afghanistan possa costituire un pericolo per gli Usa e l’Inghilterra o che lo siano la Corea del Nord o Cuba? No quello che gli Angli temono veramente é la sovranità e la libertà dei popoli che ancora non sono riusciti a sottomettere culturalmente, economicamente e finanziariamente, o anche solo i popoli che non possono più vampirizzare come un tempo per avvenuto cambio di potere politico al vertice come l’Iran ed il Venezuela.

Ebbene io sono convinto che sia un atto il programma di conquista e di controllo dell’intero pianeta per poi imporre un’unico governo mondiale dei poteri forti, cioè del mondo finanziario che fa capo a pochi eletti, quelli che hanno le zampe dentro alle principali banche multinazionali. Il potere economico comanda e dirige le azioni degli stati Angli belligeranti e prossimi ad un fallimento finanziario. Per dirla con un francesismo romagnolo “li hanno presi per i maroni” e li costringono a lavorare per loro.

Faremmo bene a stare molto accorti noi italiani perchè nel mirino degli Angli ci siamo già da un bel pò. Fintanto che ci lasceremo sottrarre le ricchezze, le aziende migliori – in pratica la quasi totalità delle nostre grandi aziende-, fintanto che ci lascieremo comprare la Toscana e Venezia, staranno calmi, in fondo siamo per loro una gallina dalle uova d’oro essendo colonizzati e contenti, ma cosa succederà quando ci dovessimo rifiutare di combattere per loro visto che come aderenti Nato siamo obbligati al loro fianco per un qualsiasi pretesto bellico che dovessero imbastire ai danni di una qualsiasi nazione libera (vedi Irak e Afghanistan)? Oppure cosa succederà se in un sussulto di dignità dei nostri politici europei (non italiani, purtroppo non ne vedo) dovessimmo imporre alla BCE di non comprare i loro dollari spazzatura?

Penso che dobbiamo difendere la nostra libertà qui e ora tornando ad attrezzarci di un minimo di orgoglio nazionale che ci porti ad un minimo di sovranità politica e finanziaria. Ma a ben vedere già ora il boia FMI sta insaponando la sua corda che sta stringendo al collo della Grecia, e mi chiedo chi sarà il prossimo.

Questa é solo la mia impressione spero di sbagliarmi ma non me ne illudo e penso che questi allarmi debbano essere lanciati. Penso che la consapevolezza sia indispensabile e predisponga, sia propedeutica, alla libertà dei popoli e dell’individuo. Penso che resistere alla chiamata in guerra promuovendo la pace e la tolleranza nel rifiuto dell’imposizione di una globalizzazione ricattante imposta dal mostruoso WTO che ha come finalità la disgregazione degli stati sovrani, sia semplicemente vitale, iprocastinabile e doveroso per ogni individuo dotato di massa cerebrale attiva; domani potrebbe essere troppo tardi.

E secondo voi cari lettori é giusto che vi informiamo in questi termini o ritenete che noi si stia creando dell’immotivato allarmismo? Come la pensate?

Lino Bottaro

Alleghiamo un articolo che vi permette di conoscere meglio l’argomento Papa sotto attacco.

da Effedieffe.com


Attacco finale

Maurizio Blondet

attacco_finale_chiesa_550.jpg

Anzitutto i fatti. Che cosa ha detto padre Cantalamessa in San Pietro?

«Ho ricevuto in questi giorni la lettera di un amico ebreo e, con il suo permesso, ne condivido qui una parte. Dice: ‘Sto seguendo con disgusto l’attacco violento e concentrico contro la Chiesa, il Papa e tutti i fedeli da parte del mondo intero. L’uso dello stereotipo, il passaggio dalla responsabilità e colpa personale a quella collettiva mi ricordano gli aspetti più vergognosi dell’antisemitismo. Desidero pertanto esprimere a lei personalmente, al Papa e a tutta la Chiesa la mia solidarietà di ebreo del dialogo e di tutti coloro che nel mondo ebraico (e sono molti) condividono questi sentimenti di fratellanza’».

E’ questa la frase che ha suscitato il più indegno e incredibile linciaggio che io possa ricordare in 40 anni di giornalismo. Una canea internazionale, con una firma ben precisa. Dal Corriere:

«La citazione, che ha presto fatto il giro del mondo, non è però piaciuta a diversi gruppi ebraici che considerano inaccettabile il paragone con le vittime dell’Olocausto. “E’ ripugnante, osceno e soprattutto offensivo nei confronti di tutte le vittime degli abusi così come nei confronti di tutte le vittime del’olocausto – ha commentato con l’Associated Press il segretario generale del consiglio centrale degli ebrei tedeschi, Stephan Kramer –. Sinora non ho visto San Pietro bruciare né ci sono stati scoppi di violenza contro preti cattolici. Sono senza parole. Il Vaticano sta tentando di trasformare i persecutori in vittime”».
Stanno creando a Papa Benedetto l’immagine che hanno creato ad Ahmadinejad. Loro, che il diritto internazionale l’hanno calpestato sotto i nostri occhi, vogliono che il Papa, personalmente, senta addosso a sè tutta il peso della Colpa Collettiva, del Male Assoluto che il mondo è chiamato a cancellare. E’ l’attacco finale che comincia. Nel leggere l’Apocalisse, se ne conosce il seguito.


L’attacco finale


Gary Greenebaum

Il rabbino statunitense Gary Greenebaum, responsabile delle relazioni interreligiose per l’American Jewish Committee, ha invece bollato le affermazioni di Cantalamessa come «un uso sfortunato del linguaggio. La violenza collettiva contro gli ebrei – ha detto – ha avuto come effetto la morte di sei milioni di persone, mentre la violenza collettiva di cui si parla qui non ha condotto a uccisioni o distruzioni».

Il sermone di Cantalamessa ha conquistato, tra le altre, le home page di Haaretz e del Jerusalem Post in Israele, del sito della BBC e del New York Times.


Il rabbino della Comunità di Roma, Riccardo Di Segni, ha sorriso quando gli è stato chiesto un commento sul sermone e ha pregato Dio che «illumini i loro cuori» nel giorno in cui «loro pregano che il Signore illumini i nostri affinchè riconosciamo Gesù», con riferimento alla preghiera per la conversione degli ebrei prevista proprio dal cerimoniale della messa del venerdì santo.

Rev. Raniero Cantalamessa delivers the Good Friday homily during a service celebrated by Pope Benedict XVI in St. Peter’s Basilica at the Vatican, Friday, April 2, 2010

Naturalmente, i media hanno obbedito all’ordine. Con uno speciale accanimento dei media anglo-americani. Evidente il tentativo di fare del Papa Benedetto il colpevole diretto degli atti pedofili. Un Papa che, nel suo ultimo discorso da cardinale, accusò in modo così impressionante «la sporcizia nella Chiesa».

E’ esattamente «il passaggio dalla responsabilità e colpa personale a quella collettiva» di cui ha parlato Cantalamessa.

«Papa Benedetto XVI ha deliberatamente nascosto gli abusi sessuali commessi da preti cattolici?», ha chiesto Fox New (di Murdoch) in uno di quei falsi sondaggi che fanno le TV: falsi sul piano statistico-scientifico, perchè non viene identificato un campione rappresentativo della popolazione, ma risponde chi vuole telefonando a un numero. Naturalmente, 76 su cento hanno risposto sì, il Papa ha nascosto deliberatamente.«Metti il Papa sul banco d’accusa», titola il Guardian: «L’immunità legale non regge. Il Vaticano deve subire la piena forza del diritto internazionale». (Put the pope in the dock – Legal immunity cannot hold. The Vatican should feel the full weight of international law). Non piace che il Papa non possa essere chiamato in giudizio in America o Inghilterra come colpevole e mandante dei fatti commessi dai preti pedofili, in quanto capo di Stato estero.

Fonte: http://www.stampalibera.com/?p=11055

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.